Per la recensione sono un po' in difficoltà: devo mettere insieme impressioni diverse.
Il mio giudizio generale sul libro è in definitiva positivo, ma non mi ha convinta fino in fondo: è (mi sembra) sostanzialmente un romanzo d'amore, con degli elementi di fantastico, e forse il suo difetto sta nel non essere fino in fondo né l'uno né l'altro.
Ha diverse cose che mi piacciono in un romanzo d'amore: una storia che segue i personaggi lungo tutta la loro vita, protagonisti sui quali ci vengono dette tante cose: dove sono vissuti, come sono cresciuti, la musica, i libri, gli artisti che amano, le loro famiglie, gli amici... I protagonisti hanno sfaccettature di luce e di ombra ed alcuni personaggi secondari sono molto interessanti (Gomez, Kimy...). Mi piacciono molto le citazioni letterarie.
Come romanzo fantastico ha una sua originalità, ed una trama complessa le cui ellissi si saldano a perfezione. La parte più "avventurosa" dei viaggi di Henry, delle difficoltà che deve affrontare, degli espedienti che adotta e degli incontri che fa è decisamente coinvolgente e ben raccontata.
Direi che in definitiva, senza ambire ad essere un caposaldo della letteratura, è un buon romanzo di ambientazione e di intreccio.
Però.
Non arriva fino in fondo come romanzo d'amore: in definitiva, perché Clare ed Henry si amano? Ci è detto più volte che sono belli, sono molto attratti fisicamente l'uno dall'altra, e che sanno di essere destinati a stare insieme. Però non mi sembra sia raccontato in maniera convincente come nasce e cresce questo amore destinato a durare nel tempo e ad attraversare tante avversità. Nello stesso tempo, la loro storia sentimentale non ha neppure i toni angosciosi e claustrofobici di quella di due persone che stanno assieme (o continuano a cercarsi/aspettarsi per tutta la vita) perché preda di un destino ineluttabile cui non possono opporsi.
Non arriva fino in fondo nemmeno come romanzo fantastico: anche qui, tra due alternative possibili, l'autrice non sceglie né l'una né l'altra. Poteva decidere di lasciare assolutamente non spiegato il fatto dei viaggi nel tempo, lasciando i protagonisti a confrontarsi esistenzialmente con un assoluto mistero. Oppure poteva scegliere di dare una spiegazione (fantastica) ma compiuta: i viaggi nel tempo avvengono per magia, per distorsioni spazio-temporali oppure (confesso di averci sperato fino all'ultimo) Henry e Clare condividono per qualche motivo biochimico o psichiatrico degli stati allucinatori. Purtroppo, a mio avviso, la spiegazione genetica ha molto meno fascino di ognuna delle precedenti. Non convince sul piano fantascientifico (smaterializzarsi qua e rimaterializzarsi là richiede un ampliamento delle leggi della fisica, non solo di quelle della medicina), e mostra troppo chiaramente di essere funzionale a saldare i primi tre quarti del libro, preparatori, a quello che succederà nell'ultimo quarto, da quando :
. Inoltre, o si dava alla narrazione un tono decisamente magico/surreale oppure non va bene che tanti personaggi accettino con sostanziale naturalezza un fatto che mette in crisi non solo il senso comune, ma anche scienza, religione, metafisica. E dire che sono, per la maggior parte, intellettuali...