super successi in libreria in un paese che non legge

Leggere, rileggere, e leggere ancora. Come, quando, cosa e perchè...

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super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi gio » 08/11/2013, 16:09

Qui una riflessione sui boom di vendite di un titolo, in un paese di non lettori come il nostro

http://idoloridellagiovanelibraia.blogs ... 28000.html

che ne dite?
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi gio » 09/11/2013, 9:39

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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi Elli » 09/11/2013, 13:52

@gio: forse non ha riposto nessuno perché c'è poco da commentare! :lol:
E' ovvio che, a parte la pubblicità e la presenza massiccia nelle librerie, ci sono altri fattori che fanno la differenza fra un flop e un boom di vendite (vedi l'esempio che si faceva nell'articolo fra i due libri di Melissa P.). I libri di Fabio Volo sicuramente piacciono; e piacciono a una larghissima fetta di pubblico. Se un prodotto funziona, di norma (che si tratti di un libro come di qualsiasi altra cosa) è perché in qualche modo dà alla gente esattamente quello che vuole.
Non avendo mai letto un libro di Volo (non per chissà quale pregiudizio... semplicemente non è il mio genere :P), non posso valutarne il valore. Il senso dell'articolo linkato sembrerebbe essere: "i libri di Volo sono un inno alla mediocrità e quindi hanno successo per questo, essendo noi un popolo di mediocri". Come dicevo prima, non ho gli elementi per confermare o smentire. Fatto sta che, effettivamente, non ci si può aspettare molto da un paese dove la gente trascorre il pomeriggio a guardare "Uomini e donne" e altre scemenze di tal fatta! :lol:
Facendo una riflessione che va un po' off topic (ma neppure tanto) forse se il nostro sistema scolastico fosse più motivante e meglio organizzato non continueremmo a sfornare generazioni di ignoranti... :?

ps. 28.000 copie in una settimana... :? Io in una settimana non ne vendo neanche 28! :lol: Forse 28 in sei mesi, bene che vada... :? :lol:
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi gio » 12/11/2013, 14:45

. Fatto sta che, effettivamente, non ci si può aspettare molto da un paese dove la gente trascorre il pomeriggio a guardare "Uomini e donne" e altre scemenze di tal fatta!


in effetti... e dove la gente legge in media meno di un libro all'anno :?

28mila copie sono proprio tante. Accidenti.
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi nihal87 » 12/11/2013, 18:57

Scusate. Ho letto l'articolo nel week end e quindi rispondo solo ora :lol:
Ogni volta che leggo questi articoli mi meraviglia quanto la gente sia propensa a dispensare :roll: critiche gratuite? non saprei come chiamarle.
I libri che questo articolo porta come esempio di lettura idonea sono dei mappazzoni che non leggerei nemmeno se mi appiccicassero gli occhi alle pagine.
Partendo da ciò.... forse l'italiano medio che fa l'operaio 12 ore al giorno non ha voglia di leggersi la vita di Leopardi. :roll: Sbaglio? Però magari faccio un discorso stupido.
Torniamo a noi e al fatto che penso che tutti debbano vedere e fare ciò che vogliono.
SE uno mi guarda Uomini e Donne, ma è un intellettuale plurilaureato che sa che cos'è Post Mortem e non Mormem come dicono alcuni, questo a me va bene.

A me interessa che uno sia cerebralmente attivo e sappia cosa guarda e legge. Ovvero: se vedo un film di m.... ma mi piace, ne sono consapevole. Se leggo un libro di m.... e mi piace ne sono consapevole. Quando invece le persone compiono azioni incosapevolmente.... mi irritano.
Alle volte a me piace leggere libri "leggere", tranquilli e con poche pretese. Il cervello mi si svuota. La trama è banale i personaggi pure, ma si fanno leggere e questo mi basta.

Voi potreste dire: ma è peggio!!!! Guardare e leggere cosa di pessima qualità ed esserne consapevoli è peggio!!!
Sì è vero! E' peggio, ma lo faccio perchè non posso leggere solo mappazzoni e vedere solo film coreani in cui la sceneggiatura è composta da tre parole, perchè l'animo umano ogni tanto deve alleggerirsi.
Ecco perchè penso che certi libri abbiano successo.
Perchè non si può leggere Anna Frank tutta la vita e deprimersi.
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi nihal87 » 12/11/2013, 19:08

Credo di aver fatto un post estremamente stupido, ma non posso farci niente :lol: :lol:
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi Elli » 12/11/2013, 21:54

nihal87 ha scritto:Voi potreste dire: ma è peggio!!!! Guardare e leggere cosa di pessima qualità ed esserne consapevoli è peggio!!!


In realtà... sono perfettamente d'accordo con te! :lol: Anch'io spesso e volentieri guardo e leggo cose stupidine o banali perché mi va e basta, e mi ci diverto anche un mondo! :lol:
Purtroppo mi sa che la maggior parte dei nostri compatrioti rientrano nella categoria degli inconsapevoli, che guardano e leggono certe cose solo perché gliele propinano. :?
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi gio » 13/11/2013, 9:51

Ecco avete centrato il punto, temo :) L'inconsapevolezza dei più.
Nihal anche io ho dei periodi in cui cerco, proprio cerco appositamente, libri leggeri per far "svaporare" il cervello. La lettura può dare molto, la varietà dei libri garantisce risposta ai bisogni diversi di persone diverse e della stessa persona in momenti diversi.

Il problema però si crea quando si guarda alla massa che legge un libro all'anno. E quindi fa diventare casi editoriali solo certi tipi di libri... Oddio, problema. Be', diciamo che si perde la parte della lettura che "eleva" e arricchisce e resta solo la parte "far svaporare il cervello". Che va bene eh. Però forse così il popolo non cresce.
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi nihal87 » 13/11/2013, 13:39

Questo è vero!
Ma penso che stia nella scuola insegnare queste cose. Il fatto non è che noi siamo ignoranti, ma che ci hanno mantenuto tali.
Il problema non è la gente che è contenta di guardare programmi idioti, ma è il fatto che ritenga programmi idioti importanti.
Ho sentito una donna di Roma dire che lei non pagava le bollette per poter avere l'abbonamento allo stadio!
E' questo che è inquietante.
Ecco cosa penso sia un problema.
La scuola italiana è crollata, sta crollando e continuerà a farlo fino a che non si sfracellerà del tutto e non rimarranno che detriti.
Io voglio di nuovo professori severi! Professori che diano 4 come se piovesse. Non umanamente cattivi, ma severi. Che mantengano le distanze professore/studente. Che non dicano "ah però poverino". Poverino un c****. Sti ragazzi devono studiare. Se uno in un anno ha avuto gravi problemi di salute, familiari ecc, lo si boccia non perchè si è cattivi, ma per potergli far recuperare quell'anno in maniera serena.
La bocciatura deve essere vista come un "Ti permetto di rifare l'anno, per poter meglio affrontare ciò che c'è fuori". Altrimenti ci troviamo gente che dice che la terra è FERMA e il sole ci GIRA intorno!!!!! E so per certo che ci sono!!!!
Come ci sono persone che pensano che l'Egitto sia politicamente asiatico e geograficamente africano. E non so nemmeno che cavolo significhiiiiiiii!!!!!!!!
Oppure che dica che "Lasciate ogni speranza o voi che entrate" è un passo del Signore degli Anelli!!!!!!!
Ecco perchè la scuola dovrebbe migliorare. Non solo per i libri che si leggono, ma perchè la vita è una giungla e l'istruzione è un machete con cui affrontarla.
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi LordYanvas » 13/11/2013, 15:27

gio ha scritto:Be', diciamo che si perde la parte della lettura che "eleva" e arricchisce e resta solo la parte "far svaporare il cervello".


E ti pare poco? Oggi come oggi noi autori subiamo forti pressioni per tenere rasoterra il livello di complessità sintattica e lessicale del testo, perché gli editori partono dal presupposto che al primo termine nuovo il lettore si smarrisca, oppure che al primo scoglio nella fruizione la lettura s'inceppi e si possa dire addio a quella persona, perché ti bollerà come "difficile". Dal punto di vista puramente stilistico è castrante ai massimi livelli :roll:
Non per niente, qualche settimana fa il domenicale del CorSera riportava la previsione di uno studio sulla lingua italiana, secondo la quale nel 2050 utilizzeremo mediamente circa metà dei vocaboli presenti oggi. Tutto il resto sarà semplicemente desueto, ridotto a ricercatezza per pochi.

In ogni caso, per quanto anch'io ritenga che la scuola abbia delle colpe, la prima delle quali è avere un corpo insegnanti vecchio che spesso è il primo a non leggere un accidente dai tempi dell'università, imho è troppo comodo prendersela sempre con un apparato statale che nel nostro Paese si vorrebbe paternalistico e onnipresente. Il mazzo tanto deve farselo la famiglia. Mettere al mondo figli non è un obbligo e, all'alba del XXI secolo, nemmeno un incidente biologico. È una scelta che, tra i vari sacrifici economici e di vita, deve prevedere anche la formazione culturale e la trasmissione di valori ai figli. Perché appassionarli alla parola scritta, renderli curiosi e desiderosi di apprendere è un valore che non si può demandare a docenti sottopagati (quindi chi è così bravo da avere alternative fa altro) e resi svogliati da un apparato che, anche tra le loro fila, equipara quelli preparati a cani e porci. Non può essere sempre tutto colpa del "sistema". L'impegno deve venire dai singoli, senza delegare né demandare ad altri. Bisogna prendere esempio dai paesi protestanti, dove secoli di abitudine a cercare la verità (religiosa, all'epoca) da soli, tramite l'accesso alle Scritture che il cattolicesimo riservava alla Chiesa, ha reso l'iniziativa personale e l'autonomia di pensiero due valori da conseguire. E chi si dimostrava migliore, chi emergeva tra tutti, era ed è anche oggi un modello da seguire, mentre nelle nostre culture viene guardato con la diffidenza e l'invidia dettate da un pauperismo farisaico che ha anestetizzato spirito critico e iniziativa.
Kennedy diceva che non dobbiamo chiederci cosa la società può fare per noi, ma cosa noi possiamo fare per la società. Curare l'educazione dei figli, anziché stravaccarsi sul divano a guardare lo tv/spippolare col tablet o affibbiarli a una baby sitter per andare al cinema, sarebbe il primo passo. Se non si impegna chi li ha messi al mondo e li ama, non si può certo pretendere che lo faccia chi li considera un numero e magari conta solo quanti anni gli mancano alla pensione.
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi gio » 13/11/2013, 15:39

Kennedy diceva che non dobbiamo chiederci cosa la società può fare per noi, ma cosa noi possiamo fare per la società. Curare l'educazione dei figli, anziché stravaccarsi sul divano a guardare lo tv/spippolare col tablet o affibbiarli a una baby sitter per andare al cinema, sarebbe il primo passo.


eh be'.

che dire. ovviamente è vero. verissimo. ma faccio la pessimista, forse buona parte di quei genitori rientra nella popolazione che legge un libro (o meno di un libro all'anno) e allora... che valori può passare ai figli. Occhio, non parlo solo di libri, è ovvio. Ma proprio di cultura, desiderio di sapere, imparare, arricchirsi (nel senso di elevarsi migliorando se stessi).

resta il fatto che siamo responsabili delle creature che abbiamo messo al mondo certo.

poi dò ragione anche a Nihal, sull'importanza della scuola. La famiglia e la scuola sono le due agenzie educative per eccellenza. è ovvio che il genitore deve dare il meglio di sè, ma una buona scuola sarebbe quella che interviene laddove la famiglia è "debole" per assicurare comunque giuste opportunità a tutti i ragazzi.

alla fine la decadenza viaggia sui due binari, genitori lassi, professori lassi, assenza di modelli per i giovanissimi, perdita di valori...
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi gio » 13/11/2013, 15:41

ma perchè la vita è una giungla e l'istruzione è un machete con cui affrontarla.


Nihal questa è splendida!!!
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Re: super successi in libreria in un paese che non legge

Messaggiodi gio » 13/11/2013, 15:43

nel 2050 utilizzeremo mediamente circa metà dei vocaboli presenti oggi. Tutto il resto sarà semplicemente desueto, ridotto a ricercatezza per pochi.


che tristezza, ecco a cosa serviva leggere. Ma se i giovani e gli adulti ormai leggono solo sms e link facebookiani, hai voglia a imparare nuove parole.
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