80 SOGNI PER VIAGGIARE

Moderatore: demon black

80 SOGNI PER VIAGGIARE

Messaggiodi demon black » 01/09/2010, 16:13

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80 sogni per viaggiare è una serie animata francese del 1992 in 26 episodi, il cui titolo originale è un ben più banale “Les aventures de Carlos” e che è nota nei paesi anglofoni come “Around the world in 80 dreams”, titolo dal quale è stato mutuato il nostro.
La sua prima (e tutto sommato unica nei canali in chiaro) trasmissione italiana risale all’estate del 1994, mentre invece, in questi giorni, la serie è stata ripresa e viene trasmessa dal canale regionale/satellitare K2.
Passata assolutamente inosservata nel nostro paese, 80 sogni per viaggiare ha invece ottenuto un enorme successo nel suo paese d’origine, che le è valso anche parecchio merchandising, come videocassette, giochi da tavolo, un videogioco per l'Amiga e un disco con la colonna sonora.
La ragione di tutto questo successo appare incomprensibile a noi italiani, ma è ben giustificata per i francesi.
Il personaggio di Carlos è infatti la trasposizione animata di un celeberrimo cantautore francese di origini russe, Jean-Christophe Doltovitch, meglio noto, appunto, col nome d’arte “Carlos”, attivissimo e amatissimo in Francia sin dagli anni ’70 sino alla sua tragica scomparsa avvenuta per un cancro nel Gennaio del 2008.
80 sogni per viaggiare è infatti stata fortemente voluta dal magnate dell’animazione Haim Saban, che, affascinato dal gioviale carattere del cantante che aveva da poco conosciuto, ha prodotto una serie animata che lo avesse come protagonista.
Carlos non si occupò solamente di donare le fattezze al protagonista della serie, ma gli fece da doppiatore nell’edizione originale e compose e interpretò la sigla della serie, l’allegra “Boula Boula” (la cui videosigla originale vede un Carlos in carne ed ossa travestito come il personaggio animato cantare e ballare spensieratamente su un patchwork di spezzoni della serie animata), poi raccolta in diversi album del cantante, primo fra tutti la colonna sonora del cartone animato.
La serie si rivolge indubbiamente ad un pubblico molto giovane, e presenta così dei personaggi e delle situazioni molto allegri, spensierati e “all’acqua di rose”. Lo stile di disegno è perfettamente in linea con le produzioni europee di quegli anni, e strizza più di una volta gli occhi al fumetto franco-belga nella caratterizzazione umoristica dei personaggi. Niente di eccezionale, ma il suo lavoro lo fa, e il personaggio principale ne esce sicuramente vincente, risultando simpaticissimo graficamente.
Sebbene i 26 episodi della serie non presentino colpi di scena e situazioni complicate, ma anzi seguano tutti più o meno la stessa struttura di base, si fanno seguire con molto piacere e invogliano chi guarda a interessarsi all’umoristica trasposizione “au pays de Carlos” di personaggi storici o dell’immaginario collettivo. Inoltre, il tema della fantasia e dei sogni dei bambini che vuole veicolare è tremendamente affascinante, e fa davvero piacere trovare un personaggio come Carlos, che, nonostante sia adulto e vaccinato, continua a credere a quei sogni e a volerli vivere, dimostrando di non aver del tutto perso la fantasia che caratterizzava i bambini.
Particolarmente degna di nota, ovviamente, poi, è la colonna sonora, che ci regala parecchi brani dal ritmo hawaiiano e allegro e che ci aiuterà a ricreare quell’atmosfera da estate infantile piena di mare, giochi e sogni che la serie si porta dietro.

Lo spettatore, grande o piccolo che sia, si sente così desideroso di solcare gli azzurri mari della fantasia assieme a questo marinaio così simpatico e alla sua strampalata ciurmaglia di ragazzini e pappagallo al seguito, e ne riceve il messaggio che i sogni, i giochi e l’immaginazione dell’infanzia, forse, tutto sommato, non sono una cosa da cestinare una volta cresciuti, ma possono aiutarci a vivere in maniera corretta anche da adulti.

TRAMA

Le lussureggianti spiagge di un'isola tropicale nell'Oceano Pacifico sono il regno di un marinaio tutto da ridere.
Carlos, questo il suo nome, è grande e grosso, barbuto, panciuto e buontempone. Indossa un'enorme e strampalata salopette rossa a fiori e gira perennemente a piedi scalzi.
Trascorre le sue giornate in compagnia del logorroico e sarcastico pappagallo Oscar, che non perde mai occasione di prenderlo in giro per la sua stazza, e ai tre figli adottivi (che rappresentano in maniera molto "politically correct" i tre colori della pelle delle razze umane), il vivace Ben, il sedicente esperto di arti marziali Koki e la sagace e bella Marianna.
Carlos ama intrattenere i figlioli narrandogli bizzarre avventure che lo vedono protagonista. Stando ai suo racconti, infatti, è il marinaio con la salopette a fiori l'artefice di moltissime scoperte scientifiche della storia e il protagonista di eventi storici, di racconti popolari, di film, delle nostre favole o di miti e leggende.
I fin troppo intelligenti ragazzini e il sarcastico pennuto, puntualmente, non credono ad una parola di quello che il loro panciuto padre adottivo dice loro, e così, a Carlos, non resta che convincerli personalmente della veridicità dei suoi racconti.

ADATTAMENTO ITALIANO

L’adattamento italiano della serie è indubbiamente molto buono, e ci regala, oltre ad uno degli ultimi lavori come doppiatrice di Marina Massironi nel ruolo di Marianna e piacevolissime comparsate di mostri sacri del doppiaggio milanese oggi meno attivi del solito come Enrico Bertorelli, Sergio Romanò, Tony Fuochi, Maurizio Scattorin, Giovanni Battezzato e Giorgio Melazzi, un irriverente Riccardo Peroni la cui voce è perfettamente cucita addosso al pappagallo Oscar, tanto da farci quasi credere che il personaggio sia nato con questa voce già in origine.
La vera star però è ovviamente Carlos, interpretato, e non poteva che essere così, data la grande somiglianza fisica e caratteriale tra personaggio e doppiatore, dal mitico Pietro Ubaldi, qui in una delle interpretazioni più sconosciute ma anche meglio riuscite della propria lunghissima carriera, che ci regala un Carlos affabile, bonario, caloroso e paterno, che si adatta alla perfezione alla visione positiva e amichevole che lo spettatore ottiene del personaggio.
Con l'aiuto di una bizzarra rana antropomorfa dotata di poteri magici che vive sull'isola e che viene da tutti considerata come una nonna, i nostri viaggiano di volta in volta attraverso il tempo e lo spazio, incontrando pirati, indigeni, draghi, extraterrestri, cowboy, dinosauri, vichinghi, personaggi storicamente esistiti come esploratori o scienziati o squisitamente letterari come Dracula, King Kong o Pinocchio, personaggi dell'immaginario collettivo come Babbo Natale o degli antichi miti come Achei e Troiani.
Se tutte queste avventure siano vere o solo riflessi dell'enorme fantasia di Carlos, questo ancora non è chiaro, ma quel che è certo è che non fanno altro che aumentare l'alone di mistero che ricopre il marinaio, il quale, nella dimensione fantastica di questi viaggi acquisisce facoltà straordinarie quali piedi duri come l'acciaio, un soffio potentissimo da far invidia a quello del Lupo Ezechiele e la facoltà di trasformarsi in un feroce toro per salvare i figlioli dai pericoli, all'occorrenza.

SIGLA

http://www.youtube.com/watch?v=qXPdVAWt ... re=related
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