OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

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Re: OLTRE (duologia) di Giorgia Cozza

Messaggiodi Il Prenna » 01/03/2020, 12:34

Letto il racconto e devo dire che mi ha toccato molto... ho apprezzato molto il fatto che il tema, pur essendo molto delicato, è stato trattato molto bene. Senza mai eccedere nei facili giudizi e senza mai calcare la mano dalla parte opposta, dando contro alla vittima. Si evince la superficialità con cui molta gente gioca con le vite di chi le sta intorno senza pensare alle conseguenze e si evince tutto il dramma di chi ne rimane coinvolto.

Molto bello il fatto che per quanto il mondo ti presenti il conto delle sfide, puoi sempre trovare la possibilità di ripartire anche se non è facile

:
Spoiler:
anche se poi andando avanti la povera Alice non c'è la fa a ripartire...
In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto.
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Re: OLTRE (duologia) di Giorgia Cozza

Messaggiodi gio » 02/03/2020, 16:27

Grazie Prens!

Che piacere leggere queste parole!
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi B. Franck » 30/03/2020, 7:54

Finito di leggere Oltre 2, e concordo con le parole di Prens. Mi ha affascinato molto la trama, come si è evoluta la situazione e i come si sono evoluti i personaggi e come si rapportano a tutto quello che gli succede attorno. Il tutto contando che l'ho bevuto proprio come libro (forse 7 giorni di lettura?) non riuscivo la sera a staccarmi dalla lettura.
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi gio » 03/04/2020, 11:50

Che bello B.Franck sono davvero contenta. Grazie!
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi B. Franck » 05/04/2020, 11:10

"Più ti immergi nella lettura di un libro, più il tuo piacere aumenta, la tua indole si affina, la tua lingua si scioglie, la tua abilità si perfeziona, il tuo vocabolario si arricchisce e il tuo cuore è appagato"Jahiz 850 d.c.
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi LordYanvas » 08/05/2020, 17:58

Dato che la Loc mi ha finalmente autorizzato a leggere qualcosa di suo, ho potuto conoscere anch'io Alice!

Non sono un amante del genere, ma il racconto è scritto così bene che l'ho letto tutto d'un fiato, senza trovare tempi morti o passaggi più lunghi del necessario, come capita — a mio avviso fin troppo spesso — nelle opere introspettive o d'amore. Qui non si indulge in struggimenti fini a se stessi, la narrazione al presente ti spinge a non distrarti mai perché perderesti un gesto, una sfumatura o un'espressione cruciali. L'essenzialità imho è un gran pregio, perché eliminare i fronzoli ti costringe a lavorare con la massima attenzione su quanto resta. Idem la scelta del presente, che richiede molta tecnica affinché il libro non diventi un'antologia di telegrammi e che qui invece dona forza e freschezza alla prosa: vivi sempre l'attimo, proprio come quando innamorato e non conta nient'altro che strappare alla sorte un secondo in più con chi ti fa battere il cuore.

Di Alice ho apprezzato il modo in cui l'autrice ha reso lo smarrimento e la disperazione crescenti, si ha davvero l'impressione di precipitare in un abisso insieme a lei, e il tatto con cui ha saputo descriverne le prime fasi dell'innamoramento. L'unica scena che non mi ha convinto del tutto è stata quando ha accettato l'invito del belloccio della nuova scuola, dato che era abbastanza ovvio come sarebbe andata a finire. Invece mi ha fatto riflettere il passaggio su come siano stati carnefici anche coloro che si sono limitati a inoltrare il video, non banale in una società che ha fatto del mettere alla gogna il prossimo, innocente o colpevole, la nuova ghigliottina.
Lorenzo invece è un personaggio difficile da inquadrare, di cui non mi fido sino in fondo e che quindi infonde la giusta dose di tensione alla trama. L'idea di riscattare il bello e maledetto fa sempre presa sull'animo femminile, ma la rabbia è ancora troppo forte perché l'amore possa cambiarlo in profondità. Prima o poi la belva dentro di lui avrà di nuovo di fame, e allora povera Alice...

In conclusione, un'ultima riflessione su un passaggio che mi ha fatto riflettere: quello in cui Alice parla della vergogna dei suoi genitori per ciò che le è accaduto. Niente da dire a livello autoriale, è perfettamente in linea con il sentire del personaggio e aiuta il lettore a comprendere quanto dovesse essere profonda le disperazione di Alice, perché il peso di aver condizionato anche le loro vite può giustificare meglio di ogni altra cosa la sua scelta "finale", ma il lettore medio (e mediamente distratto/superficiale) è in grado di scindere il pensiero del personaggio dalla visione dell'autore? Non c'è il rischio che qualcuno pensi che parlare di vergogna dei genitori sia quasi una forma di victim blaming, magari frutto del classico commento da bar "se l'è andata a cercare"? Anche perché il problema è che l'abbiano drogata e ne abbiano abusato sia fisicamente che a livello di immagine, non che lei abbia fatto sesso. Se fosse stata maggiorenne e consenziente (sia ai rapporti che al video), non ci sarebbe stato niente di male, soprattutto oggi che più o meno tutti abbiamo scambiato qualche foto senza veli con il partner di turno.

Non vedo l'ora di poter leggere qualche altra opera della Loc! :-P :-P :-P
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi demon black » 08/05/2020, 18:49

LordYanvas ha scritto:Non c'è il rischio che qualcuno pensi che parlare di vergogna dei genitori sia quasi una forma di victim blaming, magari frutto del classico commento da bar "se l'è andata a cercare"?


Beh, chi ha un minimo di cervello o con un ponte con la realtà dei fatti di cronaca reali e non di fantasia, non lo penserebbe.
Ci sono realtà di ragazze drogate e violentate costrette a lasciare la casa dei genitori, (costrette dai genitori stessi!!!), perché ormai disonorate e "se lo avessi impedito ora non saresti disonorata e sporca!"

Forse qui al nord non succedono queste cose, ma ti assicuro che al sud, ci sono ragazze costrette al suicidio perché nei paesi vengono addittate come puttane!

Il victim blaming non è chiacchiera da bar nella vita reale di tutti i giorni, È LA REALTÀ.
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi LordYanvas » 08/05/2020, 22:10

Il punto non è tanto che succeda o non succeda, ma che facciano il transfert dei pensieri dal personaggio all'autore e quindi che qualcuno possa storcere il naso al riguardo, cosa a che a me per esempio seccherebbe. Mentre per antagonisti e comprimari non ci sono problemi perché il lettore avverte la distanza fra loro e l'autore, col protagonista non è sempre così automatico, anche perché spesso è il personaggio che tende a somigliargli di più.

edit: typo
Ultima modifica di LordYanvas il 09/05/2020, 7:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi gio » 08/05/2020, 22:33

Lord grazie! Per la riflessione approfondita e per le parole buone!

Il punto della vergogna è importante. Come hai già intuito tu è quel peso in più per la povera Alice. Alice si vergogna e crede che sia così anche per i genitori. Certo non dovrebbe. Il padre - lo si accenna - voleva che denunciasse, i genitori dicevano che non era colpa sua che era una vittima. Ma lei è vittima della società, una società dove davvero un sacco di gente pensa che le ragazze in qualche modo siano corresponsabili (era mezza nuda, aveva bevuto, è salita in auto, ecc.). È una vergogna questa sì. E secondo me Alice se non fosse stata un po' vittima lei stessa di questi pregiudizi non si sarebbe uccisa. Se nella sua testa fosse stato ben chiaro che lei non aveva colpe e che nessuno credeva che lei avesse colpe si sarebbe salvata. Ma lei non lo aveva ben chiaro e neppure i suoi compagni...
Detto questo ho capito cosa intendi e non ci avevo pensato: se chi legge dovesse pensare che l'autore avvalla questa cosa della vergogna sarebbe grave. Io in realtà volevo far emergere quanto fosse pericolosa. Però come avrei potuto in un testo in prima persona prendere le distanze da quello che era il pensiero di Alice? Se fosse passato più tempo magari avrebbe potuto accennare che si era sbagliata ma era tutto ancora molto fresco e non era ancora riuscita a razionalizzare. Se ne avesse parlato con Lorenzo avrei potuto far dire qualcosa a lui ma in quel passaggio eravamo immersi nella sua disperazione piena di pensieri poco lucidi... anche perché se non fosse stata così non avrebbe compiuto quel gesto.
Non so. Ci rifletto ancora. Magari se mai avrò occasione di parlare del racconto lo specificherò a voce ora che me lo hai fatto notare.
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi gio » 08/05/2020, 22:42

Ah aspetta la scena del belloccio. Dici che lei poteva capire che si sarebbe comportato così? Questo non l'ho pensato. Lei pensava davvero di essersi lasciata quel video alle spalle. Anche io non me lo sarei aspettata... Lei era ancora molto giovane e ingenua. Però sapevo di dover giustificare il suo accettare l'invito (mi sembrava necessario perché lei ormai era spaventata dai ragazzi) e così ho cercato di sottolineare la pressione del momento, gli sguardi, l'agitazione per cui aveva detto sì pur di togliersi dall'impaccio.
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Re: OLTRE (duologia + racconto) di Giorgia Cozza

Messaggiodi LordYanvas » 09/05/2020, 7:51

gio ha scritto:Però come avrei potuto in un testo in prima persona prendere le distanze da quello che era il pensiero di Alice?


Un escamotage può essere farlo dire/pensare al personaggio stesso, seppure in forma negativa per rafforzare il suo sentire. Una cosa tipo: "[...] la vergogna dei miei genitori. Perché per quanto ripetessero che non era colpa mia ed ero soltanto la vittima, sentivo che dentro di loro si chiedevano come avessi potuto essere tanto stupida".
È una cosa fatta al volo su due piedi, giusto per rendere l'idea.

gio ha scritto:Ah aspetta la scena del belloccio. Dici che lei poteva capire che si sarebbe comportato così? Questo non l'ho pensato. Lei pensava davvero di essersi lasciata quel video alle spalle. Anche io non me lo sarei aspettata...


Probabilmente per me è più facile subodorare quel genere di tranelli, perché le limitazioni aspie della mia sfera sociale mi portano a diffidare istintivamente di qualsiasi approccio. Sono marcio :? :lol:
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