Da autore di una saga con protagonista una donna guerriero, mi sento "coinvolto" nella questione, al punto da rispondere con i miei due - personali - centesimi sul tema...
Pur quotando in tutto e per tutto l'intervento di Niji, sono anche
quasi d'accordo con l'opinione di Giordana.
"Quasi" in quanto, ovviamente, vi deve essere necessità di mantenere sotto controllo la coerenza con il contesto specifico del personaggio. Non è detto, per esempio, che in una storia fantasy una donna guerriero debba essere più debole di un uomo guerriero: partendo dai presupposti intrinsechi della nostra razza umana, sicuramente deve essere così. Ma è sufficiente che la donna in questione non sia completamente umana... o che il suo essere "umana" non sia effettivamente corrispondente al nostro essere umani, e il tutto cambia già.
Basti pensare (ok, non è un esempio femminile, ma è indicativo) ad Aragorn: sembra umano, viene considerato appartenente alla specie umana, e, ciò nonostante, invecchia in maniera estremamente più lenta di un comune umano, essendo di etnia dúnedain.
Quindi, soprattutto in termini di fantasy (e fantascienza... pensiamo a Legs Weaver che dimostra molti meno anni di quanti ne ha, grazie alla chirurgia estetica) è sempre necessario stare attenti al contesto prima di dire "non è realistico", là dove il contesto potrebbe rendere assolutamente realistico qualcosa di non realistico.
Detto questo, nel narrare da oltre tre anni della "mia" donna guerriero, ho cercato di tenere conto dei punti suggeriti da Giordana, nell'essermi impegnato a creare un mondo sufficientemente "realistico", per quanto pur ineccepibilmente fantastico.
In particolare:
- Midda non è bellissima e, in verità, neppure bella. Ella ha il viso deturpato da un'orrida cicatrice, ha due occhi color ghiaccio che le danno un aspetto quasi inumano, ha un braccio tatuato da marinaia e una protesi di metallo al posto dell'altro... senza contare, ovviamente, le dozzine di altri "ricordini" lasciati sul suo corpo dalle numerose avventure vissute. E nel confronto con quasi qualsiasi altro personaggio femminile presentato nella saga, Midda perde sempre sotto il punto di vista della bellezza, vincendo, altresì, sotto quello del fascino: perché, al di là della mera bellezza, Midda ha indubbio carisma, capace di affascinare coloro che la circondano.
- Midda non è magrissima. A parte la caratteristica fisica rappresentata dall'abbondanza della sua circonferenza toracica (necessaria, più che altro, a generare battute di ogni genere, spesso autoironiche), in conseguenza di una vita intera dedicata alle avventure e alla guerra, ha un corpo sufficientemente "normale". E' necessariamente atletico, nell'essere temprato dalle proprie esperienze e dalla ginnastica quotidiana a cui ella si sottopone incessantemente, ma, accanto a spalle larghe e braccia vigorose, ha cosce belle carnose, un ventre dolcemente convesso (e non concavo) e curve in ogni punto necessario. Anche in questo caso, nel confronto con la maggior parte degli altri personaggi femminili, Midda appare più "tozza" (come anche quest'immagine dimostra chiaramente).
- Midda non è più forte di qualsiasi uomo. Anzi, per quanto combatta quasi sempre contro uomini e uomini "armadio", ella è consapevole della propria debolezza, al punto tale da trasferire il confronto su un piano di agilità, di velocità e di esperienza, ancor prima che di mera forza fisica: Midda vince nei propri duelli non in conseguenza della propria forza, ma della propria testa, perché, suo "malgrado", in quanto donna sa bene che non potrà mai entrare in paragone fisico diretto con un uomo, neppure se maturasse un fisico da body-builder (cosa che non desidera, perché non vuole rinunciare completamente alla propria femminilità).
Per quanto riguarda poi il discorso "armature improbabili", nel quale ritengo che Giordana intendesse riferirsi a quelle come il bikini di maglia di
Red Sonja, per Midda ho da sempre ovviato al problema ovviando totalmente al concetto di armatura.
Ma non perché "l'armatura è da fesso", quanto, piuttosto, perché l'armatura è scomoda e pesante, e rallenterebbe troppo la stessa Midda, negandole l'agilità e la velocità succitate come sue principali risorse fisiche in un confronto con i propri antagonisti. Midda è consapevole che, senza armature o scudi a proteggerla, è sufficiente una freccia, un colpo di spada o una picca per negarle la vita, ma preferisce accettare tale rischio piuttosto che ritrovarsi "bloccata" dal peso di un'armatura. Anche perché, realisticamente parlando, l'armatura non è un opzional comodo... anzi: per indossare un'armatura, un cavaliere ha necessità di almeno due o tre scudieri ad aiutarlo e, una volta lì rinchiuso, non è dissimile da una scatola di Simmental.
Spero che, in questo, per quanto indubbiamente improbabile per altri aspetti, Midda possa esimersi dall'essere considerata improbabile per gli elementi qui citati (bellissima, magrissima, forte più di un uomo, armatura improbabile).