2 In Viaggio verso est

[Ayram]

Con la schiena appoggiata ad una delle pareti e le braccia incrociate osservo attentamente Dageron. Sembra perfettamente in grado di svolgere quanto deve. Io intanto non riesco a scrollarmi di dosso il fastidio di essere impotente, schermi protettivi a parte. Non posso fare assolutamente nulla per migliorare la situazione di Adaidy. <Ehi Dageron...> mi rivolgo a lui a bassa voce, per non turbar Adaidy <posso aiutarti in qualche modo? Conosco un incantesimo che può sbriciolare la pietra in un batter d'occhio> sfrego le mani tra di loro, impaziente di contribuire. Non sopporto più di vedere la vita di Adaidy appesa ad un fragile filo. Mephion, il mio lupo, è disteso in un angolo vicino al fuoco.tenendo gli occhi serrati ha fuso la sua mente con la mia, per permettermi di mantenere alti gli schermi protettivi con minore sforzo.

[B. Franck]

<No grazie; ma sfortunatamente il processo non deve essere influenzato dalla magia o rovinerà l'impasto, ma grazie comunque> dico mentre continuo con il mio lavoro

[Ayram]

<Immaginavo...> rispondo accennando un mezzo sorriso e voltandomi a fissare il volto di Gec. Mi sento ribollire, non sono mai stata un'elfa molto paziente. Mephion socchiude l'occhio destro e mi osserva sospettoso. Non dico nulla e mi metto a sedere di fianco alle donne, incrociando le braccia e serrando gli occhi. Invio un'ondata d'energia agli incanti protettivi, tanto forte da far scostare la mente del mio Lupo dalla mia. Dal canto suo, Mephion stiracchiandosi si rimette in piedi e prende a scrutare interessato Dageron. Ha sempre solo sentito voci sulla Morte Fredda e ora cerca di assimilare quanti più dettagli può su questo inconsueto procedimento.

[B. Franck]

[Dageron]
Finisco di polverizzare il preparato, e quando il miscugio è omogeneo, lo metto in un piccolo recipiente, pronto per essere sparso sulla persona da addormentare; poco prima dico una cosa al volo <Se sapete qualche buona preghiera questo è il momento di dirla> e spargo la polvere sul corpo di Adaydi

[Ayram]

Al vociare di Dageron spalanco di nuovo le palpebre e porto tutta la mia concentrazione sulla situazione, lasciando la protezione del luogo a Mephion. Vado ad inginocchiarmi accanto al nano e all'elfa incosciente, fissandola intensamente. In lei rivedo il pallore mortale dei miei genitori. Ma Adaidy non farà la loro stessa triste fine! Invoco mentalmente tutti gli dei che conosco, stringendo i pugni e indirizzando tutta la mia energia mentale nella preghiera. Mephion inizia ad ululare sommessamente un'antica melodia, utilizzata nei riti druidici dei Grandi Saggi, per dare sostegno allo spirito d'una persona in pericolo di vita. Dageron, ora è tutto nelle tue mani!

[gio]

(da GEC)

Il cuore stretto in una morsa osservo il volto pallido e grazioso di Adaidy. Per un attimo mi chiedo se non sia tutta una follia... in fondo non conosco bene questo nano. Ma poi so che non c'è scelta. Non c'è...

[B. Franck]

[Dageron]
Spargo la polvere sul corpo lentamente, dopodiche lascio il corpo di Adaydi, senza toccarlo per qualche secondo mentre guardo la reazione del corpo; diventa pallida e dopo un pò gli occhi si chiudono. Mi avvicino di nuovo e controllo il battito del cuore e poi guardo verso Gec annuendo <Ora dobbiamo portarla dove c'è la cura presto>

[gio]

(da NEDVED)

"Ei Dageron... ma...ma..." mi avvicino all'elfo, spaventato e confuso. "Non ci dici nulla? Cioè come è andata? è andata bene?"

[B. Franck]

[Dageron]
Mi giro verso Nedved <Ora dorme, in stato incosciente, l'idea ha funzionato, ma prima la portamo dove c'è la cura e prima starà meglio> gli dico mentre rimetto a posto le mie cose

[gio]

(da GEC)

"Va bene ragazzi" dico alzandomi faticosamente. "Si va".