Per l’ISTAT forte è il lettore di più di 11-12 libri l’anno [...]
I lettori forti, il 5-6% della popolazione totale, reggono l’80% circa dell’intero mercato editoriale
Ecco...

Moderatore: nihal87
Per l’ISTAT forte è il lettore di più di 11-12 libri l’anno [...]
I lettori forti, il 5-6% della popolazione totale, reggono l’80% circa dell’intero mercato editoriale
niji ha scritto:Per l’ISTAT forte è il lettore di più di 11-12 libri l’anno [...]
I lettori forti, il 5-6% della popolazione totale, reggono l’80% circa dell’intero mercato editoriale
Ecco...
gio ha scritto: E rilancio, l'editoria a pagamento (che si collega direttamente alla forte voglia di pubblicazione) esiste anche altrove?
gio ha scritto: In generale si è visto che anche gli italiani che leggono non possono essere definiti lettori “forti”,
gio ha scritto:terzo, la domanda sulla situazione extraconfine è molto molto interessante. Sicuramente nelle altre nazioni europee le percentuali di lettori sono più alte,
E ancora... è possibile che tanta voglia di scrivere sia una singolarità unica del nostro Paese?
In UK davvero nessuno scriva, fatta eccezione per la Rowling, Pratchett, Gaiman e altri nomi famosi?
O che in USA nessuno scriva, fatta eccezione per Brooks, King, Martin e altri nomi famosi?!
gio ha scritto:blackieeee chi legge almeno o più di DODICI libri all'anno è per definizione istat un lettore forte!!! tu sei una lettrice super forte! lettrice de luxe
gio ha scritto:domanda: ma il fantasy italiano fa schifo? si intende l'andamento sul mercato? a me sembra che vada piuttosto bene, merito proprio della preferenza accordata dai giovanissimi al genere...
gio ha scritto:ma il fatto che la gente non legga (e non compri libri) quello sì che incide sulle possibilità/potenzialità delle piccole case editrici.
SeanMacMalcom ha scritto:Se Y (numero di scrittori che non leggono) è veramente maggiore di Z (numero di lettori che non scrivono), per riequilibrare la situazione si può operare solo in due vie: o ridurre Y o aumentare Z.
Ma accertato di non poter costringere qualcuno a leggere se non lo desidera (e quindi di non poter aumentare Z), ha senso ipotizzare di costringere qualcuno a non scrivere (e quindi diminuire Y)? E, soprattutto, anche ove avesse un razionale sotto un profilo meramente matematico, a livello sociale sarebbe un bene o un male?
(Se non si fosse inteso, mi piace stuzzicare al confronto...![]()
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demon black ha scritto:Secondo me la domanda le domande sono altre:
1. Mac che cosa ingerisce prima di fare queste domande?
2. Un digestivo potrebbe bastare a risolvergli il problema?
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Ormai viene comprato un singolo libro che viene letto da più di 100 persone, quindi in questo caso, le indagini di mercato sono molto falsificate secondo me!
SeanMacMalcom ha scritto:intervenire a limitare la possibilità per la gente di scrivere (e quindi ridurre il numero di scrittori) potrebbe risanare le sorti dell'editoria italiana?
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