Plagio o tradizione?
Inviato: 21/08/2009, 17:28
Scarsa originalità o tradizione?
Un'accusa che spesso sento rivolgere agli scrittori fantasy post Tolkien riguarda la mancanza di originalità. Ci sono gli elfi, oh basta elfi!, la contrapposizione bene-male non se ne può più, il viaggio, la ricerca, sempre la solita solfa.
E molti autori sono accusati di aver 'scopiazzato'.
Però questo non succede con altri generi letterari, penso ai gialli o ai romanzi rosa. In fondo anche i giallisti ripropongono con più o meno varianti, il medesimo canovaccio: delitto, indagini, scoperta del colpevole, e nessun lettore se ne lamenta.
Qual è il confine tra volontà di inserirsi in un determinato genere letterario riprendendone gli elementi caratterizzanti e 'scopiazzatura'?
Un'accusa che spesso sento rivolgere agli scrittori fantasy post Tolkien riguarda la mancanza di originalità. Ci sono gli elfi, oh basta elfi!, la contrapposizione bene-male non se ne può più, il viaggio, la ricerca, sempre la solita solfa.
E molti autori sono accusati di aver 'scopiazzato'.
Però questo non succede con altri generi letterari, penso ai gialli o ai romanzi rosa. In fondo anche i giallisti ripropongono con più o meno varianti, il medesimo canovaccio: delitto, indagini, scoperta del colpevole, e nessun lettore se ne lamenta.
Qual è il confine tra volontà di inserirsi in un determinato genere letterario riprendendone gli elementi caratterizzanti e 'scopiazzatura'?