Come valutare un esordiente...

Leggere, rileggere, e leggere ancora. Come, quando, cosa e perchè...

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Come valutare un esordiente...

Messaggiodi Elli » 13/06/2010, 13:42

Buongiorno, Viandanti!
Apro quest'argomento per discutere di un problema che si è presentato recentemente su aNobii, e in particolare nel gruppo "Due chiacchiere con gl autori", relativo al giusto modo di valutare un'esordiente. Mi sembra una questione interessante, per cui ho pensato che potremmo dibatterla anche qui. Antefatto: un aNobiiano, un autore, ha proposto di rivoluzionare il metodo per valutare gli esordienti in catena di lettura, basandosi sulla premessa che non è possibile accostare capolavori come "Guerra e Pace" a libri scritti da esordienti, e dunque non sarebbe "corretto" utilizzare per tutti un identico sistema di valutazione. Ha proposto dunque di non mettere più le classiche stellette aNobiiane, ma di limitarsi a indicarle nella recensione, introducendo una sesta stelletta per indicare un libro di un esordiente ben scritto e assolutamente da consigliare. Ora, in quanto parte in causa ( :lol: ) sono d'accordo su alcune delle premesse, ma non sulla soluzione. In primo luogo a causa del ranking delle stellette, la media dei voti che compare accanto alla copertina del libro. So, per esempio, che molti aNobiiani non leggono affatto le recensioni (per evitarsi spoiler imprevisti, oppure perché non vogliono farsi condizionare), ma tengono d'occhio la media. E di sicuro non tutti fanno parte del gruppo "Due chiacchiere con gli autori". Dunque, immaginiamo: un aNobiiano qualunque capita nella scheda del libro di un esordiente, guarda il numero di stelle in alto (una media falsata, a questo punto, perché si riferisce solo al numero di voti ottenuti prima della “rivoluzione”) e poi quello a lato, e vede che il libro è poco votato da quelli che lo hanno in libreria. Tira la seguente conclusione: "molti hanno preferito non esprimere il voto, magari per non dare un dispiacere all'autore. Sarà di qualità scadente...".
Tralasciando il danno "pratico" che ne può conseguire per l'esordiente suddetto, non sono d'accordo nemmeno sulla base su cui si fonda la proposta di rivoluzione. E' vero: da un punto di vista estetico non si può paragonare "Guerra e Pace" al libro di una persona agli esordi, ma se è solo per questo non si può paragonare nemmeno "Guerra e Pace" a best-seller come "Twilight" o "Eragon" (è solo un esempio... non arrabbiatevi fan della Meyer o di Paolini! :lol: ), eppure gli aNobiiani lo fanno, adottando un identico sistema di valutazione. Perché lo fanno? Perché non siamo dei critici di professione, ma solo dei lettori che valutano dei libri, in maggioranza, a seconda delle emozioni e del piacere che hanno provocato in loro. Ecco perché, personalmente, ho dato cinque stelle a un classico come “Don Chisciotte”, cinque stelle a “I figli di Armageddon” di Terry Brooks, e cinque stelle a “Il mendicante di sogni”, libro di esordiente, sì, ma che mi ha emozionato tantissimo e mi ha fatto versare fiumi di lacrime. Perché sarebbe sbagliato?
Sono pienamente d’accordo invece su un altro punto affrontato dall’aNobiiano in questione. Come autrice, anch’io ho il piacere che i lettori della catena di lettura siano sinceri con me. Se nel libro ci sono dei “difetti”, delle cose che si possono sistemare o che non sono piaciute, è mio interesse saperlo, per potermi migliorare. Ho il piacere che tutti quelli che leggono il mio libro mi dicano sinceramente il loro pensiero in proposito (poi li ucciderò, ovviamente! :lol: ), altrimenti non serve a nulla. Ma non sono affatto d’accordo sulla necessità di un diverso sistema di valutazione per l’esordiente. Lo trovo discriminante. Voi che ne pensate?
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi gio » 13/06/2010, 15:32

Argomento spinoso... :roll:

Anche io ho seguito - in modo un po' discontinuo - la discussione anobiana a cui accenni.
E in effetti concordo con te, non è detto che i lettori leggano le recensioni e trovino quindi le stellette all'interno del commento.

Due premesse: il sistema a stellette a me personalmente sta stretto, così su 800 e qualcosa libri solo una ventina hanno ricevuto le stellette e sono i miei grandi amori (Tolkien, Austen, Ende, pochi altri).

L'altra premessa è che credo anche io che i libri debbano essere tutti 'alla pari', io lo leggo e non mi devo preoccupare di chi l'ha scritto (autore di best seller o esordiente), semplicemente leggendo valuterò le emozioni che provo.

C'è un però e forse non piacerà agli autori esordienti, da tempo ho l'impressione che su anobii si sia creato un certo 'sfalsamento', per cui libri pieni di refusi o errori di grammatica ricevono 3 o 4 stellette in quanto "di esordienti" o ancor di più di "esordienti di piccola casa editrice" o, ancora, in quanto persone con cui si ha avuto umanamente a che fare su anobii o altrove e libri - sparo a caso - della Troisi o della Meyer che si beccano l'unica stelletta con relativa stroncatura.
Ma l'utente che visita anobii in cerca di spunti di lettura e non sa nulla delle catene di lettura, degli esordienti, dell'esistenza di piccole case editrici che non fanno editing va a leggersi il tal libro - che ha ricevuto giudizi discreti o buoni - e si trova in mano un libro... Un libro in cui magari la storia è buona, ma che essendo privo di editing non rispetta la normale punteggiatura, contiene refusi continui, ripetizioni, ecc. ecc. Io, da lettrice, quando ancora non conoscevo il mondo della piccola editoria sono rimasta assai sorpresa di fronte a certi prodotti librari.

Dopo questa considerazione personalissima e fuori tema, cerco di capire qual era l'obiettivo iniziale di tutta la discussione, della proposta di un sistema di voto alternativo, ad hoc per gli esordienti. Se è per aiutare gli esordienti nel loro percorso letterario offrendogli spunti di riflessione sul loro stile, ok, capisco. Ma se è per dire, prima di stroncare questo libro teniamo conto che è di un esordiente, be' allora... Allora no. Perchè un libro è un libro e da lettore mi aspetto la stessa cura e la stessa tensione al meglio.

Non so, io vedo Sean che da settimane dedica le sue serate alla revisione del suo prodotto. Nessuno farà editing al suo posto, trattandosi di libro autoprodotto, così come nessun editing viene garantito agli autori di piccole case editrici, ma ciò non significa che lui ci propinerà un testo pieno di refusi o con la punteggiatura usata in modo selvaggio. Scusandosi e autoassolvendosi con la dichiarazione, pur veritiera, che non può contare sulla collaborazione di un editor.

Ok, ora sono fuori tema del tutto...

Rientro nei binari un'ultima volta. Dobbiamo essere meno esigenti perchè non abbiamo acquistato il libro, ma letto su concessione dell'autore? altra insidia che si nasconde inevitabilmente dietro questo pur bellissimo sistema anobiano... Senza generalizzare: ci sono esordienti davvero in gamba che accolgono e ricercano la critica costruttiva, ma mi sono capitati casi in cui è emerso il velato appunto "però io ho messo il mio libro a disposizione..."
Quando leggo un libro in prestito, io mi sento molto riconoscente, questo sì. Ringrazio l'autore per la sua gentilezza ed evito di esprimere in modo troppo esplicito eventuali pareri negativi.

Bella discussione, comunque! Grazie Elli!
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi SeanMacMalcom » 13/06/2010, 15:54

Personalmente trovo fuorviante qualsiasi proposta, personale o di gruppo, al cambio di una regola in un clima che non deve essere considerato di democrazia, quale è quello di un sito.
Per come la vedo io, un sito non è una repubblica, non trova nei suoi utenti il popolo elettore che detiene (o, per lo meno, dovrebbe detenere) il potere anche e soprattutto sui propri governanti. Un sito è una monarchia, in cui il padrone è il monarca assoluto e solo a lui sta il potere di dettare legge o, eventualmente, delegare tale compito a dei feudatari. Così come se ora arrivasse qualcuno qui sul forum che dicesse "Ah... ma a me non piace questa organizzazione: da ora in avanti io apro il thread che riguardano ISDA nel tavolo di HP e viceversa... perché ritengo che sia giusto così!", questo qualcuno sarebbe da considerarsi un folle... non ritengo molto costruttivo proporre un uso alternativo delle stelline. E attorno a questo tema, a tempo debito, mi ero scontrato contro chi, con l'introduzione della 5° stella (che in realtà era la 2°), non voleva considerare più il significato aNobiano delle stelline e ha proposto un suo personale indice.
Per carità... nessuno mi può impedire di uscire di casa e iniziare a parlare all'incontrario... ma, poi, non posso pretendere che gli altri si impegnino a seguire quello che io dico, per quanto importante ciò possa essere. :)
Non mi (io esemplificativo) piacciono le stelle di aNobii? Non le uso. :roll: :roll:

Detto questo (e, quindi, bocciato personalmente a priori qualsiasi uso differente delle stelline rispetto a quello che suggerisce aNobii) trovo bizzarra la volontà di discriminare gli esordienti per non discriminarli (un po' come le guerre a scopo di pace di questi ultimi anni).
"Eragon" non è considerabile un capolavoro dell'umanità come lo è "Guerra e Pace"?! Poco male... ma il giudizio, sino a prova contraria, non dovrebbe essere dato in base all'importanza all'interno della storia del genere umano. Altrimenti, a questo punto, le 5 stelline dovrebbero essere riconosciute solo all'Iliade, all'Odissea, alla Bibbia e a qualche altro libro di tale levatura. "Eragon" mi (sempre io esemplificativo) è piaciuto tantissimo?! Cinque stelle. "Eragon" mi è piaciucchiato?! Quattro stelle. "Eragon" mi è piaciuto ma poteva essere meglio?! Tre stelle. "Eragon" è stato uno strazio difficile da finire?! Due stelle. "Eragon" non era comprensibile neppure chiedendo numi a Christopher Paolini in persona?! Una stella. Idem per "Guerra e Pace", che solo perché è un classico non è detto che debba per forza entusiasmarmi. E, ancora, idem per un esordiente, che sia Carmelo Massimo Tidona o Francesca Angelinelli...
Anche perché, fino a prova contraria, è solo la storia a definire il "capolavoro". E molto spesso, ciò che oggi, per noi, è un capolavoro o un classico, all'epoca della sua uscita non è neppure stato apprezzato!... :roll: :roll:

Discorso ancora diverso, poi, è la severità di giudizio verso un esordiente. E lì, a mio avviso, tutto dipende da quanto si vuole prendere per il c**o una persona...
Se un libro è piaciuto... lo si dice e non ci sono problemi. Se un libro non è piaciuto... lo si deve dire comunque. Anche perché potrebbe non essere piaciuto, chessò, perché è proprio un genere diverso da quello che ci si attendeva o, piuttosto, perché lo si è trovato eccessivamente incomprensibile a causa di evidenti errori ortografici o lessicali che hanno reso la lettura uno strazio. E se, per il primo caso, non ci si può fare molto... per il secondo caso, prima l'autore esordiente si potrà rendere conto di doversi dare da fare per migliorare la propria opera, e rendere onore a se stesso e ai propri lettori, prima egli o ella riuscirà a non apparire più quale un esordiente.
Poi, ovviamente, c'è modo e modo di dire le cose. E fra dire "ho trovato il tuo stile ripetitivo e di difficile comprensione" e dire "il tuo libro mi fa schifo, le tue sono braccia levate all'agricoltura"... beh... c'è differenza! :lol: :lol:

Tutto questo, ovviamente, è solo la mia umile opinione (e scritta anche parecchio di corsa, spero di non essermi intrecciato nelle frasi)... :)
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi Elli » 13/06/2010, 16:47

gio: prego! :-P Per quanto riguarda il tuo dubbio, la proposta del "propositore" ( :lol: ) non mirava ad assolvere gli autori esordienti da pecche come la presenza di refusi e simili; al contrario mirava piuttosto a creare un sistema ad hoc, e quindi secondo lui più giusto, per valutare i libri di esordienti, dove assegnare una stella all'interno della recensione sarebbe coinciso con qualcosa come: "libro indegno di essere pubblicato, privo di contenuto, editing scadente, ecc.) e sei stelle a "libro che merita di essere pubblicato perché ecc. ecc.".
Ma il vero problema, come dice Sean, è che secondo me non si può andare a creare un simile sistema di valutazione "personalizzato" in un social network come aNobii dove la maggior parte delle persone ne usa un altro, perché si creerebbe solo una gran confusione e non si capirebbe più nulla. Sarebbe un qualcosa "di nicchia", compreso e condiviso solo da pochi e che perciò andrebbe solo a scombinare tutto il resto. Non si parlerebbe più la stessa "lingua" (a un certo punto lo stesso autore del post, in seguito all'intervento di un altro utente, ha ammesso di non aver preso in considerazione questo problema).
Per quanto riguarda il problema, reale, del "livellamento" verso l'alto dei giudizi, la mia opinione è che i libri degli esordienti vadano valutati come tutti gli altri, senza né favoritismi né discriminazioni. Se il libro è illegibile perché pieno di refusi o errori grammaticali va detto, se è piano di incongruenze va detto, se la trama ha un buon ritmo oppure è pesante e poco scorrevole va detto, come faremmo per qualunque altro libro. In base al gradimento/non gradimento dei lettori, gli autori esordienti e le piccole case editrici potranno così sforzarsi (se vogliono) di offrire un prodotto sempre migliore. Se per esempio il prodotto non è buono come veste grafica o altro, perché non dirlo? Del resto, spesso e volentieri anche case editrici blasonate ci propinano libri pieni di refusi o con le pagine che si staccano. Per tutto il resto (sempre come dice il saggio Sean :mrgreen: ) si tratta poi di un fatto personale, emotivo, e molte persone danno il massimo a un libro perché li ha emozionati, li ha fatti sognare. Cinque stelle significa infatti semplicemente "Bellissimo". Essere onesti e sinceri è sempre la cosa migliore, ma per farlo non credo ci sia bisogno di creare un sistema ad hoc per valutare gli esordienti; basterà esprimere la propria opinione con franchezza e sincerità nella recensione (se si ha voglia di scriverla, nessuno obbliga), e assegnare (sempre se si vuole) il numero di stelle adeguato alla propria opinione sul libro in questione.
Ultima modifica di Elli il 13/06/2010, 16:59, modificato 3 volte in totale.
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi gio » 13/06/2010, 16:52

Elli... Concordo con le tue conclusioni!!!
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi nihal87 » 13/06/2010, 21:56

il mio commento alla suddetta discussione: parlo da lettrice... valuto i libri secondo il mio gusto e secondo quello che leggo, ovviamente.
non certo se è esordiente o meno!
Perchè non trovo giusto fare distinzioni! un libro mi dispiace se è d'esordio, ma se è brutto è brutto e gli do poche stelle e il mio commento sarà negativo e anche bello lungooooo!! se è bello si merita il commento positivo e tante stelline!!!
e non cambia se è una catena o altro! e di certo non mi faccio scrupoli a commentare negativamente un libro che non mi è piaciuto solo perchè ho scritto due post ad un autore!
quindi i miei commenti e le mie stelle vanno in base al libro e non all'autore... l'autore conta solo all'acquisto del libro!
comprerò ogni libro che sfornerà neil gaiman o la rowling... ma se sono brutti, sono brutti!!!
di certo se il commento è negativo e ho appena finito il libro, il commento sarà prodigo di particolari. non è che scrivo 'oddio che robazza' e punto! anche perchè so perfettamente cosa mi è piaciuto e cosa no!
come è stato detto i libri non sono tutti uguali. ho dato 5 stelle a fairy oak come a Mondo senza Fine, ma ovviamente sono ai due estremi. ma quando leggo un libro, leggo quello e quando l'ho finito penso a quello.
quindi per la fantasia, per la dolcezza, per la semplicità con cui è scritto fairy oak si merita 5 stelle, ma Mondo senza Fine se le merita per la genialità della storia, per la crudeltà con cui sono descritte alcune scene, per l'incisività dei personaggi...
questo è il mio 'stellometro'...
ps però gli scrittori devono anche prendere su un pò tutto.. la vicenda con GL mi ha leggermente sconvolto (e il libro l'ho comprato, ma usato ihihihih) quindi mettetevi anche nei panni di un lettore che deve commentare come più gli pare e piace un libro e sa che lo scrittore può inveirgli contro! non è giusto... io leggo, io commento. altrimenti le catene di lettura risultano prive di significato.
se realmente gli scrittori vogliono 'sapere il parere del pubblico' allora devono accettarlo.
io la penso così...


riassunto: valuto il libro e non l'autore.... ovvio che se un libro è scritto divinamente (Mondo senza fine :mrgreen: ) è implicita la valutazione dello scrittore!!!

quindi esordienti... non sarete risparmiati :twisted: :lol:
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi demon black » 14/06/2010, 18:42

Sono pienamente d'accordo con Nihal :ugeek:

Certo, alle volte mi capita di pensare che 5 stelle siano poche come mi capita di pensare che 1 stella è troppo :lol: ma non smetterò di mettere stelle sia che esso è un esordiente o un veterano.

...e poi non trovo giusto che arriva uno e dice "da oggi in poi che ne dite di giudicare i libri così o cosà degli esordienti!" e, come succede troppe volte, la gente gli va appresso come un branco di pecore (scusa Prens :lol: ) perchè chi l'ha detto è Tizio o Caio (certo, se l'avesse detto Raul invece di Caio, lo avrei seguito pure io :lol: :lol: ...ok, scusate...sono sempre delirante nei miei post :lol: :lol: :lol: )!

Io, che non leggo neanche le recensioni di un libro perchè non me ne frega nulla se è piaciuto ad altri oppure no (il libro lo leggo perchè deve piacere a me e non a chicchesia), continuerò a mettere le mie recensioni come voglio io e le stelline come voglio io :ugeek: ...anche se poi alla fine non vedo neanche le stelline di fianco alle schede dei libri ma leggo solo le trame e vedo le copertine :lol: :lol: :lol:
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi nihal87 » 14/06/2010, 19:28

sto per valutare un esordiente qui in Locanda......... :roll: mi dispiace, ma anche se è un'esordiente non trovo giusto elevarla, perchè sarei falsa come l'ottone :mrgreen: !
vado a mettere la mia recensione...
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi ziadada » 15/06/2010, 5:46

Trovo siano state dette molte cose giuste... ne aggiungo giusto una nel mio nuovo stile di brutale spietatezza: non è che ti scappa un libro come ti scappa la cacca! Se quello che hai scritto non è all'altezza di confrontarsi con la letteratura e con il pubblico, vuole dire che te lo tieni in casa ancora un paio d'anni e lo rilavori sinché non è degno, oppure ne fai un bel pacchetto, lo seppellisci in giardino e ti togli il pensiero...

Cos'è, gli autori esordienti ora sono una categoria svantaggiata che ha bisogno delle azioni positive???
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi SeanMacMalcom » 15/06/2010, 7:45

ziadada ha scritto:Cos'è, gli autori esordienti ora sono una categoria svantaggiata che ha bisogno delle azioni positive???


Brutalmente spietato... ma azzeccato! :ugeek:
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Re: Come valutare un esordiente...

Messaggiodi demon black » 15/06/2010, 13:56

Adoro la schiettezza di ziadada :lol: :lol: :lol: :lol:
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