1 Chariza di F. Angelinelli (Settembre 09)

[gio]

Mese di settembre: prima lettura comunitaria nella Terra di Altrove.
Chariza Il soffio del vento e Chariza il Drago Bianco di Francesca Angelinelli, presentati in Locanda qui
viewtopic.php?f=59&t=308

[FraAngel82]

ciao a tutti! eccomi qui! per prima cosa GRAZIE per questa lettura collettiva e per la discussione sui miei libri. Spero che possano piacervi!

[gio]

Domanda per Francesca: una scelta che mi ha lasciato un po' perplessa e di cui vorrei chiederti la motivazione.

Il corsivo. Il corsivo nei virgolettati è una scelta tua o della casa editrice? e in ogni caso, come mai?

In tutta sincerità, sai che l'ho trovata un po' faticosa per la vista? (sì, lo so, alla mia età è già buono che ci vedo ancora, ma... )

[demon black]

Francamente io non ci ho trovato nulla di particolare nel modo in cui sono stati scritti i discorsi tra i vari personaggi, forse perchè mi sono data una spiegazione tutta mia che è totalmente campata per l'aria

Quello che invece a me è saltato subito all'occhio è stato il cambiamento dei "sottotitoli ai vari capitoli", mi spiego meglio... nel primo libro i capitoli erano scanditi in giorni, mesi e anni, invece nel secondo il libro sono scanditi in luoghi.
Dipende forse perchè la prima narrativa era svolta in arco temporale (cioè siamo iniziati in un periodo e abbiamo finito 6 anni dopo il primo capitolo) mentre nel secondo non c'è stato più bisogno perchè il tutto era svolto nello stesso tempo...o perchè ti piaceva così ?

[gio]

Francamente io non ci ho trovato nulla di particolare nel modo in cui sono stati scritti i discorsi tra i vari personaggi, forse perchè mi sono data una spiegazione tutta mia che è totalmente campata per l'aria ?

ovvero? qual è la spiegazione?
perchè la scelta del corsivo per i discorsi diretti, particolare lo è eccome.

[gio]

riporto qui la spiegazione di francesca sul corsivo:

Il corsivo nei dialoghi non è colpa mia. Era una scelta dell'editore che riguardava tutti i suoi testi, che poi è stata anche abbandonata. Ad ogni modo a me non piaceva, però la linea editoriale era quella.

[FraAngel82]

Eccola!
Dunque, sul corsivo è già stato tutto riportato.
Sul fatto che nel primo volume il tempo sia scandito in giorni e nel secondo in luoghi... sì, in effetti è come dice Blacky. Nel prima la vicenda copre un arco di tempo più ampio per cui era importante non solo far capire dove si era, ma anche quando. Nel secondo il tempo è più compresso, ma i luoghi sono importanti, si frequentano sedi di potere e i personaggi sono anche dispersi su uno spazio più ampio

[Il Prenna]

Normalmente quando leggi un libro non pensi di riuscire a fare quattro chiacchiere con l'autore e ringrazio Fra di questa opportunità.

Diciamo che mentre raccolgo le varie idee e aspetto anche gli altri inizio a dire una mia impressione generale dell'opera.
Il contesto mi ha colpito molto, era molto curato e si vede che è stato frutto di una ricerca accurata. La storia si sviluppa bene e, specie a partire dal secondo libro, ti tiene incollato alle pagine (o almeno io non riuscivo a staccarmi).
Una cosa che mi ha molto colpito e disorientato è stata la scelta di dare le informazioni riguardo allo Si-hai-pai, ai draghi e ai loro poteri, alla storia passata di Chariza e di tutti i personaggi con il contagocce.
Ho riletto penso tre o quattro volte le prime 100 pagine del primo libro perché avevo come la sensazione che mi ero dimenticato qualche parte o che avessi saltato un capitolo o due.
Però devo dire che andando avanti con la lettura questa scelta paga e parecchio. Infatti mi ha catturato il fatto di scoprire pian piano le regole che muovono lo Si-hai-pai e i fili che tengono insieme i personaggi. Ogni piccola scoperta gettava una luce nuova su tutto quello che sapevo, facendomi capire molto di più quello che fin a quel momento avevo archiviato come piovuto dal cielo... non so se riesco a spiegarmi con le parole per cui passo a un esempio cinematografico: l'effetto, anche se un filo più piccolo, è lo stesso che si ha guardando i soliti sospetti o cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti. La storia sembra una, in realtà si scopre che un filo differente, o meglio i fatti sono sempre quelli, ma la luce da cui si guardano è diversa.
Per un commento generale direi che secondo me basta così... adesso lascio la parola agli altri (specie a blackie che avrà di sicuro tante cose da dire) e penso con calma a qualche osservazione più mirata.
Concludo facendoti i complimenti!!
Ps mi sono ritrovato per le mani la copia che hai autografato alla biblioteca di Samarate! Davvero carina come dedica!!

[FraAngel82]

Per prima cosa Grazie! Perchè è molto bello quello che scrivi.
In effetti i due Chariza fanno aparte a loro volta di un progetto molto più ampio che è partito dalla costruzione di un mondo il più possibile realistico o verosimile nel quale ambientare tante storie e fare vivere tanti personaggi diversi. Ovviamente il tutto sostenuto dalla mia passione per l'oriente, i film wuxia e i manga e anime giapponesi.
La storia stessa di Chariza è molto più ampia e ricca e questo romanzo ne racconta una parte. Ho cercato perciò di fare in modo che fosse comprensibile anche in modo indipendente, da una parte cercando di non imboccare il lettore con infinite spiegazioni culturali e ambientali, dall'altra cercando di non mettere dei limiti alla possibilità di tornare a narrare di questo personaggi. La storia inizia, ma i personaggi hanno già un passato e quello che serve sapere ho cercato di farlo emergere piano piano dalle vicende che i personaggi stessi vivevano.
Nel primo volume, in particolare, ho sfruttato il viaggio di Chariza, Yukai e Suzume per far conoscere al lettore il mondo in cui i personaggi e la storia si muovevano. Poi piano piano ho cambiato il tiro, una volta che ci siamo tutti ambientati.
Ah... la Biblioteca di Samarate ha le sue "colpe" riguardo le mie produzioni letterarie. Se non fosse per loro tantissimi libri non li avrei letti. Speriamo di riuscire a organizare presto qualcosa nella nuova sede

[gio]

allora... come ho accennato al tavolo degli esordienti, sono contenta di non aver espresso alcun parere dopo la lettura del primo volume. Dico subito la verità, il primo libro - da solo - mi avrebbe lasciato un po' così, poco entusiasta. Ho trovato l'inizio (diciamo fino all'incendio) un po' lento e quindi per me non è scattata subito la lettura alla demon.
Il personaggio di Yukai mi era piaciuto, da subito, e così alla fine del primo volume mi è rimasta forte la curiosità di sapere come sarebbe andata tra lui e Chariza. Ma devo dire che a spingermi verso il seguito è stato più questo che non la vicenda di Suzume.

E sempre a questa vicenda è dovuta la lettura alla demon che è scattata nel secondo volume. In pratica volevo sapere di chi si sarebbe innamorata Chariza.
Ah, nel corso del secondo, ecco che mi sono affezionata anche alla protagonista.
Il finale mi è piaciuto. Sì, il fatto che Chariza diventa il drago bianco, mi è piaciuto molto.

Mi riallaccio al discorso di Prens per dire che io gli indizi e le spiegazioni sui Draghi le avrei preferite un po' più diluite nel corso dei due libri, avrebbero reso - per ME - più interessante la lettura del primo libro e non avrebbero rischiato di rallentare la lettura del secondo. Ora non ho il libro sotto mano, perchè l'ho prestato a ziadada, ma c'è stato un punto nel secondo libro in cui avevo voglia di sapere come sarebbe andata l'azione e invece c'era un passo di storia-spiegazione che avrei voluto più rapido.

Ecco, ho fatto proprio le pulci eh?

[FraAngel82]

Quello che dici è giusto. La storia dopo tutto parla di Chariza, non di Suzume, quindi è normale che sia la sua vicenda, ovviamente legata al suo rapporto con Yukai e Yoshio, a far andare avanti un pò tutto. Nel senso, quando io parlo di Chariza non dico "è la storia di una donna che deve salvare un bambino", dico che è "la storia di una donna che cerca se stessa e il suo posto nel mondo" e questo lo fa, tra le altre cose, venendo a patti con se stessa, con la maledizione, con i suoi sentimenti, anche verso Suzume. Insomma, la parte che per me è importante in Chariza è il suo sviluppo psicologico, tutto il resto è un "modo" per indagare la sviluppo dell'animo di questa donna.
Per il resto, come sempre dipende... le "spiegazioni" sono sempre un problema per noi autori. Si cerca di fare quel che si può, sperando di fare il meglio possibile. Ci sono delle cose che però non si possono dire che arrivati a un certo punto della storia.

[gio]

Fra, ma tu l'avevi pensato come un libro unico o sin dall'inizio avevi in progetto due volumi distinti?

[FraAngel82]

Dunque, il libro era unico, però è vero che era diviso in due parti, perchè comunque la prima e la seconda parte sono abbastanza differenti tra loro. Però, no, era un libro unico