E-book illegali e diritto d'autore

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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi LordYanvas » 30/04/2013, 10:37

SeanMacMalcom ha scritto:In questa ottica, però, book crossing, catene di lettura, prestito di libri fra amici, baratto e rivendita dell'usato, come si collocano?
Potrei sbagliarmi (non essendo addentro nelle logiche editoriali), ma l'editore in tutto questo non ha comunque "feedback"... o no?! :roll:


Sono tutti fenomeni che scaturiscono da una situazione di legalità, per cui a) almeno sono moralmente legittime; b) partono da un interesse iniziale e sono sempre esistiti, quindi sappiamo per certo che non minano il sistema, mentre la pirateria fa girare copie praticamente "dal nulla" e senza i disagi che le altre forme di scambio comportano in fatto di tempistiche. Dal punto di vista del singolo fruitore, purtroppo ha solo vantaggi.
Riguardo al feedback, direi che varia in base al mezzo prescelto: un sito come Libraccio è gestito da IBS, immagino traccino cosa tira di più o cosa no.

Senza contare che se nessuno andasse più in biblioteca perché tanto "gli scambi su aNobii sono uguali", le biblioteche chiuderebbero! :mrgreen:


Se vogliamo stare a fare i principi del foro e cavillare per puro amor di retorica, non andiamo molto lontano.
A mio avviso c'è un bella differenza tra un servizio come una biblioteca, sempre a disposizione della comunità, e scambi esposti a fregature, disagi postali, accesso e dimestichezza con il mezzo informatico (che per quanto a mio avviso imprescindibile all'alba del XXI secolo, le statistiche dicono non essere poi così ubiquo in questo paese).

In ogni caso è inutile dilungarsi in seghe mentali: se si riesce a sollevare un attimo lo sguardo dal tornaconto personale e ci si rende conto di cosa significa avere dei valori che tengano insieme una società, bene. Se dobbiamo stare col bilancino a cercare dove stia il vantaggio nel non rubare, abbiamo perso in partenza. Tutti, perché chi ragiona in questo modo inficia anche il recte vivere degli onesti.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 10:41

Ah ah!
Siamo arrivati dove volevo! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

gio ha scritto:e qui mi ripeto, se tu mi presti un libro io non ho quel libro. l'ho avuto pochi giorni e stop. se io scarico un libro pirata, io HO quel libro, lo possiedo, è diventato mio. E l'ho rubato. Stop.


Il problema è quindi il possesso fisico? :roll: :roll:
E se io scarico il libro illegalmente, lo leggo e lo butto via non ha la stessa valenza di un prestito da parte di un amico?!

E, soprattutto, il guadagno dell'editore/autore cosa dovrebbe compensare?
La cessione del possesso fisico del libro o il diritto ad acquisire il possesso "mnemonico" del libro? :roll: :roll: :roll:

Perché la differenza fondamentale fra un libro cartaceo e un e-book/audiobook alla fine è questo: il libro cartaceo offre un oggetto fisico come involucro di un contenuto intellettuale, mentre e-book/audiobook offrono soltanto il contenuto intellettuale.
Se quello da ricompensare è il contenuto intellettuale, e non l'oggetto fisico, allora diventa SACROSANTA la guerra alla pirateria. Ma, in quest'ottica, anche solo il prestito al mio amico del cuore diventa pirateria. Perché lui avrà il possesso "mnemonico" del libro senza averlo pagato, né più né meno di quanto potrebbe esserlo leggendolo attraverso vie illegali.
Se, invece, quello da ricompensare NON è il contenuto intellettuale, MA l'oggetto fisico, allora diventa paradossale pagare e-book e audiobook, dal momento che non offrono alcun oggetto fisico in senso stretto, ma solo il contenuto intellettuale. E, di conseguenza, il possesso "mnemonico" del libro senza averlo pagato, non sarebbe in alcun modo deprecabile.

Non so... sarò io psicopatico... ma la questione non riesco assolutamente a vederla in termini di tavoli e sedie.
Perché il tavolo e la sedia è un oggetto fisico. Il libro è un oggetto fisico. Ma la storia scritta nel libro non è un oggetto fisico. E anche raccontarla a voce ne viola, razionalmente, la proprietà. :)
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi gio » 30/04/2013, 11:11

La storia scritta nel libro sono ore e ore di lavoro di un professionista. Le stesse ore impiegate dal falegname per costruire mobili.

Il lavoro di un professionista deve essere compensato. Se acquisisci il frutto del mio lavoro usando vie illegali sei ladro, stop.
Cioè, qui non parliamo di autori per diletto, o di una scelta - penso a te e a Midda - liberamente e consapevolmente fatta dall'autore di condividere il frutto del proprio ingegno.

L'autore non ha scritto per la gioia di condividere - altrimenti avrebbe messo online il suo scritto a disposizione dei lettori - ma per lavorare. E il lavoro, mi pare, dovrebbe essere retribuito.

La distinzione tra prestito e pirateria è a monte, è etica, morale. Se uno la vuole cogliere la coglie. Ovviamente non la pensiamo tutti uguali. E al mondo c'è un sacco di gente un po' disonesta.

Ma l'idea che il lavoro d'ingegno dell'autore valga meno del lavoro del falegname non mi convince. Ci sono molti servizi che non si "toccano", ma si pagano lo stesso.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 11:34

LordYanvas ha scritto:In ogni caso è inutile dilungarsi in seghe mentali: se si riesce a sollevare un attimo lo sguardo dal tornaconto personale e ci si rende conto di cosa significa avere dei valori che tengano insieme una società, bene.


Personalmente non la giudico una "sega mentale", né una questione di morale spicciola (e non voglio dire che tu la stia trattando quale una questione di morale spicciola). :)

La morale, come la legge, cambia a seconda dell'epoca storica e della collocazione geografica. Quanto qui in Italia è immorale e illegale, all'estero può essere morale e legale. Quanto per qualcuno, qui in Italia, è immorale, per altri non lo è, e se la legge non stabilisce se è illegale o meno si cade in un antipatico baratro in cui non si può avere neppure un punto di vista "certo" qual riferimento comune.

Concedetemi un esempio molto forte.

Quando ho studiato diritto, per spiegarci l'esempio di "vuoto giuridico", la professoressa (una supplente, di professione avvocato) ci propose l'esempio della prostituzione.
Con l'introduzione della legge Merlin e la chiusura delle "case chiuse", la prostituzione in Italia si ritrovò a non essere più regolarizzata a livello giuridico. Il che non l'ha fatta diventare illegale, sia chiaro. La prostituzione in Italia NON è illegale. E' illegale lo sfruttamento della prostituzione, ma non la prostituzione in sé. Tuttavia la prostituzione non è neppure regolamentata per legge. E, in questo, è come se non esistesse dal punto di vista giuridico. Tant'è che non sono previsti controlli sanitari, non è prevista assistenza pensionistica, pagamento delle tasse, etc.
La prostituzione è illegale in Italia? No.
La prostituzione è immorale in Italia? Dipende.
Se si vuole fare morale spicciola, la prostituzione è immorale. Ma la morale spicciola è la stessa che porta troppo sovente agli autodafé. Dopotutto la morale spicciola è la stessa che porta a condannare l'omosessualità come immorale, se non addirittura come un abominio contro natura.

Cosa c'entra tutto ciò con il nostro discorso?

C'entra nei limiti nei quali si vuole condurre il discorso sulla pirateria come un discorso di morale.
Che, a mio umilissimo avviso, è un punto di vista sbagliato.

Il punto di vista certo è uno: la pirateria, in Italia, oggi, è illegale. E su questo non ci piove.
Ed è illegale nella stessa misura in cui è illegale fotocopiare o riprodurre più di una certa percentuale di un libro.
E' illegale nella stessa misura in cui è illegale utilizzare un'immagine senza averne diritto (e la nostra Niji in questo potrebbe salire in cattedra con molte esperienze personali, immagino).
E' illegale nella stessa misura in cui molte altre questioni, più o meno gravi, sono illegali.
E se il rispetto della legge è il fondamento della società civile, allora tutto ciò che è illegale è deprecabile.

Ma... la pirateria è immorale?
Risposta: è immorale come è immorale rubare. Ma, per citare De Andrè, "c'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane, ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame".

E' vero. Nessuno ti obbliga a leggere quella storia se non puoi comprare il libro, se non puoi riceverlo in prestito, se non puoi trovarlo in biblioteca, se non ti può essere regalato.
Ma... ripeto... si vuole veramente considerare immorale la pirateria? Si vuole veramente considerare la pirateria quale la violazione di quei "valori che tengano insieme una società"?

A me fa un po' rabbrividire l'idea, sono sincero.
Perché mi sembra di ascoltare certe argomentazioni in opposizione all'abolizione della condanna a morte in quegli stati che ancora la praticano (si nega giustizia ai parenti delle vittime). O ai matrimoni omosessuali (si nega il concetto di famiglia fondato sull'unione fra uomo e donna). E, forse mi sbaglio, ma immagino che siano anche argomentazioni che in passato sono state utilizzate per difendere la schiavitù (soprattutto laddove la schiavitù era la base fondamentale della società).

La morale cambia. La legge anche.

La pirateria, oggi, è illegale. E, sicuramente, per chiunque che non si chiami J.K. Rowling rappresenta un danno a livelli di "feedback" (non che per lei non sia un danno economico... ma differenzierei la sua situazione da quella di un giovane esordiente).

La pirateria è immorale? Non lo so.
Sono sincero. Non lo so.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi gio » 30/04/2013, 11:40

Ma... ripeto... si vuole veramente considerare immorale la pirateria?



è un furto. è un furto all'autore (che ribadisco fino alla nausea con i suoi diritti ci fa la spesa) e alla casa editrice che è un'azienda come un'altra. e il furto, nella mia personale visione del mondo è immorale.


Detto ciò, mi ha fatto molto molto piacere, capire meglio i punti di vista diversi dal mio!
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 12:03

gio ha scritto:Cioè, qui non parliamo di autori per diletto, o di una scelta - penso a te e a Midda - liberamente e consapevolmente fatta dall'autore di condividere il frutto del proprio ingegno.


Sia chiara una cosa: tutti i discorsi che ho condotto in questo thread non devono essere visti qual esemplificativi del mio operato con Midda.

Il mio desiderio è, come quello che suppongo essere proprio di ogni scrittore, quello di diventare schifosamente ricco in un futuro prossimo o remoto, con Midda o con qualunque altro personaggio dovesse mai nascere dai miei tasti. E' quello di vedere Midda al cinema. Di godermi una serie di anime o OAV di Midda (magari targata MadHouse, visti i risultati dell'ottima collaborazione con la Marvel). Di trovare le action figures di Midda in vendita in ogni fiera del fumetto. E di aprire un parco a tema.
I fatto che mi piaccia scrivere Midda e che, dal basso della mia umiltà e della mia mancanza di autostima e di voglia di sbattermi troppo (diversamente da Lord o da chiunque altro abbia pubblicato con un editore), abbia preferito scegliere la via della rete a quella della carta, non deve essere inteso qual un rifiuto idealistico ad arricchirmi con Midda. E sebbene a oggi Midda mi abbia portato soltanto spese e nessun guadagno (avendo devoluto in beneficenza ogni pur minimo utile, anche il 30 centesimi che Amazon mi impone di ottenere per ogni e-book venduto), il sogno di passare a giocare in "serie A" un domani è comunque sempre presente.

Tutti i discorsi che ho condotto in questo thread, sia sospinto dalla volontà di discorrere intorno a un tema che giudico comunque molto interessante, sia sospinto dalla volontà di comprendere se l'importante ha da considerarsi l'ingegno dell'autore, la sua manodopera o, ancora, la manodopera dell'editore nella definizione del prezzo di un libro/e-book, devono essere intesi come dimostrazione di una personalissima e abissale ignoranza attorno a questo tema e, soprattutto, come dimostrazione della più assoluta mancanza di solidi principi tali da permettermi di essere pronto a scagliare l'evangelica prima pietra contro la pirateria o chiunque, come Nihal, affermi di farne ricorso.

Immagino che nessuno abbia mai registrato in programma in TV, perché quella, attenzione, sarebbe pirateria. Così come immagino che nessuno abbia mai visto un video su YouTube di un film, di un cartone animato, di una canzone o, anche solo, di un trailer, che non sia legittimamente diffuso da chi avente diritto di farlo, perché, attenzione, quella è pirateria (ricordate che il gruppo Delos fu costretto a rimuovere ogni video dai propri siti, cosa che comportò, anche qui nel forum, l'eliminazione dell'inclusione attiva dei video?).
Immagino, inoltre, che nessuno in questo momento stia sfruttando risorse aziendali per scrivere qui sul forum, perché anche questo è illegale e, volendo ben vedere, potrebbe portare a richiami da parte dell'azienda. Spero bene, infine, che per ogni caffè al bar, per ogni panino consumato in strada, per ogni intervento dell'idraulico, visita dal dentista e quant'altro, sia sempre stata da voi richiesta regolare fattura, perché altrimenti sarebbe illegale.

Attenzione: non è mia intenzione accusare alcuno qui presente. Né, tanto meno, cadere nell'errore di fare facili moralismi (né, ripeto, sto accusando alcuno di aver compiuto facili moralismi).
Per quanto mi riguarda ci stiamo solo e semplicemente amichevolmente confrontando su un certo tema. Come in passato abbiamo fatto nel merito di altri e come in futuro faremo sicuramente ancora con altri.

La pirateria è illegale? E' vero.
E' immorale? Ripeto... non lo so.

Le altre illegalità la rendono legale? Assolutamente no. La rendono giustificabile? Assolutamente no.
Ma, forse, dovrebbero frenarci nell'esprimere commenti troppo schierati... :)
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi Elli » 30/04/2013, 14:19

Mamma mia... ho scatenato un maremoto! :lol:
Penso sia comunque una discussione interessante e ho letto i vostri interventi con molta curiosità. Il bello della Locanda, a differenza di altri luoghi, è che si può discutere tranquillamente presentando punti di vista diametralmente opposti senza per questo scannarsi a vicenda. :P
Sarà che sono di parte (anzi, naturalmente sono di parte :lol: ), ma ovviamente il mio punto di vista è vicino a quello di gio e di Lord.
Partendo sempre dalla mia esperienza, cerco di spiegare meglio cosa ne pensa un autore a riguardo. Io ho lavorato tre/quattro anni per realizzare il mio primo libro. Sei mesi circa per scriverlo, i tre anni successivi trascorsi a revisionarlo all'infinito per cercare di renderlo migliore, e nel frattempo sbattimenti vari per cercare una casa editrice. Ci ho perso il sonno, la salute e parecchie energie che di sicuro avrei potuto investire altrimenti. Voi direte: scelta tua. Per carità, nessuno mi ha obbligato. Sean potrà dire: "e io non faccio altrettanto per Midda e con lo stesso impegno?" Ovviamente sì, non voglio certo fare la parte della vittima... :lol:
Però il fatto è questo. Il mio libro alla fine è stato pubblicato da un editore (minuscolo quanto volete, ma che comunque ha creduto in me). Spero, nel mio piccolo, di regalare ai lettori qualche giorno o settimana - i tempi di lettura di un romanzo di 500 pagine spesso sono di quell'ordine - di svago, divertimento o quello che volete. Penso di meritare un compenso per questo? Ebbene sì, non lo nego e non lo negherò mai. Sapete quanto prendo a libro? L'8% (e in generale le percentuali per gli autori non superano quasi mai il 10%), vale a dire 1,56 euro a copia.
Qualcuno si gode il frutto di quattro anni del mio lavoro e io ci guadagno meno di 2 euro. :P Un po' pochino, ne converrete, però... almeno a quello secondo voi avrò diritto? 8-)
Dite che non c'è differenza fra lo scambio o il prestito di libri, le catene di lettura, il prestito in biblioteca da un lato, e la pirateria dall'altro? Beh, per me c'è. Ed è enorme. Se con un banale clic del mouse ottengo il libro gratis... basta, ho finito, quel libro è mio. Le biblioteche, come hanno fatto notare altri, fanno parte di un sistema legale ed è tutto un altro discorso. Le uniche catene di lettura che esistono sul mio libro le ho aperte io in accordo con l'editore, è stata una nostra scelta, per fare "assaggiare" ai lettori la qualità del nostro lavoro. Ma se ti è piaciuto e lo vuoi a casa per rileggertelo, te lo vai a comprare. :P Se vuoi sapere come prosegue la storia, ti vai a comprare i seguiti. :P Noi abbiamo visto le catene di lettura come una mossa pubblicitaria, perfino un po' azzardata. I prestiti e gli scambi di libri sono attività limitate da tanti fattori, lasciano il tempo che trovano, e non possono arrivare a danneggiare un autore o una casa editrice come un e-book piratato immediatamente disponibile per migliaia di lettori. Sean, davvero ti sembra che sia la stessa cosa? :P A me proprio no. :P
Sui prezzi esosi degli e-book, concordo con te. Non è tanto un fatto di complotti stile x-files ( :lol: ), è solo che le case editrici e le librerie on-line hanno creduto (erroneamente) di aver trovato la gallina dalle uova d'oro. Non hanno messo in conto il fatto che i lettori non sono stupidi e che si rendono perfettamente conto che l'abbattimento dei costi di stampa e distribuzione dovrebbe provocare uno scarto di prezzo abissale fra la versione cartacea e quella elettronica. E infatti col mio editore abbiamo fatto vari discorsetti in proposito. Quando i miei libri saranno disponibili in e-book, spero - e ho portato argomentazioni varie a sostegno - che il loro prezzo non superi in nessun caso i 4 euro (massimo massimo 5, e già per me sono troppi), ma la scelta finale ovviamente non è mia. Qui sta tutto all'intelligenza e alla capacità di osare delle case editrici. :P
Per il discorso che faceva nihal (a cui voglio un sacco di bene, spero non se la prenda per quello che sto per dire :P )... questa non mi sembra affatto la legge del mercato. :P Il Mercato prevede un produttore e un consumatore, un'offerta e una domanda; non sono un'economista, ma in tutto questo non mi sembra sia contemplato chi, senza averne il minimo diritto, mette a disposizione di tutti (non di un paio di amici suoi a cui presta il libro, faccio notare, ma del mondo intero) prodotti che non gli appartengono! :? Per non incappare in fregature, basta fare molta attenzione. Negli ultimi anni, per esempio, ho comprato un bel po' di libri, e quelli che non mi sono piaciuti li conto sulle dita di una mano. Non avendo molti soldini a disposizione, infatti, non posso assolutamente permettermi di acquistare ciofeche. Grazie a Dio (almeno fino a quando non imploderà) c'è aNobii, pieno di Amici e Vicini con gusti simili ai miei e dei cui pareri mi fido (e finora non mi hanno mai tradito). Ci sono le librerie, dove ti puoi mettere comodo comodo a sfogliare i libri e a leggiucchiarne stralci. Ci sono le preview on-line. Ci sono le catene di lettura aperte da chi ha il diritto di farlo (di solito l'autore, che decide lui stesso di mettere a disposizione una o due copie della sua opera per un numero limitato di utenti che vogliono leggerla e poi rispedirla). Fra gli esordienti italiani, per esempio, in questo modo ho scoperto Marco Mazzanti, che reputo uno scrittore molto interessante - sia per stile che per tematiche - e di cui in futuro probabilmente leggerò altro con vero piacere.
In tutto questo ho speso un centesimo di cui mi sono pentita? Quasi mai.
Bene. Queste sono le mie riflessioni in merito. :P
Detto questo, Peace and Love a tutti! ;)
Ultima modifica di Elli il 30/04/2013, 14:51, modificato 2 volte in totale.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 14:24

Elli ha scritto:Sean potrà dire: "e io non faccio altrettanto per Midda e con lo stesso impegno?"


Come ho detto sopra, non oserei mai pormi sullo stesso piano. :oops:

Solo per il fatto che, come dici tu, la quota di lavoro speso con la casa editrice ha da considerarsi tanto elevata, non voglio neppure tentare di paragonare il mio umile artigianato alla professionalità tua e di Lord! :)
E non c'è ironia in questo! :ugeek:
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi Elli » 30/04/2013, 14:29

SeanMacMalcom ha scritto:
Elli ha scritto:Sean potrà dire: "e io non faccio altrettanto per Midda e con lo stesso impegno?"


Come ho detto sopra, non oserei mai pormi sullo stesso piano. :oops:

Solo per il fatto che, come dici tu, la quota di lavoro speso con la casa editrice ha da considerarsi tanto elevata, non voglio neppure tentare di paragonare il mio umile artigianato alla professionalità tua e di Lord! :)
E non c'è ironia in questo! :ugeek:


Io invece ti considero sullo stesso piano! ;) Ho sempre ammirato l'incredibile costanza del tuo impegno.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi Elli » 30/04/2013, 14:57

Piccola postilla (a cui mi ha fatto pensare Sean nominando l'editore ;) ): la casa editrice che mi pubblica (essendo di quelle oneste) ha delle spese. Innanzi tutto ci sono quelle relative alla partita IVA. Poi ci sono le spese di stampa. Se partecipa alle fiere (e ci partecipa :P) deve pagare le quote di iscrizione...
Se nessuno compra i suoi libri... fine. Dovrà chiudere.
Ed ecco che le piccole realtà editoriali - quelle serie - vanno a farsi friggere, e il mercato rimane nelle mani delle Big (fra cui una certa casa editrice tanto odiata da nihal :lol: ) e degli editori a pagamento.
Fine della postilla. ;)
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi nihal87 » 30/04/2013, 15:20

@Lord... non so sinceramente a che punto della mia Locandosa e quanto sai di me, certo è che tutti sanno qui dentro quanto io poco segua i nuovi autori. Preferisco i BIG, anzi i BIG STRANIERI. Il perchè è semplice... mi dispiace ma mi piacciono di più.
So che spendo 20€ Martin avrò un tornaconto estremo.
E quindi se io sono un'impiegata precaria e bistrattata perchè loro preferiscono i Big, beh io mi impegnerò per diventarlo.

Tornando ai costi... ho fatto l'esempio di Anna KArenina di Tolstoj, a 9.90€ conta più di 800 pagine quindi il rapporto pagine costo non torna.
Ho pagato 23€ il 5° Harry Potter... pentimento NULLO. Se pagavo 23€ il libro della Boni a fine libro ero morta e quindi non ero più con voi a parlare si queste cose. E non fatemi pensare ai 7€ spesi per comprare quello di D'Andrea... ho ancora gli incubi.
Come già detto so che la pirateria è sbagliata, ma o l'Italia permette un adeguato prezzo ai libri e ai film oppure vivrà per sempre e prospererà come la gramigna.

Io ho anche più volte espresso il mio desiderio che le case cinematografiche creassero dei siti in cui poter scaricare digitalmente i film, li comprerei. Perchè io vado al cinema, amo il cinema e comprerei i film che amo. MA non lo fanno. perchè non lo so, non mi interessa.
Ma se io devo dissanguarmi... eh no. Il mondo mi permette di non farlo e io colgo al volo l'occasione.

Però se riesco non lo faccio. Basta dire che sono andata al cinema a vedere Totoro e Laputa quando li avevo già visti decine di volte.E solo per sostenere la Lucky Red che si sta impegnando in questa cosa che io trovo magnifica.
Se qualcuno lavora bene, o comunque entro il mio standard di "lavorare bene" io lo premio. A modo mio.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi Elli » 30/04/2013, 16:22

nihal87 ha scritto:So che spendo 20€ Martin avrò un tornaconto estremo.[...]
Ho pagato 23€ il 5° Harry Potter... pentimento NULLO.[...]
Se qualcuno lavora bene, o comunque entro il mio standard di "lavorare bene" io lo premio. A modo mio.


Infatti. Giustissimo. Ognuno ha i propri gusti, preferenze e standard e questo è sacrosanto. Se con un certo editore o autore (o in generale, con un'azienda qualunque) per qualunque motivo ritieni di avere un'alta probabilità di incorrere in un prodotto di qualità, fai bene a puntare su di loro e non su altri, e a spendere i tuoi soldi lì piuttosto che altrove. Su questo aspetto, nulla da dire. Anzi. ;)
E pur facendo parte della famigerata schiera degli esordienti italiani (ricordati sempre che la L.E.I. ti sorveglia notte e giorno :twisted: :lol: ) se in base alla tua esperienza ti senti di puntare solo ed esclusivamente sugli autori stranieri, sono la prima a dirti che fai bene a farlo. Se poi ogni tanto vuoi farti del male e "assaggiare" un italiano, come si diceva più sopra, i modi di farlo senza spendere un centesimo ci sono (prestiti, catene di lettura, anteprime on-line) Ma questo, almeno a mio personalissimo parere, è tutto un altro paio di maniche rispetto alla pirateria su larga scala. :P
Che poi l'industria dell'intrattenimento abbia un pessimo modo di gestire il tutto (il vero modo di combattere la pirateria consisterebbe chiaramente nell'offrire al cliente qualcosa di più allettante, e continuo a chiedermi come facciano a non capirlo [in Italia di certo non l'hanno capito :lol: ]), su questo non ci piove.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 16:47

C'è da fare una considerazione sulla diversa "qualità" degli autori USA rispetto a quelli nostrani.
Della produzione annua statunitense (o anglosassone in generale) qui in Italia arriva una percentuale a dir poco infima di testi, i quali, anche ove siano frutto di esordienti, sono esordienti che in USA sono certamente già divenuti un caso editoriale al punto tale da rendere interessante agli editori nostrani l'idea di proporre al pubblico una loro traduzione.
Va da sé che acquistare un libro di un autore USA tradotto in italiano offre un certo "margine" di garanzia in più rispetto ad acquistare un libro di un autore ITA che si confronta per la prima volta con il proprio stesso mercato. Discorso che, visto dal punto di vista degli editori, si traduce quasi sempre in una ritrosia a offrire spazio a nuovi autori ITA piuttosto che a nuovi autori USA.

Come risolvere questo inghippo?

Purtroppo non credo che si possa. Perché allo stesso modo in cui la maggior parte della produzione USA rimane un fenomeno estremamente di nicchia, talvolta addirittura "locale", in Italia non possiamo sperare in una via più semplice verso il successo.
Come faceva la canzone?!
... uno su mille ce la fa! ;)
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