La valle dei dimenticati di Roberto Re

Dal fantasy classico ai vampiri futuristi

La valle dei dimenticati di Roberto Re

Messaggiodi demon black » 09/02/2012, 14:40

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“Ti è mai capitato di… vedere delle immagini… mentre dormi?” Dallo sguardo di Klara non trapelò nulla. “Cosa intendi per… vedere delle immagini?” “Non so…” Aloys non sapeva come spiegarlo, faceva fatica lei stessa a crederci. “Mi capita che a volte, mentre dormo, vedo delle immagini. Non sono mai chiare e nitide, e non capisco cosa rappresentino. Ma quando mi sveglio ho l’impressione che sia davvero successo qualcosa. È una sensazione strana, Klara, come se qualcuno nel sonno mi parlasse. Ma non so chi sia e non capisco cosa voglia.”
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Re: La valle dei dimenticati di Roberto Re

Messaggiodi Il Prenna » 08/02/2014, 13:38

Ricopio prima la recensione pubblica di anobii, poi quella più articolata che ho mandato anche all'autore, che contiene tanti spoiler, per cui evitate di leggere se non avete letto il libro

Eccomi qua a recensire questo libro letto grazie alla generosità dell'autore.

La storia è bella, ben congegnata, e tutta la storia dei sogni come fonte di potere è davvero carina.

È stato bello seguire le vicende di Charynn mentre cerca di trovare e di portare al sicuro i quattro sognatori, è stato bello vagare per il mondo con loro e vedere come può cambiare la loro vita, è stato bello ritrovare i draghi :), ma secondo me la storia nel finale si perde un po' via, sia nella trama, nonostante qualche colpo di scena davvero niente male, sia nell'esposizione, forse fatta un po' troppo di fretta, ma che si riprende con un ultimo tocco da maestro.

Nel complesso è un libro che si legge bene e che regala qualche ora di svago.

Seeya


Di sotto quella più completa che ho mandato all'autore Attenzione contiene

SPOILER SPOILER

:
Spoiler:
Ciao Roberto,

grazie per avermi fatto leggere il tuo libro è da un po' che ti puntavo, ma non avevo mai trovato l'occasione.

In generale il libro mi è piaciuto, si è lasciato leggere bene e non ha mai avuto momenti di stanca (tieni conto che l'ho letto in tre giorni) ma ci sono state delle cose che non mi hanno lasciato un po' li. Su anobii sono stato volutamente vago perché non volevo creare pregiudizi in chi deve ancora leggerlo e secondo me questo è un libro che merita un po' di buona pubblicità, ma mi pareva giusto darti un feed back più completo e sincero.

Partiamo dal principio: l'idea di base, di un mondo dove la gente non si ricorda più di sognare e dove un popolo ha avuto la conoscenza e la volontà per imbrigliare i sogni dell'umanità e usarli come fonte di potere mi è piaciuta molto.

Tutta la struttura legata a questo fatto, le due valli segrete, i Dragonieri e i saggi dei sogni, la sala degli specchi mi ha attirato come una luce attrae una falena. Anche i draghi sono stati una gradita "sorpresa" anche se a dire il vero si poteva intuire qualcosa dalla copertina.

Passando alla storia, il viaggio di Charynn per recuperare, proteggere e istruire i sognatori come mezzo per liberare il mondo e il suo popolo dalla pazzia e dalla maledizione di suo marito, che ha reso sterili le donne del suo popolo e intralciato i piani del suo popolo mi è piaciuto molto. Stupendi gli scambi di battute tra lei e il primo ragazzo che trova, stupenda la figura del posseduto da ben demoni che si ritrova a dover far fronte a una dura realtà 700 anni dopo la sua vita normale, Mi sono preso bene dalle avventure delle ragazze con i pirati e dal povero principe costretto a lasciare il suo regno alla ricerca di soccorsi che invece arriva nella valle dei dimenticati.

Ma da questo punto in poi le cose hanno preso una piega che non mi piace. Non nella storia, il capovolgimento di fronte tra bene e male e inversioni di parti e di punti di vista ci sta davvero bene e da un tocco di originalità al tutto. Quello che mi ha fatto storcere il naso è il fatto che per più di metà libro si segue queste le vicende di questi quattro "speciali" che devono cambiare il mondo per scoprire che poi tutto è un grande imbroglio. Da qua la storia prende una piega troppo veloce e secondo me le storie perdono di spessore e profondità. Il peso di poche settimane in numero di pagine è davvero elevato, se confrontato poi con il salto di 5 anni e con la velocità del racconto della battaglia finale, dove ci sta che molti trovano la morte, ma in realtà ti da la sensazione che sono diventate figure di contorno, dopo che le premesse per loro erano più belle. Anche le varie storie di amore che si intrecciano nel libro arrivate a questo punto diventano parecchio banali e stereotipate e perfino le frecciatine di Charynn diventano prevedibili. Non so, molti personaggi passano in secondo piano, non incidono come meriterebbero e spesso le loro storie finiscono in maniera scialba (per esempio i pirati)

Insomma bella l'idea del cambio bene male, ma non mi ci sono ritrovato per come poi la cosa è stata sviluppata... Troppo veloce, troppo superficile, troppe premesse non mantenute, perfino i draghi passano in secondo piano.

Invece complimenti davvero per le ultime pagine... una ciliegina che da al tutto un tocco geniale e che esce dal coro solito.

Per concludere, complimenti per la storia e per i colpi di scena e per la scelta di narrare le avventure dai diversi punti di vista, finto cattivo incluso, perché crea un'atmosfera di suspense che coinvolge bene il lettore, complimenti per alcuni personaggi (o almeno per parte della loro storia) che sanno farsi amare e conoscere, un po' meno complimenti per come è stato gestito il dopo "rivelazione" e la battaglia finale, per come alcune storie sono state gestite da questo punto in poi e davvero complimenti per quanto riguarda l'epilogo.

Credo davvero che adesso cercherò di leggere anche "il libro dei misteri"

Buone letture
In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto.
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Re: La valle dei dimenticati di Roberto Re

Messaggiodi Tremalnaik » 12/03/2014, 13:17

Ho finalmente finito anche io questo libro. Come trama mi è piaciuto abbastanza tranne il finale, il perchè lo spiegherò in seguito, mi piace però una scrittura più strigata con meno particolari inutili, detto una volta che Kometek vive in una primavera perenne non c'è più bisogno di ripeterlo tutte le volte che si parla di lui, per esempio.
Adesso vorrei dire la mia sul finale quindi attenzione: SPOILERISSIMO :!:
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Spoiler:
Anche se ho trovato possibile il colpo di coda di Anthalos nella teca di cristalo, trovo impossibile che una persona così profondamente malvagia possa vivere a fianco di Clarisse come marito senza che questa si accorga di niente, vero che è maestro d'inganni ma una cosa è far credere che Kometek sia malvagio in sua assenza e tutt'altra è mostrarsi continuamente di indole completamente opposta alla propria. Seconda domanda: come ha fatto Anthalos a recuperare il corpo di Kometek e a farlo in tempo per farsi trovare da Clarisse al suo risveglio? Kometek aveva lasciato il corpo nella sua bolla al di fuori della realtà dove poteva entrare solo sua moglie, non mi è chiaro come abbia fatto Anthalos a trovarla e entrarci così sfinito com'era. La morte di Kometek fa più pensare alla sparizione di quella bolla, corpo compreso.
Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza.
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Re: La valle dei dimenticati di Roberto Re

Messaggiodi nihal87 » 14/04/2014, 22:24

Abbandono il libro perchè purtroppo non mi ha preso affatto.
Forse è prematuro, forse no. Non lo so.
Ma è in prestito per una catena di lettura e mi sento in dovere di passarlo a chi magari lo apprezzerà più di me.
Il mio problema principale è stata proprio la struttura del romanzo.
Quei capitoletti così corti mi facevano saltare da una storia all'altra senza lasciarmi nulla.
Avrei avuto bisogno di capitoli più lunghi che mi introducessero al meglio i personaggi, invece dopo 90 pagine ancora non mi ricordavo i nomi e soprattutto non era successo niente. Questo a causa del dover presentare a spezzoni tante storie diverse, secondo me.
Con "niente" non intendo dire niente niente, ad esempio Sandor è già partito, ma dopo la sua partenza.... altri 5/6 capitoli su di lui in cui di fatto non accadeva niente di rimarchevole.
Quindi più che la storia in sè è stata la struttura del romanzo ad "abbattermi".
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