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Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 20/01/2010, 20:37
di Il Prenna
I romanzi sono collocati temporalmente circa 2000 anni nel futuro, quando gli emigrati dalla Terra avranno fondato le prospere Colonie Spaziali, e narrano dei rapporti fra gli Spaziali ed i Terrestri, e del ruolo che i robot rivestiranno nell'evoluzione dell'umanità.
L'intera saga è composta da 4 romanzi, tutti autoconclusivi e con il filo conduttore del problema dell'umanità tra i terresti e gli spaziali.
Abissi d'acciaio (The Caves of Steel - 1954)
Il sole nudo (The Naked Sun - 1957)
I robot dell'alba (The Robots of Dawn - 1983)
I robot e l'Impero (Robots and Empire - 1985)
e dal racconto Immagine speculare (Mirror Image - 1972), in Italia pubblicato ne Il meglio di Asimov che si colloca fra il 2° e il 3° romanzo.
Sia i romanzi che il racconto sono polizieschi a sfondo fantascientifico. Nei primi 3 romanzi e nel racconto il protagonista è Elijah Baley, un investigatore terrestre che si trova a dover indagare su omicidi che hanno in qualche modo riguardano i già delicati rapporti tra la Terra e i "Mondi spaziali". Lo aiuta in queste investigazioni un suo collega spaziale R. Daneel Olivaw, dove la R sta a significare robot, che prenderà il posto di Elijah come protagonista dell'ultimo libro del ciclo, la cui azione è ambientata a 200 anni nel futuro rispetto ai primi 3 libri.
Infine, si noti come le ultime parole dei 4 romanzi che compongono il Ciclo dei robot, siano i titoli dei rispettivi romanzi.

Abissi di Acciaio

MessaggioInviato: 20/01/2010, 20:40
di Il Prenna
Ecco il primo capitolo di questa saga.
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Un giallo fantascientifico, e una visione sul futuro dell'umanità
Mi sono in pratica perso dietro questo libro... Asimov unisce due generi che mi prendono parecchio, ossia la fantascienza e il giallo e lo fa secondo il mio umile parere (del tutto contestabile) in maniera eccellente.
Rispetta le regole del giallo, e crea un contesto fantascientifico niente male. Ambientato in un futuro lontano, dove la sovrappopolazione del pianeta ha portato l'umanità a vivere dentro immense città di acciaio, senza mai uscire all'aria aperta (da cui il titolo cave of steel) in contrappeso a questo ci sono gli spaziali, che invece hanno spazio da vendere, vite lunghe e prive di malattie, ma hanno anche loro i loro problemi.
In questo contesto viene ucciso un dottore degli spaziali sulla terra e si fanno le indagini congiunte tra terresti e spaziali.
Stupendo il rapporto che si è creato tra il detective umano Elijah Baley e il robot R. Daneel Olivaw, che cresce pian piano in tutto il libro, stupenda la visione del futuro e dei contro dei due stili di vita, che fa davvero riflettere...
Insomma un giallo stupendo, un libro di fantascienza che merita e che ci da un po' di cose su cui riflettere!

Il sole nudo

MessaggioInviato: 20/01/2010, 21:09
di Il Prenna
Ecco un'altro caso per l'insolita coppia di ispettori umano\robotica Baley R.Daneel.
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Stavolta il teatro è uno dei mondi degli Spaziali, il pianeta Solaria, politicamente nemico della Terra e in cui la popolazione vive in maniera molto strana anche per gli spaziali di prima generazione, come quelli del pianeta Aurora. Infatti il numero di abitanti è rigidamente controllato e i robot superano gli umani con un rapporto di diecimila a uno. I solariani sono educati dalla nascita a evitare il contatto umano, e vivono in immense proprietà da soli o al massimo con il coniuge, che comunque vedono durante la giornata solo per alcuni minuti, dove il rapporto è limitato a brevi conversazioni. Qualsiasi rapporto fisico è considerato non solo sgradevole dai solariani, ma persino ripugnante. La comunicazione viene effettuata soltanto attraverso trasmissioni olografiche.
In questo "paradiso" viene commesso un omicidio. Il crimine è talmente insolito per quella società che viene richiesto l'aiuto di uno specialista, ossia Baley, per la sua fama dato il caso di Abissi di Acciaio.
I terresti accettano volentieri, anche perché è un'occasione unica per vedere da vicino le debolezze degli spaziali, ma il povero detective, anche se aiutato dal suo amico R. Daneel, ha un problema molto personale. Infatti come tutti i cittadini terrestri soffre di una grave forma di agorafobia.
Il giallo stavolta gioco molto sulle tre leggi della robotica e sul fatto se sono davvero il famoso circolo di protezione perfetto (stavolta rubo la battuta a Spooner del film Io, Robot), ma risulta molto meno spontaneo del primo (almeno per me) e si perde via molto sulle questioni più politico-filosofiche.
Insomma è un capolavoro, ma per gustarlo a pieno si deve per forza amare anche il mondo dei robot di Asimov, cosa non necessaria per Abissi di Acciaio!!

I Robot dell'Alba

MessaggioInviato: 21/01/2010, 12:03
di Il Prenna
La terza indagine della coppia di detective più in voga di tutti mondi spaziali.
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Stavolta il caso porta il nostro terrestre su Aurora, il primo pianeta colonizzato dall'uomo e quello che tiene in un certo modo il potere su tutti gli altri, anche se, come già visto in "Sole Nudo" ogni pianeta sviluppa le sue idee e i suoi stili di vita.
Ritroviamo qua un'altra vecchia conoscenza, ossia Lady Gladia, la donna che Baley già aveva salvato su Solaria.
Il giallo stavolta è un omicidio particolare, o meglio è stato "ucciso" un robot molto particolare, uno robot come R. Daneel e non si capisce come ciò sia stato possibile. Il suo sofisticato cervello positronico ha cessato di funzionare e questo ha lasciato nel dubbio molti.
Le indagini si sviluppano in un clima teso di confronto politico che deciderà le sorti dell'intera umanità, fino all'ultimo, geniale e inatteso rimescolamento delle carte.
Con questa opera Asimov inizia a collegare il ciclo dei robot a quello dell'Impero e delle Fondazioni e lo fa come al solito alla sua maniera, geniale e originale. Infatti non solo qui si gettano le basi per il futuro, ma anche nel futuro si torna a visitare queste realtà (cfr. Fondazione e Terra)

I Robot e l'impero

MessaggioInviato: 21/01/2010, 12:12
di Il Prenna
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Asimov chiude con questo piccolo capolavoro il ciclo dei Robot... Come giallo è il peggiore dei quattro, ma qua si vede l'abile mano del narratore di storie che lega universi tra loro molto ma molto lontani. È il ponte che legherà tutte le sue opere, dai primi racconti sui robot e su Susan Calvin, già citata nei "Robot dell'Alba" come leggenda, alla stupenda saga della fondazione e delle psicostoria di Harj Seldon.
Tutto il libro è uno spettacolo, un'apoteosi di bravura letteraria che ti porta per mano nell'universo fantastico del grande Isaac.
Non nego che il finale è uno dei pezzi più toccanti e splendidi che io mai letto!! Uno sguardo sul cielo stellato e una promessa verso l'umanità... non sarai mai sola, io (R. Daneel) sarò con te!

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 22/01/2010, 11:35
di lord jack
molto interessanti, sicuramente la mia prossima lettura.

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 22/01/2010, 12:19
di Il Prenna
Che ridere ci siamo incrociati... beh buona lettura!!

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 25/03/2010, 18:30
di nihal87
domanda.. sono belli? se non sbaglio di grosso il film con Willy è tratto da questi romanzi vero? Io sono sempre stata indecisa... è una lettura difficile o scorrevole? cioè ci sono dentro elucubrazioni scientifiche incomprensibili oppure spiega tutto con facilità?

grazie a voi ho appena acquistato Bartimeus, in ogni dove ne sento parlare e anche quiii quindi non potevo perderlo, magari inizierò anche con asimov!!! :-P

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 25/03/2010, 22:23
di Tremalnaik
Li ho letti molto tempo fa, tranne "Io Robot" da cui dicono sia tratto il film, sottolineo dicono perchè io non ho trovato niente del film nel libro, che se non sbaglio è una raccolta di racconti.
Sono scorrevoli, come tutti i libri di Asimov che era sì un grande scienziato, ma non ha mai mischiato le sue conoscienze scientifiche con i suoi romanzi/racconti. Tra l'altro era il primo a sostenere l'impossibilità di viaggiare a velocità superiori alla luce, da scienziato, quando tutto il ciclo della Fondazione si basa proprio sulla possibilità di farlo.
M essaggio ultimo:LEGGI ASIMOV, ERA UN GRANDISSIMO SCRITTORE :!:

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 25/03/2010, 22:37
di nihal87
:roll: ora uccidimi per la mia ignoranza... non sapevo fosse morto e controllando vedo che è morto nel 1992!!!! comunque prenderò sicuramente il primo della saga dei robot!! thank you :-P

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 25/03/2010, 23:25
di Il Prenna
In effetti il film da Asimov ha preso solo il nome e qualche ambientazione (us robotics, le tre leggi, la calvin (anche se però vedere la Calvin che prova emozioni... una volta sola lo ha fatto e come risultato a fritto un robot...)) e qualche scena qua e là, stile il robot scomparso, sogni di robot e via dicendo...
Asimov però è completamente un'altra cosa...
Come dicevo sopra Abissi di Acciaio è un giallo a tutti gli effetti, anche se giocato con le regole di Asimov, ma secondo me Isaac da il meglio di se nei racconti... ce ne sono alcuni anche di poche pagine che ti lasciano li alla fine per la loro geniale semplicità (ad esempio Certezza di Esperto)...

In ogni caso buona lettura!!

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 02/05/2010, 21:11
di chimaira
Bello questo ciclo! :)

PS:Ma, quello della fondazione, dove lo metti? (soprattutto l'ultimo(credo), Fondazione e Terra, dove
SPOILER

c'è quel ragazzino/a solariano inquietante che viene affidato a R. Daneel? Ogni volta che leggo mi viene un attacco apoplettico: perchè Asimov è andato a morire prima di spiegare in un altro libro se il/la solariano/a diventa o no il nuovo pericolo galattico????????? :evil: Perchèèèèèèè????)

Re: Il ciclo dei Robot di Asimov

MessaggioInviato: 01/08/2010, 9:23
di Il Prenna
Alla fine asimov ha unito tutti e tre i cicli con gli ultimi libri della fondazione, dando a R. Daniel il compito di guardiano dell'umanità... quanto al fatto che sia morto troppo presto è vero!!

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