[Fanta-Wiki] Elizabeth Bàthory

Personaggi che hanno fatto la storia del fantasy. Protagonisti del mito e delle favole... A cura di SeanMacMalcom

[Fanta-Wiki] Elizabeth Bàthory

Messaggiodi SeanMacMalcom » 03/05/2010, 13:49

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Fino a prima di Intervista con il vampiro, chiunque avesse detto "vampiro" avrebbe automaticamente detto "Dracula", il vampiro per eccellenza. Ultimamente, complici cinema e televisione, i vampiri hanno, in verità, perso di vista il loro signore incontrastato per tanti nuovi miti, da Lestat a Edward...
Ma se diciamo "vampira"... a quale nome non potrete comunque evitare di fare riferimento?!
Sì... lei... proprio lei... la contessa Elizabeth Bàthory!

Introduzione a Elizabeth
(da Wikipedia.it)

Erzsébet Báthory, conosciuta anche come Elisabetta Bathory, soprannominata la Contessa Dracula o Contessa Sanguinaria (magiaro Báthory Erzsébet, /ˈbaːtori ˈɛrʒeːbɛt/; Nyírbátor, 7 agosto 1560 – Čachtice, 21 agosto 1614), fu una leggendaria serial killer ungherese, considerata la più famosa assassina seriale sia in Slovacchia che in Ungheria.
Lei e quattro suoi collaboratori furono accusati di aver torturato e ucciso centinaia di giovani donne.

La contessa Elizabeth Bathory è la principale antagonista del romanzo Undead - Gli immortali, scritto da Dacre Stoker e Ian Holt e primo sequel ufficiale del classico Dracula di Bram Stoker.
A differenza della realtà, nel romanzo viene data una motivazione alla crudeltà e alla sete di sangue della contessa, il cui passato viene descritto come tragico e pieno di traumi e dolori, a causa di un marito violento e crudele e della perdita dei figli ai quali ella era molto legata. È dunque a causa di questo doloroso passato che la contessa decide di rinnegare Dio e imboccare le vie del male, rivelando una crudeltà, una megalomania (la vampira sogna infatti di conquistare il mondo e di trasformarlo in un regno delle tenebre) e una perversione tali da disgustare perfino lo stesso Dracula (colpevole peraltro di averla trasformata in una vampira) il quale si prefigge dunque il compito di eliminarla per porre fine alla sua follia omicida.
Inoltre a differenza della sua controparte storica la contessa non sembra essere dotata di grande vanità, caratteristica che ha da sempre contraddistinto la Erzèsebet Bàthory storica.

La contessa Elizabeth Bathory è anche l'antagonista della saga I diari della famiglia Dracula, della scrittrice californiana Jeanne Kalogridis.
Basata sull'omonimo e celebre personaggio storico, è una sanguinaria e crudele vampira dai grandi poteri e dall'ambizione smisurata. Nemica di Dracula e del dottor Van Helsing, nel corso della storia cerca di propiziarsi l'Oscuro Signore, divinità protettrice dei vampiri per ottenere un potere che la renda simile ad una dea. Viene descritta come una bellissima donna dalle curve voluttuose, lunghi ricci dorati e occhi azzurri. Compare in Il Signore dei vampiri, terzo ed ultimo capitolo della saga.
La Elizabeth Bathory di questa saga è stata creata prima della Elizabeth Bathory di Undead - Gli immortali. Tuttavia essendo Undead - Gli immortali il primo ed unico sequel ufficiale del romanzo di Bram Stoker, la contessa Bathory inventata da Jeanne Kalogridis si può considerare un personaggio non canonico, al pari di altri personaggi come Arkady e Zsuzsanna e quindi non appartenente alla saga ufficiale di Dracula.

La storia reale
(da Wikipedia.it)

*** a causa dei temi trattati, si sconsiglia la lettura ai pargoli ***
il testo a seguire è stato censurato in colore bianco: per essere comunque letto, è sufficiente evidenziarlo con il mouse


Erzsébet nacque nel 1560 a Nyírbátor, un villaggio nel nord-est dell'attuale Ungheria, ma venne allevata nella proprietà di famiglia di Ecsed in Transilvania (odierna Romania).
La sua famiglia, i Báthory-Ecsed, faceva parte delle casate protestanti ungheresi. L'albero genealogico dei Báthory comprendeva vari eroi di guerra, un cardinale e un re di Polonia. Nella sua famiglia, a causa della consanguineità (anche il padre aveva sposato una sua cugina), non mancavano malattie del sistema nervoso: molti suoi membri mostravano segni di epilessia, schizofrenia e altri disturbi mentali.
Fin da bambina, ella dava segni di squilibrio passando repentinamente dalla quiete alla collera. All'età di circa sei anni fu testimone di un fatto che lasciò su di lei una traccia indelebile: un gruppo di zingari venne invitato nella sua casa per intrattenere la corte; uno di essi venne però condannato a morte per aver venduto i figli ai Turchi. Le sue grida lamentose giunsero fino al castello, attirando l'attenzione di Erzsébet, la quale, all'alba, fuggì dal castello per vedere la condanna: dei soldati tagliarono il ventre di un cavallo legato a terra, il condannato venne preso e infilato nel ventre, rimase fuori solo la testa, poi un soldato ricucì il ventre del cavallo con il condannato al suo interno. Nel 1571, all'età di 11 anni, si fidanzò con Ferenc Nádasdy, di sette anni più grande di lei, e andò a vivere nel castello di Nádasdy di Sárvár nell'Ungheria centrale, presso il confine austriaco.
All'età di 13 anni, incontrò un suo cugino, il principe di Transilvania, il quale, sotto i suoi occhi, fece tagliare naso e orecchie a 54 persone sospettate di aver fomentato una ribellione dei contadini. L'8 maggio 1575 sposò, quindicenne, il promesso Ferenc Nádasdy a Vranov nad Topľou (Varanno), presso Prešov, nell'attuale Slovacchia nord-orientale. Al matrimonio fu invitato persino il sovrano del Sacro Romano Impero Massimiliano II, il quale, tuttavia, causa la lontananza, non poté partecipare, ma inviò una delegazione con un costoso regalo di nozze.

Il marito, persona crudele e spietata, aveva studiato a Vienna, dove si era dimostrato un buon atleta (ma non un bravo studente); inoltre faceva all'epoca parte di un gruppo di spadaccini noto come il "Terribile Quintetto". Amava torturare i servi, senza però ucciderli: una delle sue torture preferite consisteva nel cospargere di miele una ragazza nuda e lasciarla legata vicino alle arnie di sua proprietà. Essendo Nádasdy quasi sempre lontano da casa per combattere i Turchi, la responsabilità del castello di Sárvár era affidata ad Erzsébet.
Erzsébet amava vestirsi da maschio e verso i 18-19 anni ebbe una figlia illegittima che venne affidata ad un contadino. Nei primi dieci anni di matrimonio non ebbe figli, ma nei nove anni seguenti partorì tre figlie e un figlio. Fu una madre molto protettiva.

Per passare il tempo quando il marito era lontano da casa, Erzsébet cominciò a far visite alla contessa Karla, sua zia, ed a partecipare alle orge da lei organizzate. Conobbe nello stesso periodo Dorothea Szentes, un'esperta di magia nera che incoraggiò le sue tendenze sadiche. Dorothea e il suo servo Thorko insegnarono a Erzsébet la stregoneria.
Ecco cosa scrive in una lettera al marito: « Ho appreso da Thorko una nuova deliziosa tecnica: prendi una gallina nera e la percuoti a morte con la verga bianca; ne conservi il sangue e ne spalmi un poco sul tuo nemico. Se non hai la possibilità di cospargerlo sul suo corpo, fai in modo di procurarti uno dei suoi capi di vestiario e impregnalo con il sangue. »
Erzsébet riteneva un affronto intollerabile la fuga di una serva e la punizione era quasi sempre la morte.
Una sera, una ragazza di 12 anni, Pola, riuscì a fuggire dal castello con indosso solo una lunga camicia bianca. Venne presa poco dopo e condotta dalla contessa, la quale la costrinse ad entrare in una gabbia cilindrica troppo stretta per sedersi e troppo bassa per stare in piedi. La gabbia venne quindi sollevata da terra tramite delle carrucole e spinta contro dei paletti appuntiti. Il nano al servizio di Erzsébet, Fizcko, manovrò le corde in modo che la gabbia oscillasse: in questo modo, il corpo venne fatto a pezzi. In un'altra occasione, in pieno inverno, fece condurre nel cortile, sotto la sua finestra, delle ragazze denudate. Ordinò quindi di versare acqua su di loro. Le ragazze morirono per assideramento.
Suo marito non era da meno: una volta ai due sposi venne il sospetto che una serva si fosse finta malata, le fecero così infilare tra le dita dei pezzi di carta impregnati d'olio a cui fu poi dato fuoco; dopo questo fatto ben pochi osarono dichiararsi ammalati. I segni della sua pazzia si palesavano sulle sue serve, punite sempre più duramente per i loro errori.

Si dice che un giorno, dopo averne schiaffeggiata una, alcune gocce di sangue colarono dal naso di questa sulla mano della contessa. La Báthory notò, in seguito, che in quel punto specifico della mano la sua pelle era ringiovanita. Chiese agli alchimisti delucidazioni. Costoro, pur di compiacerla, si inventarono la storia che raccontava di una giovane vergine il cui sangue aveva avuto effetti analoghi sull'epidermide raggrinzita di un aristocratico. La Báthory, finì con il convincersi che fare abluzioni nel sangue di vergini giovani (in particolare della sua stessa classe sociale), o di berlo, quel sangue, quando queste fossero state particolarmente avvenenti, le avrebbe garantito la giovinezza eterna.
Si stima che abbia cominciato ad uccidere nel periodo tra il 1585 ed il 1610. Il marito ed i parenti sapevano delle sue inclinazioni sadiche, ma non intervennero. Cominciò a torturare e ad uccidere barbaramente giovani contadine, ed in seguito, anche le figlie della piccola nobiltà. Infatti, nel 1609 Erzsébet istituì, nel suo castello, un'accademia che aveva come fine (ma solo formale) l'educazione di ragazze provenienti da famiglie agiate. Le sue vittime, venivano spogliate, incatene a capo in giù, quindi, seviziate. Le loro gole venivano recise ed il sangue scorreva lungo i corpi, pronto per essere raccolto e usato da Erzsébet.

Quando le denunce per le sparizioni delle signorine aristocratiche, arrivarono alla Chiesa cattolica, l'imperatore Mattia II intervenne ordinando un'indagine sulla nobildonna. Gli inviati dell'imperatore colsero sul fatto la Báthory mentre torturava alcune ragazze; fu incriminata e murata viva nella sua stanza con un foro per ricevere il cibo. Morì suicida quattro anni più tardi. Altre quattro persone, tra cui la fedelissima Ilona e l'amante Laszlo, un esponente della piccola nobiltà locale, suoi complici furono condannati e giustiziati.
Non è mai stato chiarito il numero esatto delle sue vittime, ma dai suoi diari e i suoi appunti emergono 650 nomi accuratamente trascritti. Questo farebbe di lei la più efferata e prolifica serial killer della storia.


La storia secondo Dacre Stoker
(da Wikipedia.it)

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La tragica storia di Elizabeth Bathory iniziò quando, appena quindicenne, fu costretta a sposare il conte Ferenc Nádasdy, uomo grasso, rozzo, alcolizzato e violento, più anziano di lei di vent'anni, il quale abusò crudelmente di lei durante la loro prima notte di nozze.
La traumatica esperienza radicò nella testa della ragazzina, ancora vergine e completamente inesperta in materia sessuale, l'idea che l'amore romantico come lo aveva sempre immaginato non esistesse. Dopo la violenta consumazione dell'atto sessuale, la ragazza cercò di fuggire nel freddo mortale della notte, preferendo morire piuttosto che vivere accanto a quell'uomo ripugnante, ma purtroppo la sua fuga fu sventata dai servitori del marito, che la costrinsero a tornare da lui. Nei tre anni che seguirono, Elizabeth approfittando della scarsa intelligenza del marito, finse di apprezzare la sua lascivia e la sua dissolutezza, subendo ogni genere di violenza e abuso e cercando l'occasione giusta per metterlo nel sacco. Facendo appello alla vanità del marito, lo convinse ad assumere il comando delle truppe ungheresi nella guerra contro l'impero ottomano, sperando che morisse in battaglia, convincendolo che la vittoria avrebbe dato lustro alla sua famiglia e promettendogli, una volta vinto il conflitto che avrebbe cambiato il suo nome in contessa Nadasdy (ad Elizabeth infatti, dopo il matrimonio, fu permesso di mantenere il suo cognome di donna nubile, in quanto la sua famiglia era più potente di quella di Ferenc).
Durante l'assenza del marito, Elizabeth si cimentò in opere umanitarie aiutando uomini e donne bisognosi, pregando Dio che il marito morisse in combattimento e facendo credere alle guardie di Ferenc di aver ormai abbandonato l'idea di fuggire.

Fu in occasione di un'eclissi di luna che la ragazza riuscì a scappare dal castello del marito, per andare a rifugiarsi a casa di sua zia Karla, con la quale riuscì a vivere per un certo periodo un'esistenza tranquilla.
Le cose cambiarono quando scoprì che la zia, donna all'apparenza austera e timorata di Dio, nonché vedova di quattro mariti, aveva assassinato i suoi quattro consorti perché avevano scoperto il motivo per cui ella rifiutava di giacere con loro; Karla era difatti lesbica, e fu grazie a lei che Elizabeth, la quale prima di sposare Ferenc aveva mostrato particolari tendenze nei confronti delle serve, scoprì la sua vera natura e intrecciò una relazione amorosa con la zia. Di fronte alla bellezza di quel nuovo rapporto, infinitamente più piacevole e amoroso di qualunque rapporto avesse avuto con il marito, Elizabeth cominciò a ribellarsi a Dio. In seguito Elizabeth intrecciò una relazione con una giovane domestica della zia, la quale, gelosa della nipote, fece impiccare la serva.
I rapporti con Karla si interruppero bruscamente quando un manipolo di soldati inviati dalla famiglia irruppe a casa della zia per riportare Elizabeth dal marito.

Dopo il suo ritorno, Elizabeth ebbe due figli dal marito, Ursula e Andràshad, dimostrandosi nei loro confronti una madre amorevole. Purtroppo i due bambini morirono per una grave malattia ed Elizabeth, distrutta dal dolore e dopo aver subito l'ennesima violenza da parte di Ferenc, che le addossò la colpa della loro morte, rinnegò definitivamente Dio, giurandoGli vendetta per la morte dei suoi amati figli.
La prima vittima della furia di Elizabeth fu proprio suo marito. Decisa a liberarsi di lui una volta per tutte, Elizabeth colse l'occasione per toglierlo di mezzo quando Ferenc fu gravemente ferito da una prostituta che aveva rifiutato di pagare: mentre Ferenc dormiva, Elizabeth gli sporcò la ferita con del letame facendogliela infettare e portandolo ad una morte lenta e dolorosa.
Finalmente libera dalla tirannìa del marito e dai vincoli del matrimonio, e convinta di essere al di sopra delle leggi di Dio, Elizabeth poté dare finalmente libero sfogo alle sue tendenze intrecciando relazioni con varie donne locali, attirandosi la paura e la diffidenza degli abitanti del villaggio, che prima presero le distanze da lei, e poi si rivolsero alle autorità, chiedendo loro di farla destituire ed imprigionare per la sua condotta dissoluta. Le autorità locali si rivolsero dunque ai familiari di Elizebeth, i quali prima cercarono di farla redimere inviando dei sacerdoti al suo castello e in seguito la fecero imprigionare, temendo il disonore del loro nome.
In prigione Elizebeth ricevette periodicamente la visita di un uomo misterioso, che si rivelò in seguito essere Dracula, il quale la prese sotto la sua custodia e la morse, iniettando nel suo corpo il veleno che, alla sua morte, la avrebbe trasformata in una vampira.

Tre anni dopo, all'età di quarant'anni, Elizabeth tornò in Ungheria, nel suo castello, profondamente cambiata e pronta a dare il via al suo regno del terrore; vittime della sua follia e della sua depravazione furono alcuni membri della famiglia Bathory e della famiglia Nadasdy, nonché alcune ragazze contadine del villaggio, che scomparvero senza lasciare traccia. Elizabeth dimostrò di aver ormai completamente rinnegato Dio, e di aver dichiarato guerra ai cristiani cimentandosi in un numero impressionante di rituali e pratiche blasfeme, gettando il panico sulla popolazione, con un numero sempre crescente di assassinii. Alla fine le autorità la arrestarono dopo averla sorpresa nel bel mezzo di uno dei suoi osceni rituali, e portarono a galla l'orrenda verità, dopo aver rinvenuto nei sotterranei del suo castello numerosi strumenti di tortura di cui la contessa si serviva, nonché numerose ragazze del villaggio imprigionate dopo aver subito ogni sorta di violenza, e molte delle quali ormai senza vita.
Le domestiche di Elizabeth, complici delle sue atrocità, pagarono i loro crimini con la condanna al rogo, ed Elizabeth sembrava destinata a subire lo stesso destino, ma l'intervento della sua famiglia riuscì ad evitarle la condanna a morte, che venne commutata in carcere a vita. Elizabeth venne così murata viva nella sua camera da letto, con un'unica fessura attraverso la quale riceveva i pasti giornalieri. Fu attraverso quel pertugio che ricevette una lettera da un uomo misterioso, una lettera che le spiegava che il veleno che Dracula le aveva inoculato nel corpo tramite il morso, avrebbe fatto effetto quando il suo corpo avrebbe smesso di vivere, facendola rinascere tramutata in un essere immortale dai poteri sovrumani. Elizabeth così smise di mangiare e si lasciò morire di fame, per rinascere dopo la morte come vampira e continuare indisturbata a compiere spaventose atrocità, con un solo obbiettivo: conquistare il mondo e trasformarlo in un regno di terrore e di perversione.

Non si conosce la natura del legame che univa Elizabeth a Dracula, si può tuttavia dire con certezza che non si trattava di amore, pur essendo a suo modo un legame profondo, che si spezzò quando Dracula incontrò Mina Harker dopo essere giunto in Inghilterra nell'anno 1888.
Dracula, ormai conscio che la sua pupilla era divenuta ormai una creatura di male puro, si recò in Inghilterra per trovarla ed ucciderla; Elizabeth difatti, dopo essere divenuta una vampira aveva cominciato a viaggiare per il mondo compiendo sanguinosi omicidi per puro divertimento, e giunta in Inghilterra nel 1888 aveva ucciso barbaramente numerose ragazze, tra le quali alcune prostitute, dando così inizio alla leggenda del fantomatico e celebre serial killer Jack lo Squartatore. Al termine delle vicende che videro coinvolti Mina, il dottor Van Helsing e i loro amici nella caccia a Dracula (eventi raccontati nello storico romanzo di Bram Stoker) si scoprì che a dare il colpo di grazia a Dracula, (gravemente ferito dai colpi di Jonathan Harker e Quincey Morris), fu proprio Elizabeth; la contessa era infatti gelosa del rapporto di amore tra Mina Harker e il suo mentore, poiché sapeva che Dracula aveva progettato di fuggire con Mina.
Così, in risposta alle suppliche di Dracula di aiutarlo, Elizabeth lo pugnalò con il coltello kukri che Quincey Morris gli aveva conficcato nel cuore, apparentemente uccidendolo, dopodiché giurò vendetta a Van Helsing, Mina e gli altri componenti della compagnia degli eroi.

Venticinque anni dopo i fatti narrati nel romanzo di Bram Stoker, Elizabeth Bathory giunse a Parigi, per eliminare definitivamente Dracula il quale, sopravvissuto e sotto la falsa identità dell'attore teatrale Basarab, si trovava in città proprio per darle la caccia. Fu nella succitata città che l'anziano dottor Jack Seward (ossessionato dai ricordi del passato e ormai completamente dipendente dalla morfina) la vide torturare e uccidere barbaramente una giovane ragazza, con la complicità di due sue serve, vampire anche loro. In seguito Elizabeth e le sue serve irruppero nel Theatre de l'Odéon, per uccidere Dracula/Basarab, ma furono intercettate da Jack Seward, con il quale ingaggiarono un duro scontro ed un inseguimento al termine del quale Seward venne ucciso, travolto dalla carrozza di Elizabeth.
La seconda vittima della furia vendicatrice di Elizabeth Bathory (giunta nuovamente a Londra) fu Jonathan Harker; dopo una serata passata in un bar ad ubriacarsi, Harker si imbatté in una delle serve di Elizabeth che, spacciandosi per una prostituta, lo invitò a seguirlo; la vampira attaccò Harker, per poi venire uccisa da Dracula, che incitò Harker a fuggire. Tuttavia l'alcol non permise ad Harker di andare lontano, e l'uomo venne raggiunto ed impalato vivo da Elizabeth, morendo dopo una lunga agonia. In seguito, la contessa si recò a casa di Mina Harker, seducendola, bevendo il suo sangue durante un bacio saffico e lasciando che Mina bevesse il suo, trasmettendole quindi parte della sua forza e i suoi ricordi, dopodiché si recò al Lyceum Theatre, dove Dracula/Basarab stava provando per uno spettacolo, e lo sfidò in un duello nel quale Elizabeth ebbe la meglio provocando un incendio nel quale Dracula rimase coinvolto e, all'apparenza, ucciso. Decisa ad uccidere Mina, arrestata dall'ispettore Cotford con l'accusa di omicidio (la donna aveva infatti ucciso la seconda serva di Elizabeth), Elizabeth attaccò i poliziotti che l'avevano arrestata, assumendo le mostruose sembianze di un demone alato ed uccidendoli tutti, quindi inseguì Mina che (su esortazione dell'ispettore Cotford, che si sacrificò per darle il tempo di fuggire) fu costretta a rifugiarsi su un treno della metropolitana, dove fu raggiunta dalla diabolica vampira e diede inizio ad una lotta impari, al termine della quale Mina fu messa fuori combattimento e quasi uccisa.
A salvare Mina intervenne Dracula, sopravvissuto all'incendio del teatro, che ingaggiò con la contessa una lotta furibonda che inizialmente vide Elizabeth in vantaggio, ma che grazie all'intervento di Mina si concluse a favore del vampiro, mentre Elizabeth venne scaraventata fuori dal treno in corsa, rimanendo orribilmente sfigurata.

Ripresasi dallo scontro con Dracula, benché deturpata, Elizabeth raggiunse lui e Mina a Whitby, trovando un Dracula rinvigorito dopo aver bevuto il sangue di Mina. I due vampiri ripresero dunque a combattere, riportando entrambi gravi ferite, ma Dracula giocando d'astuzia riuscì a sconfiggere definitivamente la contessa, strappandole il cuore a mani nude.
In un ultimo sprazzo di orgoglio, non volendo morire ai piedi del suo nemico, Elizabeth si lasciò cadere giù dalla lunga scalinata sulla quale avevano combattuto, lasciando che la caduta finisse di sconquassare il suo corpo già straziato.


La storia di Elizabeth Bathory, secondo Stoker, presenta alcune incongruenze con quella della sua controparte storica.
Innanzitutto la vera contessa Bathory sembra che avesse sviluppato la sua indole sadica e violenta perché mentalmente disturbata e non in seguito a traumi e violenze ricevute durante gli anni dell'adolescenza.
Dal marito ebbe quattro figli, tre femmine e un maschio, mentre nel romanzo viene lasciato intendere che ne ha avuti solo due. Inoltre, all'età di 13-14 anni, ebbe anche una figlia illegittima, che venne data in affidamento ad un'altra famiglia, mentre nel romanzo, diversamente da quanto avvenne in realtà, la sua prima traumatica esperienza sessuale Elizabeth l'ebbe con suo marito.
Nel romanzo inoltre non vengono menzionati Dorothea e Thorko, i suoi servitori che la iniziarono alla magia nera, lasciando intendere che sia stato Dracula a iniziarla alle arti oscure.

La storia secondo Jeanne Kalogridis
(da Wikipedia.it)

La contessa Elizabeth Bathory, viene contattata da Dracula tramite una lettera, affinché lo raggiunga in Transilvania; Dracula ha difatti bisogno del suo aiuto per sconfiggere Abraham Van Helsing, che sta eliminando uno per uno tutti i suoi discepoli vampiri.
Giunta al cospetto di Dracula, Elizabeth fa la conoscenza di Zsuzsanna, la nipote di Dracula, (da lui trasformata in vampira nei capitoli precedenti della saga), ed intreccia da subito un rapporto di amicizia con lei e con la sua serva Dunya (anche lei vampira).
All'apparenza dolce ed affettuosa con Zsuzsanna, che si dichiarerà perdutamente innamorata di lei, Elizabeth non tarderà a rivelare le sue reali intenzioni, arrivando a sacrificare Dunya all'Oscuro Signore per resuscitare Arkady, il fratello di Zsuzsanna, del quale intende servirsi per recuperare un'antica pergamena contenente un codice il quale, una volta decifrato, potrebbe darle i poteri di una vera e propria divinità. Tale manoscritto è conteso anche da Dracula.
Tradita da Zsuzsanna, pentitasi di tutte le sue cattive azioni e schieratasi dalla parte di Van Helsing, Elizabeth pedina quest'ultimo e i suoi compagni nella loro caccia a Dracula, dopodiché, dopo la sconfitta e l'uccisione di Dracula, costringe con la forza Zsuzsanna a condurla nelle catacombe del suo castello, dove ritiene si trovi l'ultimo indizio necessario alla decifrazione del manoscritto. Fortunatamente per tutta l'umanità, la spietata contessa non riuscirà mai a realizzare i suoi sogni di onnipotenza: verrà difatti fermata da Van Helsing che, dopo aver venduto l'anima all'Oscuro Signore in cambio dei poteri per fermarla, la sigillerà per l'eternità nelle catacombe del castello di Dracula.

About Elizabeth
(da Wikipedia.it)

Come già detto, Elizabeth è protagonista di due romanzi:
  • Nel romanzo Undead - Gli immortali (sequel ufficiale del romanzo Dracula di Bram Stoker e scritto da Dacre Stoker e Ian Holt) Elizabeth Bathory è la principale antagonista e vuole vendicare la morte di Dracula, sconfitto anni prima da Van Helsing e dai suoi amici.
  • Elizabeth Bathory è la principale antagonista del libro Il signore dei vampiri, ultimo capitolo della trilogia I diari della famiglia Dracula della scrittrice americana Jeanne Kalogridis.

Inoltre, nel 1965, la poetessa argentina Alejandra Pizarnik pubblicò La contessa sanguinaria, un poema in prosa che descrive le atrocità compiute da Elizabeth Bathory.

Oltre ai libri
(da Wikipedia.it)

Nei fumetti:
  • La celebre mangaka giapponese Riyoko Ikeda si è ispirata a questo personaggio per un racconto breve in coda alla sua opera più celebre, Le Rose di Versailles ("Lady Oscar"). Si intitola La contessa dagli abiti neri, ed è la prima storia breve che si affianca alla serie regolare. Ambientata in un periodo non specificato, precedente alla Rivoluzione Francese, tratta di una nobile francese ossessionata dal mito dell'eterna giovinezza, la quale per rimanere giovane e bella necessita di giovani donne di particolare bellezza, cui toglie la vita per ottenerne il sangue. Le sue vicende si mescolano a quelle dei protagonisti originali. Al termine del racconto l'autrice cita la vicenda originaria di Erzsébet Bàthory, da cui ha preso spunto.
  • Il manga coreano Horror Collector di Lee So-Young è ispirato alla storia della contessa sanguinaria Elizabeth Báthory.
  • Nel fumetto Dampyr la contessa appare in un albo speciale intitolato "Dracula Park", dove la si vede svolgere una delle sue azioni abituali preferite: fare il bagno in una vasca colma di sangue.

Al cinema:
  • Nel 1971 uscì un film belga in cui una coppia di sposi moderni conosce la contessa Elizabeth Báthory e l'amante-segretaria Ilona intitolato La vestale di Satana.
  • Nel 1973 uscì una produzione spagnola-italiana ispirata alla leggenda della contessa dal titolo: Le vergini cavalcano la morte.
  • Dalla storia è stato tratto il film La morte va a braccetto con le vergini del 1974 del regista anglo-ungherese Peter Sasdy, con Ingrid Pitt nel ruolo della contessa.
  • Sempre nel 1974 esce I racconti immorali di Borowczyk del regista Walerian Borowczyk che contiene un episodio intitolato Erzsébet Báthory e dedicato ad una breve biografia della contessa. In questo film il personaggio è interpretato da Paloma Picasso.
  • Nel 2005 William Brent Bell ha girato un teen-horror vagamente ispirato al personaggio della contessa, Stay Alive, con Maria Kalinina nel ruolo della sanguinaria nobildonna che uccide uno ad uno i giocatori di un immaginario videogioco online di cui è la feroce antagonista.
  • Nel 2007 è uscito Hostel: Part II dove una certa "Sig.ra Bathory" tortura una ragazza tagliandole la schiena, la gola e facendosi bagnare dal suo sangue colante.
  • Nel 2008 è stata programmata l'uscita di ben 2 pellicole horror ispirate all'immagine della contessa: Báthory diretto da Juraj Jakubisko, nel quale è impersonata da Anna Friel, e The Countess, diretto e intepretato da Julie Delpy.

Nella musica:
  • Il gruppo heavy metal Venom compose nell'album Black Metal la canzone Countess Bathory, dedicata alla contessa. Vari gruppi ne hanno in seguito pubblicato una cover (tra cui Candlemass e Necrodeath nell'album Draculea).
  • Dalla contessa Bathory ha preso nome l'omonimo gruppo black metal/viking metal Bathory, forse dalla canzone dei Venom. Sempre i Bathory inserirono nell'album Under the Sign of the Black Mark la canzone Woman of Dark Desires, dedicata alla contessa.
  • Il gruppo black metal olandese Countess compose per l'album Ad Maiorem Sathanae Gloriam la canzone The Wrath Of Satan's Whore, dedicata alla contessa.
  • Il gruppo symphonic black metal Cradle Of Filth s'ispirò a questo personaggio nell'album Cruelty and the Beast, in modo specifico nel brano Bathory Aria.
  • Il gruppo black metal ungherese Tormentor compose la canzone Elizabeth Bathory (il gruppo black metal svedese Dissection ne fece una cover).
  • I Kamelot composero una trilogia di canzoni dal nome Elizabeth (Part I - Mirror Mirror, Part II - Requiem For The Innocent, Part III - Fall From Grace) inserita nell'album Karma, e nella versione live nell'album One Cold Winter's Night.
  • Il gruppo gothic metal Forever Slave realizzò un CD dedicato ad Elisabeth Bathory, Resurrection.
  • Il gruppo gothic metal Darkwell scrisse una canzone intitolata Elisabetha, inserita nell'album Conflict of Interest.

Nei giochi:
  • Il videogioco per PC Diablo II fa riferimento a questo personaggio in una sua quest. Durante il gioco, infatti, si deve sconfiggere una malvagia Contessa che è stata murata viva dopo essersi fatta il bagno nel sangue di cento vergini allo scopo di rimanere giovane.
  • Nel gioco MMORPG Ragnarok Online c'è una strega, a cavallo di una scopa, di nome Bathory.
  • Nel gioco da tavolo Atmosfear una delle pedine utilizzate per giocare porta il nome "Elizabeth Bathory, la Vampiressa" chiaramente ispirato a Erzsébet Bàthory e alle sue manie sanguinarie.
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Re: [Fanta-Wiki] Elizabeth Bàthory

Messaggiodi demon black » 04/05/2010, 22:24

Ahhhhh!!!!!!!!!!! *sospiro affascinato*!!!!!!

Poppea si faceva il bagno di latte di asina e lei se lo faceva con il sangue di giovane vergini....ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!! :-P :-P :-P

...un altro personaggio che ho sempre adorato nel panorama vampyre...altre i sbrilluccicosi!!!!
Lei si che è mitica...lei e Dracula :ugeek:

...due romantici incompresi!!! :ugeek:
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Re: [Fanta-Wiki] Elizabeth Bàthory

Messaggiodi SeanMacMalcom » 04/05/2010, 23:17

demon black ha scritto:Poppea si faceva il bagno di latte di asina e lei se lo faceva con il sangue di giovane vergini....ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!! :-P :-P :-P


Non è proprio la stessa cosa, diciamo... :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll:
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Re: [Fanta-Wiki] Elizabeth Bàthory

Messaggiodi demon black » 04/05/2010, 23:36

SeanMacMalcom ha scritto:
demon black ha scritto:Poppea si faceva il bagno di latte di asina e lei se lo faceva con il sangue di giovane vergini....ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!! :-P :-P :-P


Non è proprio la stessa cosa, diciamo... :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll:


Punti di vista, maestro, punti di vista :ugeek:
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Località: Castelli Romani


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