"La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Dal fantasy classico ai vampiri futuristi

Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi koukla » 20/04/2010, 11:48

Urban non direi, visto che non è ambientato in un luogo reale...o esiste Wachtershauser??? Oddio si scrive così????
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 20/04/2010, 12:03

koukla ha scritto:Urban non direi, visto che non è ambientato in un luogo reale...o esiste Wachtershauser??? Oddio si scrive così????


Ah! Ah! Ah! Arzigogolata nelle trame arzigogolata nei nomi! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: E allora cos'è?
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi koukla » 20/04/2010, 12:10

Ho trovato!
Fantasy contemporaneo
Questa è la definizione che ne da Wikipedia:
Il fantasy contemporaneo (in inglese contemporary fantasy) è un sottogenere letterario che mescola caratteristiche della fantascienza moderna o del mondo reale con il fantasy, dove creature fatate o mitologiche vivono in un centro urbano o comunque in un ambiente contemporaneo, possedendo un livello tecnologico pari (o superiore) a quello terreno. La magia e la tecnologia si uniscono e si fondono. Le creature fatate e la magia compaiono nel nostro mondo, evolvendosi a tal punto da avere la tecnologia (a volte più sviluppata di quella terrestre). La loro comparsa può essere improvvisa, o spesso la loro tecnologia è progredita contemporaneamente alla nostra. Hanno un mondo a parte ma hanno spesso una relazione con il nostro mondo. Questa variante compare spesso nella letteratura per ragazzi, come ad esempio la celebre saga di Harry Potter, di Artemis Fowl e di Queste Oscure Materie.


Che dici? Ti ci rispecchi?
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 20/04/2010, 12:22

koukla ha scritto:Ho trovato!
Fantasy contemporaneo
Questa è la definizione che ne da Wikipedia:
Il fantasy contemporaneo (in inglese contemporary fantasy) è un sottogenere letterario che mescola caratteristiche della fantascienza moderna o del mondo reale con il fantasy, dove creature fatate o mitologiche vivono in un centro urbano o comunque in un ambiente contemporaneo, possedendo un livello tecnologico pari (o superiore) a quello terreno. La magia e la tecnologia si uniscono e si fondono. Le creature fatate e la magia compaiono nel nostro mondo, evolvendosi a tal punto da avere la tecnologia (a volte più sviluppata di quella terrestre). La loro comparsa può essere improvvisa, o spesso la loro tecnologia è progredita contemporaneamente alla nostra. Hanno un mondo a parte ma hanno spesso una relazione con il nostro mondo. Questa variante compare spesso nella letteratura per ragazzi, come ad esempio la celebre saga di Harry Potter, di Artemis Fowl e di Queste Oscure Materie.


Che dici? Ti ci rispecchi?


Uauuuu! Tipo Harry Potter... magari... sì... un pochino sì... ma allora anche La sabbia delle streghe è un fantasy contemporaneo :o uhm :? bene... almeno so a che genere di fantasy appartengono i miei libri. Se non lo scoprivo in un Forum fantasy, dove dovevo scoprirlo? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi koukla » 20/04/2010, 13:53

Ah, una cosa dimenticavo:
m'è sfuggito chi fosse alla fine Knowles...la coscienza, credo, ma di chi???

Infine ho postato il commento su aNobii, ma, effettivamente, concentrando la mia analisi in poche righe il risultato non è preciso...un po' come il tuo libro: ho fatto una recensione ermetica! :lol:
Peccato che come i contenitori, gli ermetici chiudano fuori (o dentro) parecchio...
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 20/04/2010, 18:59

koukla ha scritto:Ah, una cosa dimenticavo:
m'è sfuggito chi fosse alla fine Knowles...la coscienza, credo, ma di chi???

Infine ho postato il commento su aNobii, ma, effettivamente, concentrando la mia analisi in poche righe il risultato non è preciso...un po' come il tuo libro: ho fatto una recensione ermetica! :lol:
Peccato che come i contenitori, gli ermetici chiudano fuori (o dentro) parecchio...


Knowles non è la coscienza di nessuno! E' il controllore del Tempo. Sebbene sintetico nel libro c'è scritto. O ti devo suggerire anche la pagina? Pagina 80! I guerrieri hanno stretto un patto, un'alleanza, Knowles vigila che sia rispettata. E quando si viola il patto? Quando qualcuno cerca di "proteggere" o "fare gli interessi" di uno che si vuole proteggere per proprio o altrui interesse. Infatti, Latakìa viola il patto perchè protegge troppo Thomas. E così Knowles nella scena finale la uccide, togliendole i poteri. Ma tutto ciò è scritto nel libro. Riportare i passi sarebbe lungo e tedioso in questo contesto! Bastava fare un pò più di attenzione, ma la storia è spiegata per filo e per segno.
Oh! Bene... vado a leggerla allora... forse ti ho fatto i complimenti troppo in fretta... :roll:
Ultima modifica di Noewle il 20/04/2010, 19:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 20/04/2010, 19:10

ah! Sì... l'ho letta! Non mi sembra sintetica, ma credo che tu abbia espresso più o meno la tua opinione. Ribadisco, rispetto alle altre lettrici almeno sei uscita fuori dal coro, dando un giudizio un pò diverso e critico. Mi è dispiaciuto che poi comunque alla fine il messaggio profondo del testo non è arrivato neanche a te e ti sei solo fermata alla superficie, alla forma del testo nel suo complesso. :roll: Va boh...
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi koukla » 20/04/2010, 21:22

Ma la parte che hai citato la conosco e me la ricordo! Credevo che forse anche Knowles alla fine si fosse rivelato qualcuno...non un personaggio solo citato, non so se mi spiego... Come Thomas, che in realtà è la parte cattiva di Meinecke.
Comunque credo che il fatto che nessuno riesca a comprendere appieno il significato che tu volevi dare alla storia significhi che avresti dovuto essere un po' più esaustiva, non lo pensi anche tu a questo punto? :roll:
Del resto ognuno impara dai propri errori, e visto che con il libro che stai scrivendo ora ti stai dedicando maggiormente ai particolari credo tu sia d'accordo con me...
A meno che tu voglia scrivere per pochi eletti: allora sarebbe una tua scelta personale!
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 21/04/2010, 14:46

koukla ha scritto:Ma la parte che hai citato la conosco e me la ricordo! Credevo che forse anche Knowles alla fine si fosse rivelato qualcuno...non un personaggio solo citato, non so se mi spiego... Come Thomas, che in realtà è la parte cattiva di Meinecke.
Comunque credo che il fatto che nessuno riesca a comprendere appieno il significato che tu volevi dare alla storia significhi che avresti dovuto essere un po' più esaustiva, non lo pensi anche tu a questo punto? :roll:
Del resto ognuno impara dai propri errori, e visto che con il libro che stai scrivendo ora ti stai dedicando maggiormente ai particolari credo tu sia d'accordo con me...
A meno che tu voglia scrivere per pochi eletti: allora sarebbe una tua scelta personale!


No... forse hai letto i post di Gio e ti sei confusa. Perchè é a Gio che ho spiegato che Charles, il nipote defunto di Thomas, simboleggia in un certo qual modo la coscienza del vecchio. Infatti, invece del monologo ho pensato di servirmi di questo personaggio per far emergere la coscienza dal vecchio. Ma... come ho fatto notare a Gio questo si evince dal discorso. Non scrivo mica... questo è Charles, la coscienza del vecchio! La simbologia dei personaggi fa parte di una letteratura un pò antica, forse per questo non si riesce a cogliere il doppio senso, o il senso taciuto, di un personaggio. Bè... questo dipende un pò dalla sensibilità del lettore, ma appunto ho notato che non pesate proprio le parole dei personaggi (il libro, infatti, è molto dialogato) e vi soffermate solo sul prodotto finale del testo, cioè non raccogliete i vari pezzi ad uno ad uno per costruire con calma il puzzle, ma cercate immediatamente una soluzione alle vostre domande. Probabilmente eviterò un domani di essere così profonda e filosofica e sceglierò la via della semplicità... :roll:

A proposito infatti delle parole (come dice Carlo Levi "Le parole sono pietre" citando il titolo del suo libro)... quando mi hai chiesto quella cosa sulla frase di Latakìa ( non è concesso; Rey, restare coinvolti dalle umane passioni), la risposta alla tua domanda la dava già Rey... infatti lui dice subito dopo: - A noi guerrieri. Ma umani, e non mi dire che dopotutto, anche noi non proviamo dei sentimenti! (pag. 68). Vedi che già il testo ti suggeriva la distinzione in guerrieri e in umani! Perchè Rey praticamente le sta dicendo d'accordo noi come guerrieri dobbiamo essere distaccati, ma ti ricordo che siamo anche umani e, quindi, proviamo dei sentimenti... cioè per Rey è ragionevole pensare sia razionalmete ma anche con il cuore. Per Latakìa no. Lei guarda disincantata, distaccata la vita, perchè porta questo grande dolore della perdita del suo amato oltre che ha il potere di prevedere il futuro e, quindi, di sapere già che cosa accadrà, non si stupisce di nulla...
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi koukla » 21/04/2010, 15:27

Ma vedi che mi stai rispondendo una cosa per l'altra?
Ricapitoliamo: Rey insiste sul fatto che i guerrieri abbiano anche un lato umano e, quindi, provano dei sentimenti.
Latakia ribadisce che non si può e non si deve mischiare le due cose, giusto???
Ma lei lo sa perché in passato, con Alexander, ha ceduto alle emozioni ed è rimasta ferita? Ha imparato a guardare la vita in modo distaccato e disincantato dopo l'incidente di Alexander???

Perché altrimenti non ha senso...non devono immischiarsi e lasciarsi coinvolgere emotivamente dalle missioni che sono state loro affidate (in questo caso da Virginia) però quando conducono vita umana possono innamorarsi, etc...???
E' questo che non capisco, sarò anche ottusa e non saprò cogliere tra le righe, ma secondo me resta un bel garbuglio!
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 21/04/2010, 17:31

koukla ha scritto:Ma vedi che mi stai rispondendo una cosa per l'altra?
Ricapitoliamo: Rey insiste sul fatto che i guerrieri abbiano anche un lato umano e, quindi, provano dei sentimenti.
Latakia ribadisce che non si può e non si deve mischiare le due cose, giusto???
Ma lei lo sa perché in passato, con Alexander, ha ceduto alle emozioni ed è rimasta ferita? Ha imparato a guardare la vita in modo distaccato e disincantato dopo l'incidente di Alexander???

Perché altrimenti non ha senso...non devono immischiarsi e lasciarsi coinvolgere emotivamente dalle missioni che sono state loro affidate (in questo caso da Virginia) però quando conducono vita umana possono innamorarsi, etc...???
E' questo che non capisco, sarò anche ottusa e non saprò cogliere tra le righe, ma secondo me resta un bel garbuglio!


Latakìa lo invita all'apatia solo mentre è un guerriero, mentre svolge il suo compito. Della vita privata del ragazzo non le interessa nulla, perchè non gli interessa nulla di Rey.
Rey non ribadisce che sono guerrieri con un lato umano, dice: sì siamo guerrieri e dobbiamo agire freddamente. Però dice anche: siamo nello stesso tempo degli esseri umani e, quindi, proviamo dei sentimenti. E' come se le stesse dicendo: - E' impossibile quello che affermi, perchè siamo anche umani. Sta ricordando a Latakìa tutta presa com'è dal suo dovere di guerriera che è umana, dotata di sentimenti.
E' un pò come se avessi contrapposto la ragione (la razionalità di Latakìa) al sentimento (l'umanità di Rey) in questo dialogo.
Sì... capisco la tua confusione ... ma comunque Latakìa è disincantata e fredda già di natura, perchè possiede il potere del futuro, a prescindere dalla disgrazia che l'ha duramente colpita. Lei vuole chiudersi in questa corazza di dolore, la usa come ulteriore alibi per rimanere fredda di fronte agli eventi.
Anche se stava con Alexander mica mostrava tutto questo sentimento... anche perchè a me Latakìa descritta così algida e snob mi sa proprio comunque di "gatta morta", un pò "femme fatale". Cioè il suo odierno comportamento non lascia presupporre che nel passato lei si gettava con slancio tra le braccia del fidanzato... ma che è sempre comunque un personaggio composto nell'esprimere i suoi sentimenti. Sappiamo solo di lei che ha questa voce melodiosa (a parte va bè che è bella perchè modella). Immaginati la scena: Latakìa entra così d'un tratto, la riconosci per questa bella voce, ma nonostante è una ragazza non è che si mette a saltare di gioia o ridere o piangere in pubblico. Lei va da sola sul molo a piangere, compostamente.
Comunque... il mio bell'impegno con la scrittura (dovevo fare un corso di scrittura) purtroppo è sfumato :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: . Ragion per cui ho riaperto la catena... poco fa..già... che tristezza (ovviamente per me :cry: ). Pazienza!
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi demon black » 21/09/2010, 12:40

Copio incolla la mia recensione che ho messo su anobii....attenzione SPOILER!!!!


Mi spiace ma...c'è troppa confusione in questo libro :(

L'ho trovato troppo confusionario e irreale anche per essere un fantasy...mi spiego meglio...

Prendendo come esempio solo il primo capitolo....inizia con Reinhold che pensa cose talmente assurde e filosofiche che nessuno penserebbe mai (e questo l'ho trovato assurdo anche per un personaggio fantasy...voglio dire, quale essere umano, fantasy o non, penserebbe così?! :shock: ), si mette seduto su una panchina alla stazione e si rigira verso una ragazza che lo guarda e la conversazione è questa:

-Sono Samantha. E tu?- disse la ragazzina
-Reinhold. Viaggio - rispose con semplicità, - cerco avventure. Qual'è il problema?-

Perchè gli domanda "qual'è il problema?" Solo perchè uno lo guarda deve esserci un problema? Non è spiegato assolutamente nulla...da che cosa capisce che lei ha un problema?
...voglio dire, se vuoi che qualcuno si accorga che la ragazza ha un problema, scrivi almeno che lei sembri preoccupata o qualcosa del genere!

Ok, lui scende nel sottopassaggio perchè lei dice che ci sono 2 tipi che la inseguono, Reinhold ritorna (tutto questo, nel libro occupa solo in 6 righe di cui 3 sono solo di lui che dice a Smantha chi sono i 2 tipi) e gli dice che quelli sono i suoi fratelli...che?! :shock:
Ma Samantha è idiota?! ...voglio dire che non vedi che quelli che ti seguono sono i tuoi fratelli?! Sei stupida o cosa?!

Arriva il treno e sale su, salutando Samantha e i fratelli, si mette seduto e davanti a lui c'è una giapponese.
Qualcuno chiede di non chiudere il finestrino perchè c'è odore di fumo...ma chi parla?! :shock:
Non si sa chi lo chiede a chi perchè non viene scritto e non ci sono neanche virgolette...niente di niente.

...c'è troppa confusione ma, alla fine, la trama del libro è carina, deve solo essere riscritta in maniera più chiara e con più spiegazioni...tutto qui.

Quindi, comunque, faccio i miei compliemnti all'autrice, Teresa, perchè la trama è carina ;) !!!!
Un giorno senza un sorriso...è un giorno perso (Charlie Chaplin)
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 21/09/2010, 16:49

Ma guarda che il libro è stato, prima di essere stampato a mie spese, letto da una persona che ha tantissima cultura (fa addirittura conferenze ai professori universitari) e non mi ha affatto detto che il libro è confusionario. Può darsi che ci voglia più cultura per comprenderlo, chissà... del resto c'è l'esistenzialismo e la filosofia di S. Agostino, quindi...
Si è creato questa psicosi su Anobii perchè una ha scritto questo sul commento, e cioè che il libro non si capisce, e tutti ci siete andate dietro.Il libro si capisce benissimo, anche se la trama è arzigogolata e sintetica.

E poi guarda che il libro si basa tutto sulla liricità interiore dei personaggi, non avrai mai trovato nei fantasy che hai letto, una introspezione psicologica (perchè è così che si chiama), ma l'atteggiamento del personaggio non tradisce affatto la natura malinconica ed introspettiva di tutto il testo. Tutti i personaggi, infatti, fanno delle riflessioni profonde sull'esistenza.
Se il libro si snoda in 106 paginette volevi anche i dialoghi lunghi? (a parte che "qual è" si scrive senza apostrofo).
Samantha non è affatto idiota. Lei manda Reinhold dai fratelli perchè spera che i tre si litighino (ha circa tredici anni, è un dispetto che vuole fare sia ai fratelli sia a Rey). Infatti, lei inganna Reinhold per questo motivo, dicendole solo "quei ragazzi mi inseguono".
Le virgolette a pagina 14 mancano perchè non sono state stampate dall'editore (si chiama refuso), lo dimostra il fatto che nel resto dei dialoghi si trovano. E poi come non si sa chi gli chiede di chiudere? Cito testualmente: seduta di fronte a lui una giapponese. [...] c'è la battuta del finestrino e poi descrivo: fece quanto chiesto, sorridendo: provava un'innata simpatia per lei. Più chiaro di così?

Bè... l'apprezzamento finale potevi risparmiartelo, dato che hai demolito completamente il mio libro! Non mi sembra infatti coerente con il tuo giudizio!!!!
Noewle
 

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