Nella saga di Iskìda l'impianto che ho creato è più o meno quello che ho descritto: "l'apocalisse" è su due piani distinti ma paralleli: il primo è l'incrinarsi dell'equilibrio del mondo (come bene argomentava Daisy) nella sua complessità diciamo "politica" (nel senso accademico del termine). Il secondo è quello emotivo dei personaggi, di Iskìda e Karel, che si trovano a dover diventare adulti tutto d'un tratto perché alle prese con situazioni di pericolo per la loro vita, ma ancor di più, per la loro anima.
Anyway, mi fa piacere che ci si sia trovati subito sul rapporto storie/apocalissi.
Per me purtroppo si fa già tardi (domani devo lavorare ). Vi volevo proporre una cosa, così, giusto per salutarvi a tema. Se vi va, posterei un vecchio inedito "apocalittico" di due paginette, in occasione della serata
Vi do qualche minuto per leggerlo e poi lo cancello (non che non mi fidi di voi, semmai dei troll invisibili, non si sa mai). Che dite? Poi magari i miei colleghi Daisy, Lord e And possono fare lo stesso