Fantasy moderno...?!

Qui si raccolgono proposte per nuove avventure o GdR da sperimentare con modalità diverse.
Sono benvenute nuove idee e adesioni

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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi manusk » 08/07/2012, 22:45

SeanMacMalcom ha scritto:
manusk ha scritto:
SeanMacMalcom ha scritto:Splendida! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Sono curioso di conoscere questa fenice nera! :ugeek:

Ovviamente con armi annesse :mrgreen:

Magiche spero! :ugeek:

Certo :!: e letali :!: :geek:
Non c'è modo per cui da solo possa salvare il mondo,ma mi vergognerei di far passare un solo giorno senza provarci! I.A.
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi manusk » 08/07/2012, 22:48

Immagine :mrgreen:
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 08/07/2012, 22:52

Orpo... a coda di scorpione! :o :o :o
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi manusk » 08/07/2012, 22:55

SeanMacMalcom ha scritto:Orpo... a coda di scorpione! :o :o :o

Le armi antiche sono le migliori :geek:
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 09/07/2012, 11:51

Riassunto delle puntate precedenti...

Attualmente interessati si è:
  • il sottoscritto, con possibile personaggio umano (allineamento: heroes)
  • Manusk, con possibile personaggio di fenice mutaforma (allineamento: villains)
  • Yui, con possibile personaggio succube (allineamento: villains)

Avanti, gente... non ci credo che nessun altro voglia avere un personaggio fantasy che consulta Wikipedia sul suo tablet... :lol: :lol: :lol:
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi demon black » 10/07/2012, 21:09

SeanMacMalcom ha scritto:BLACKIEEEEEEE... aiutoooooooo...


Heroes for ever! :ugeek:

Ma dovete darmi un attimino di tempo per capire....in sostanza è come giochiamo tutt'ora?
Si differenzia? In che modo? :roll:

...non saprei però che personaggio ricoprire :|
Strano sentirlo da me ma...mi sono stancata di fare l'elfa! :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 10/07/2012, 21:34

Esattamente come giochiamo ora, solo con ambientazione in epoca moderna.
Poi, per carità, se ci sono delle idee per provare qualcosa di nuovo, sono le benvenute! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi demon black » 10/07/2012, 21:59

L'epoca moderna mi sembra bella, senza contare che non dovremmo inventare quasi nulla! :lol: :lol: :lol:

Una volta o l'altra, mi piacerebbe anche farne uno con i viaggi temporali ma, credo, che la cosa sarebbe troppo complicata.
Ho letto alcuni libri (non fantasy) in cui la storia si svolge sia nel passato e sia nel presente senza che le due "fazioni" di personaggi s'incontrassero mai. In poche parole era come creare due storie parallele e collegate tipo "La storia infinita" dove il protagonista è Sebastian che legge la storia ma è anche Atreiu (non mi ricordo come si scrive) che "fa" la storia mentre viene letta. Un libro, di quelli che ho letto, è molto simile a questo. Sto parlando de La Dama Shizuka, ambientato nel Giappone medioevale ma anche nel Giappone dell'800 ... è strano e bello ma, dal punto di vista dei nostri giochi, sarebbe un pò difficile da realizzare, vero? :roll:

Per il mio personaggio nella tua storia....ci sto pensando un pò su e, per il momento, sono puntata su una veggente bambina umana...ma non saprei come inserirla, quindi mi tocca scartarla :(
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 10/07/2012, 22:13

demon black ha scritto:Un libro, di quelli che ho letto, è molto simile a questo. Sto parlando de La Dama Shizuka, ambientato nel Giappone medioevale ma anche nel Giappone dell'800 ... è strano e bello ma, dal punto di vista dei nostri giochi, sarebbe un pò difficile da realizzare, vero? :roll:


Volendo si può pensare di farlo. Tipo Lost Canvas dei Saints...
Potremmo sviluppare la storia passata, e poi quella presente. O, meglio ancora, la storia presente come "passata", e contemporaneamente una storia futura, mischiando fantasy e sci-fi!!!
Questo sarebbe molto cool, secondo me! E mi stanno venendo in mente un paio di ideuzze... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

demon black ha scritto:Per il mio personaggio nella tua storia....ci sto pensando un pò su e, per il momento, sono puntata su una veggente bambina umana...ma non saprei come inserirla, quindi mi tocca scartarla :(


Se ti piace possiamo fare in modo di mettercela. O, sennò, la puoi tenere per il futuro! :D
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi demon black » 10/07/2012, 22:56

SeanMacMalcom ha scritto:Questo sarebbe molto cool, secondo me! E mi stanno venendo in mente un paio di ideuzze... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Sono fonte d'ispirazione :ugeek:
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 11/07/2012, 6:55

demon black ha scritto:
SeanMacMalcom ha scritto:Questo sarebbe molto cool, secondo me! E mi stanno venendo in mente un paio di ideuzze... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Sono fonte d'ispirazione :ugeek:


Tempo di arrivare al lavoro e vi scrivo il secondo inizio. :D
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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 12/07/2012, 13:40

Rivediamo...

Immagine

Anno 2012. 6 Luglio, venerdì: Preludio - parte prima.

Era una giornata come altre per Eric. Era. E tale non sarebbe rimasta ancora a lungo.
In sella alla sua softail stava percorrendo il grande raccordo anulare, per andare al lavoro. Sebbene, infatti, fosse figlio dell'ambasciatore americano a Roma, aveva litigato con suo padre qualche mese prima nel pretendere di non essere semplicemente il figlio dell'ambasciatore americano a Roma, motivo per il quale aveva cercato un lavoro da solo, in barba a ogni agevolazione possibile in conseguenza alla posizione del padre.
Dopotutto Roma è una delle città più grandi del mondo, e non avrebbe dovuto essere considerato impossibile trovare un'occupazione per un ventisettenne laureato in lettere. Così aveva trovato un posto in un cinema multisala della periferia nord, e, per quanto non avesse da essere riconosciuto quale il migliore dei mondi possibili, era pur sempre meglio di vivere all'ombra del padre. Almeno dal suo punto di vista.

In quella giornata come altre, uscendo dal raccordo anulare intorno alle tre del pomeriggio, il suo sguardo incrociò un gruppo di altre custom intente, invece, a risalire verso lo stesso. Un gruppo di una dozzina di persone, misto uomini e donne, in coda alla quale lo colpi una bionda, con un caschetto verde in testa, quasi militare, e una magliettina verde addosso, di eguale foggia al pari dei pantaloni con tascone e degli scarponi. Uno spettacolo che Eric non poté evitare di trovare interessante e che, facendogli dimenticare il suo impegno alla biglietteria del cinema, lo spinse a raggiungere la prima rotonda utile a girare a U e a ritornare verso il grande raccordo anulare, accelerando il più possibile allo scopo di raggiungerla prima che potesse allontanarsi troppo.
Così fu e, nella corsia di destra, raggiunse il gruppo in movimento, affiancandosi con un sorriso smagliante alla bionda, la quale, in verità, non gli rivolse neppure uno sguardo.
Eric: << Ciao! >> esclamò, senza particolare accento straniero, grazie alla vita vissuta a metà fra l'Italia e Washington D.C..
Nessuna risposta.
Eric: << Sembra proprio un bel gruppo il vostro, e non vedo colori di alcun club. >> commentò, non distinguendo alcuna patch a marcare quella dozzina << Posso unirmi al giro? >>
Nessuna risposta.
In conseguenza a quel silenzio Eric non poté fare altro che supporre due cose: 1. il rumore delle marmitte copriva interamente la sua voce; 2. la ragazza indossava qualche auricolare bluetooth ed era intenta ad ascoltare musica.
Non ottenendo, tuttavia, neppure repliche negative alla sua iniziativa, si concesse occasione di restare accanto alla ragazza e in coda al gruppo, certo che, alla prima occasione utile, avrebbe potuto scambiare quattro chiacchiere con lei.

Dopo oltre cinque ore di viaggio, verso l'entroterra laziale, e di lì poi in strade che Eric non aveva mai visto, con paesaggi bucolici a lui del tutto estranei, il giovane americano iniziava ad accusare una certa stanchezza. In lui, oltre a ciò, era il dubbio di essersi cacciato in qualche guaio ma, malgrado più volte avesse desiderato invertire la marcia e tornare verso Roma, non era stato in grado di farlo, quasi vittima di un qualche blando ipnotismo. O, forse, semplicemente vittima della propria curiosità, nella volontà di poter scambiare due parole con quella donna.
La stanchezza, tuttavia, crebbe... e con essa, a volte, innanzi allo sguardo di Eric sembrarono palesarsi immagini addirittura allucinatorie. Per un istante, per esempio, si convinse che il biker davanti a sé assomigliasse a un uruk-hai uscito direttamente dai film di Peter Jackson. O, ancora, la bionda affianco a lui si fosse trasformata in una sorta di lucertolona, dalla pelle verde come la sua maglietta e dalla lingua guizzante fra le... "labbra". Ovviamente tutto ciò era assurdo e, sicuramente, conseguenza del sonno che si stava impossessando di lui.
Avrebbe dovuto fermarsi, fermarsi al lato della strada e riposare. O, meglio ancora, cercare un autogrill e farsi una bella tazza di caffè espresso, chiamare casa e tornare indietro, prima che qualcuno potesse preoccuparsi della sua assenza. Ma prima che potesse porre in essere una di queste alternative, il gruppo accese le frecce, segnalando che avrebbero svoltato a destra. A destra dove non c'era alcuna strada, non in asfalto ma solo in terra battuta.
Eric: << Vi siete stancati, finalmente?! >> domandò, in verità continuando a parlare più con se stesso che con altri.
Una casetta, poco lontano, sembrava essere l'obiettivo di quel gruppo. Ma Eric non poté avere modo di saperlo, dal momento in cui, nel mentre in cui gli altri proseguirono nel loro cammino, di nuovo caratterizzati da allucinazioni oscene, lui scivolò rovinosamente in una pozza di fango, perdendo il controllo della pesante moto e ricadendo a terra, privo di sensi e in parte schiacciato sotto il peso della stessa.

Anno 2312. 15 Novembre, venerdì: Preludio - parte seconda.

Freddo. Molto freddo. Tanto freddo da sembrare caldo. Troppo caldo. Ustionante.
E questo per tanto tempo. Per troppo tempo.
Intrappolato in un blocco di granito, Eric aveva perso coscienza, e vita. L'aveva persa per trecento anni.
Trecento anni esatti. Tanto era durato l'incantesimo che lo aveva lì bloccato, esattamente come era trecento anni prima.
E dopo trecento anni, nel ricadere a terra, nel ricadere al suolo in quelle che un tempo erano le... cosa erano? Eric non ricordava più nulla. Non ricordava dove era, o perché era lì. Non ricordava neppure il suo nome, la sua famiglia, la sua storia.
Cosa diamine stava accadendo?!

Immagine

Anno 2012. 7 Luglio, sabato: Venti di guerra.

Quando Eric recuperò i sensi, il sole aveva mutato la propria posizione nel cielo, tornando a confondersi fra gli Appennini. Era mattino e, questo, fu il particolare che meno sconvolse il giovane, nel momento in cui fu sufficiente padrone di sé da trascinarsi fuori dalla morsa della propria moto.
Della casetta non restava altro che pochi resti anneriti, ancora fumanti. E sparsi, davanti a quella casa, erano diversi corpi, tutti chiaramente ormai cadaveri. Eric non aveva mai visto un morto, se non nel giorno in cui aveva salutato suo nonno, dentro a una bara di mogano. Ma suo nonno era adagiato all'interno di quello spazio come se dormisse, mentre quei cadaveri erano segnati dalla morte violenta che li aveva resi tali.
Fortunatamente non aveva mangiato dal giorno prima, così ciò che si ritrovò a vomitare fu solo la sua bile. E proprio mentre vomitava, udì un gemito sommesso, che lo attrasse, proprio malgrado, sul luogo della strage.
A emettere quel verso era un uomo. Un uomo molto alto e molto snello nelle proprie forme, con lunghi capelli bianchi e alcuna barba su un viso ancor giovane, quasi fosse suo coetaneo: aveva il ventre squarciato, ed era evidente che, se ancora era in vita, era solo per un miracolo... o per la sua forza di volontà.
Quando Eric si avvicinò, l'uomo sussurrò qualcosa, ed il giovane fu costretto a piegarsi in avanti per ascoltare meglio.
Anziano: << ... è... iniziata... >>
Eric: << Cosa... cosa è iniziata? >>
Anziano: << ... la guerra... la guerra è iniziata... e il destino del mondo è segnato... >> sussurrò l'uomo, mentre Eric lo guardava incerto su cosa fare.
Eric: << Devo chiamare un'ambulanza. La possono ancora salvare... >>
Anziano: << ... devi avvertire... il Consiglio... >>
Eric: << Il consiglio?! Quale consiglio?! >>
Anziano: << ... il Consiglio... >>
Eric: << Io... io devo chiamare un'ambulanza! >> protestò, cercando di ritrarsi per poter effettuare quella chiamata... ammesso di ritrovare dove fosse finito il suo cellulare.
Anziano: << NO! >> esclamò, sollevando la propria mano destra per afferrare la sua, stringendola con forza << Devi andare dal Consiglio! IL CONSIGLIO! >>
Eric gridò a quella stretta, sentendo la sua mano come se bruciasse all'interno di quella dell'altro. Tentò di ritrarsi, ma quando si strappò viva dal suo interlocutore, si accorse che questi, ormai, era morto.
Osservandosi la mano "bruciata", si accorse che qualcosa era accaduto veramente. Perché sul dorso della sua mano, allungandosi fino al polso e a parte dell'avambraccio, era comparso una specie di tatuaggio che prima non aveva. Un tribale, la cui forma non fu immediatamente in grado di interpretare.
Eric: << Ma... cosa?! >> domandò, non comprendendo.
Fu in quel momento che il suo sguardo ricadde sull'uomo, e sul suo capo ora rigirato all'indietro, qual conseguenza dello strattone. In quella posizione, i lunghi capelli bianchi non coprivano più le sue orecchie e fu per questo che, solo allora, Eric si accorse che proprio quelle orecchie avevano qualcosa di strano... di non umano. Erano a punta, proprio come quelle dei vulcan di Star Trek... o degli elfi del Signore degli Anelli.
Eric: << Ma... cosa?! >> si ripeté, facendo qualche passo all'indietro.
E proprio allora, egli udì un suono estraneo al silenzio di morte di quel luogo, che lo costrinse a guardarsi all'indietro per incontrare coloro che, ancora non lo sapeva, sarebbero diventati i suoi nuovi migliori amici, nel nuovo mondo che aveva appena, involontariamente, iniziato a esplorare...

Anno 2312. 16 Novembre, sabato: Retaggio dal passato.

Il giovane un tempo chiamato Eric, ma che ora neppure ricordava tal particolare della propria esistenza, si svegliò in quella che sembrava essere una grotta sotterranea o qualcosa del genere.
Non era in grado di dire il perché fosse in grado di riconoscere che quella era una grotta, ma, al tempo stesso, non si ricordasse dove avesse appreso tale informazione. Ricordava, tuttavia, anche che a seguito di particolarmente violenti shock, un essere umano avrebbe potuto reagire con un'amnesia temporanea, o peggio definitiva, ragione per la quale la sua dimenticanza su tutto ciò che mai l'aveva caratterizzato qual individuo avrebbe potuto essere spiegata. E sebbene non ricordava di essersi addormentato, ciò doveva essere comunque occorso dal momento in cui aveva ripreso coscienza, per la seconda volta in tempi ravvicinati, sdraiato a terra e addormentato.
Muovendosi nella semioscurità un po' a tastoni, Eric si avviò verso una direzione qualsiasi, ove qualunque sarebbe egualmente valsa, sperando di riuscire ad arrivare, prima o poi a un punto di uscita.

Impossibile, a posteriori, fu quantificare per quanto tempo si aggirò in quelle tenebre prive di forma.
Quanto fu certo, invece, fu il suo stupore per ciò che, alla fine, trovò nel mondo esterno, sopra di lui. Un mondo diverso da tutto quello che avrebbe mai potuto attendersi di trovare. Perché a circondarlo, al termine della propria risalita, non furono prati, piante e alberi, ma smisurate torri verso l'alto dei cieli, delle quali impossibile sarebbe potuto essere scorgere la sommità, e al di sotto delle quali impossibile era essere raggiunti dal sole. Una foresta, quindi, ma di vetro, acciaio e cemento, che lo lasciarono sconcertato, dal momento che, dal profondo della sua mente pur sconvolta, nulla di tutto quello avrebbe potuto trovare senso. Né avrebbero potuto trovarlo le auto volanti che fra quegli enormi edifici sfrecciavano veloci e confuse, come stormi di uccelli spaventati.

Eric: << Ma dove...?! >>

E, a differenza di trecento anni prima, sebbene lui non se lo ricordasse, nel momento di massimo sconvolgimento per il suo animo, un gruppo di sconosciuti destinati a divenire suoi acerrimi nemici, si avvicinarono a lui.

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Re: Fantasy moderno...?!

Messaggiodi demon black » 13/07/2012, 17:22

SeanMacMalcom ha scritto:Che ne dite?!



....scusami ma .... non c'ho capito nulla?! :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:

Allora Eric si sveglia nel presente ma, si sveglia anche nel futuro, giusto?
Quindi noi dobbiamo narrare i "passati" avvenimenti che portarono Eric a risvegliarsi in un blocco di granito nel futuro e, nel contempo, dobbiamo raccontare ciò che vive Eric nel futuro (suo "attuale" presente") ... ho capito bene?!
Se ho capito bene, l'avventura del "passato" dovrebbe terminare con Eric nel blocco di granito...giusto?
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