Pagina 3 di 3

Re: Le regole del narrar fantasy

MessaggioInviato: 19/11/2010, 14:06
di B. Franck
Saxosas ha ragione :)Se partiamo dall'ipotesi che un vampiro è un non morto, ci sono parecchi limiti al vivere normale che dovrebbe avere tra cui l'attivita sessuale (io ci metterei anche l'amore, dato che un non morto in teoria non avrebbe più un anima....) ma ovviamente si risolve il tutto fregandosene del problema XD

Re: Le regole del narrar fantasy

MessaggioInviato: 19/11/2010, 14:08
di claudia
saxosax ha scritto:Insormontabile nel senso che se hai un NON MORTO e in lui non scorre il sangue il problema c'è di base, non è solo una disattenzione. è una di quelle cose per cui ogni tanto, dopo esserti scervellato per giorni per trovarvi una soluzione accettavile, dici chi se ne frega e via! :-P


In effetti, allora l'unica soluzione è quella di accettare il tutto per la "sospensine dell'incredulità" citata in un'altra discussione.
Cosa che da prte mia sono stata contentissima di fare :lol: :lol: :lol:

Re: Le regole del narrar fantasy

MessaggioInviato: 06/09/2011, 8:31
di Kyros&Elena
Credo che il problema del punto di vista sia un problema che devono affronatre tutti gli scrittori in genere, in base a quanto per esempio vogliono "scavare" su un determinato personaggio. Il problema è che anche lo scrittore stesso mentre scrive, cambia punto di vista. Magari un personaggio "ti colpisce" mentre scrivi. In un Fantasy il problema è proprio il fantasy. Bisogna riuscire a descrivere un mondo che è reale solo nella testa di chi scrive. è difficile attenersi ad un unico punto di vista perchè un mondo è pieno di sfumature. Un personaggio può essere troppo legato ad un popolo, ad esempio, per poter cogliere un aspetto particolare. Secondo me i vari punti di vista integrano la complessità di un Fantasy e proprio un Fantasy dovrebbe contenerne molteplici. Ad esempio nei libri di Paolini, gli elfi vengono descritti dal punto di vista di Eragon. Conservano un'aura misteriosa per tutta la storia: è affascinante, vero, ma cosa pensano realmente gli elfi di quel mondo, come si innamorano, cosa celano dietro quel mistero, dietro quella fulgida bellezza, sono davvero così perfetti? Non so se sono riuscita a rendere l'idea!
Mi sarebbe piaciuto ad un certo punto avere accesso ai pensieri di queste creature, avere uno sguardo leggermente più approfondito.
Vorrei porre una domanda. Secondo voi in un Fantasy c'è posto per più di un protagonista nella storia e senza eroi che lottano per il Bene e il Male? E si scoprisse invece l'assurdità di questi concetti? Voglio dire...niente creature che sono "cattive" e "anche brutte", come gli orchetti o anche i Kull che conservano sempre un che di malvagio e selvaggio, un mondo Fantasy dove anche un elfo può sbagliare, sporcarsi le mani, cedere alle tentazioni. Un mondo Fantasy, ma che in questo non si discosterebbe troppo dal nostro, dove non si riconosce dalla razza o dall'appartenenza lo schieramento tra bene e male, dove non c'è distinzione così netta tra creature della luce e quelle del buio. Sarebbe un azzardo troppo grande? è insito nello stesso genere questa definizione? O si può rompere anche questo caposaldo?

Re: Le regole del narrar fantasy

MessaggioInviato: 06/09/2011, 9:13
di nihal87
@Kyros&Elena credo che esistano già esempi di questo genere!
Vi sono molti fantasy in cui il buono non è santo e il cattivo non è il diavolo.
Mi viene in mente la Trilogia di Kushiel in cui è la protagonista è tutto tranne che santa, oppure i libri di Lothar Basler di Marco Davide: Lothar Basler è un personaggio molto cupo e ammazza senza riguardi, però è dalla parte dei buoni.
Nelle Cronache dei Vampiri di Anne Rice praticamente in nessuno c'è la lotta tra il bene e il male, anche perchè i protagonisti sono il male, i vampiri.
Quindi di esempi di questo tipo ne abbiamo a bizzeffe e no non è un azzardo, sta solo nella bravura dello scrittore rendere ogni personaggio credibile e autentico.
Per me il principe di tutto ciò è Martin con le sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (ok lui è il mio preferito quindi sono di parte :lol: :lol: ) in cui ogni singolo personaggio ha dentro di sè ombre e luci.

Re: Le regole del narrar fantasy

MessaggioInviato: 06/09/2011, 10:56
di Kyros&Elena
Prenderò appunti sicuramente...ovviamente ho molto da imparare ancora su questo mondo. :-P Diciamo che ho letto di tutto e di più ma di questo genere pur essendone affascinata non ho letto molto, mi sono limitata al Signore degli Anelli, ai libri di Paolini, Harry Potter e la saga della Mayer (che è l'unica che non ho particolarmente apprezzato), qualche horror, ma nulla di più. Ho una storia in testa ma ho molti dubbi, per questo mi sono introfulata in questo forum, per capire se quello che ho nella testa è un mondo credibile oppure è solo un'idea confusa.

Re: Le regole del narrar fantasy

MessaggioInviato: 06/09/2011, 11:31
di nihal87
Non sono di certo la persona più adatta per dirti come rendere reale la tua idea :lol: :lol: :lol: non so una cippa di come scrivere un libro, ma ho letto molto fantasy come la maggior parte degli altri qui dentro! e ti assicuro che allora hai letto una minima parte di quel mondo.... hai di "bello" che hai letto vari tipi di fantasy Tolkien è il classico, la Meyer è la moda, Harry Potter è il diverso, Paolini non si sa dove stia (forse nel cestino :? ).... quindi da qui puoi partire e leggerti tutto il resto che c'è dietro! :mrgreen: ed è tantiiiiissimo!!! e rimanendo in Locanda ne troverai di ogni tipo :mrgreen:

Non so come tu possa rafforzare la tua idea, ma leggere tanto credo possa essere una buona... idea. e credo che anche leggere libri ritenuti scritti male possano aiutarti! però è un mio personalissimo pensiero, non sono una scrittrice, non voglio esserlo, non ho studiato materie umanistiche e quindi non so come si scrive un libro, ma il mio consiglio è "Leggi fino a scoppiare" :mrgreen: :lol:

Re: Le regole del narrar fantasy

MessaggioInviato: 15/10/2012, 14:30
di And
saxosax ha scritto:Insormontabile nel senso che se hai un NON MORTO e in lui non scorre il sangue il problema c'è di base, non è solo una disattenzione. è una di quelle cose per cui ogni tanto, dopo esserti scervellato per giorni per trovarvi una soluzione accettavile, dici chi se ne frega e via! :-P

Mi scuso se rivango questa discussione, ma non è del tutto vero.
Non vai avanti e dici chi se ne frega, perché allora non ti colpirà molto quella storia, sarà un libro da usare come soprammobile, i dettagli sono importanti, sono la cosa più importante.
Faccio un esempio sempre vampiresco. Anne Rice ha scritto parecchio sui vampiri ed in alcuni come ho riscontrato nell'ultimo che ho letto, Il Ladro di Corpi, c'è un'attrazione, c'è un voler consumare, ora non ricordo se come vampiro glielo fa fare, ma non ci sarebbero problemi per lei, perché ti chiedi? Perché l'autrice ha dato una situazione di morto, non morto al suo vampiro. Il sangue dopo che viene succhiato da una vittima circola nel loro corpo, li rende più caldi, più "umani", non dura molto l'effetto, ma la cosa che da subito nel'occhio è il fatto che il sangue circola nel loro corpo.
Sono morti, sì, ma sono anche vivi.
Tante volte l'autrice ha descritto il vampiro come morto, un sasso senza vita, senza battito, per poi ridarglielo nei momenti in cui gli serve per dare più pathos. Certo può essere vista come una svista sua (cosa che ci può stare al 99% secondo me), però c'è da dire che lei fino all'inizio è in equilibrio, non si sbilancia mai per dirti che è un sasso o che è umano, ti dice proprio che è una via di mezzo, si potrebbe chiamare come vampiro umanizzato.
Io penso che la Mayer abbia peccato di questo, poi non mi posso esprimere su di lei, perché non ho mai letto nulla.
E poi penso da quello che ho sentito che abbia copiato e anche non molto, ma quello è un'altro discorso.

./cache/ is NOT writable.