Lo Hobbit di Tolkien

Lo Hobbit di Tolkien

Messaggiodi gio » 06/05/2009, 19:54

"In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto”
Thorin a Bilbo Baggins sul letto di morte ne Lo Hobbit


Bilbo sta tranquillamente fumando la sua erba pipa sull'uscio di casa quando arriva Gandalf che gli propone di prendere parte ad un'avventura, lo hobbit esita dicendo che gli hobbit sono gente tranquilla, non avvezza alle avventure, da lui definite "Brutte fastidiose scomode cose", ma il giorno dopo fa la conoscenza di un gruppo di nani cappeggiato dal famosissimo Thorin Scudodiquercia. Scopo di questa avventura è quello di recuperare un immenso tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria sorvegliato dal vecchio e feroce drago Smaug che in passato ha sottratto queste ricchezze ai nani che dimoravano sotto la montagna.
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Re: Lo Hobbit di Tolkien

Messaggiodi Il Prenna » 04/11/2009, 11:50

"In una caverna sotto terra viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima."


Così inizia lo hobbit, e queste parole sono talmente famose che nel 1980 sono entrate di diritto nel Barlett's Family Quotations... non male per una storia per bambini tra i 5 e i 9 anni, come era stata pensata in origine, ma ancora più stupendo è il fatto che da questa storia per bambini il genio di Tolkien ha fatto sorgere un racconto epico e stupendo che ancora oggi viene considerato uno dei mattoni fondamentali del fantasy, ossia il Signore degli Anelli.
Ma non andiamo fuori tema e parliamo di questo libro. Una delle prime recensioni che si possono trovare allo Hobbit (non ancora nella sua versione definitiva) è stata fatta dal figlio 10enne dell'editore di Tolkien ed è molto schietta, corta e centra il punto:

« Bilbo Baggins era un Hobbit che viveva in una caverna Hobbit e non aveva mai avventure, un giorno lo stregone Gandalf lo persuade a partire. Ha delle eccitanti avventure con orchi e mannari. Alla fine arrivano alla Montagna Solitaria; Smaug, il drago che vi abita è ucciso e dopo una terrificante battaglia ritorna a casa - ricco!!
Questo libro con l'aiuto di mappe, non richiede nessuna illustrazione è buono e può interessare bambini dai 5 ai 9 anni»

Questo è il succo della storia, ma Tolkien è in grado di dare vita a questa storia con le sue parole, dipingendo paesaggi stupendi, immaginando dialoghi spettacolari tra i personaggi e facendoci vivere spettacolari avventure.
Uno dei momenti più belli a mio parere (ma sono io che ho un debole per queste cose) è la gara di indovinelli tra Bilbo e Gollum, gara in cui la posta in gioco è altissima: Bilbo ha bisogno di una guida per scappare dagli orchetti, Gollum ha semplicemente fame e vede in Bilbo un buon pranzetto da condividere con il suo tessorro. I nove indovinelli sono qualcosa di spettacolare, e a volte gli uso anche io quando per intrattenere i ragazzi di catechismo do il via a una gara di indovinelli con premio finale. La decima proposta invece è la conclusione un po' indegna di questa gara, in cui Bilbo a corto di idee, si rifugia in corner salvandosi per pura fortuna, infatti ha in tasca il tessoro di Gollum e quest'ultimo, credendolo al sicuro sull'isolotto non ci sarebbe mai arrivato.

Giusto per la cronaca riporto uno di questi indovinelli, il migliore secondo me è un'altro, ma questo rende lo stesso:

Alive without breath.
As cold as Death.
All in mail, never clinking.
Never thirsty, always drinking.

Vive senza respirare.
Freddo come Morte pare.
Beve, ma non è assetato.
Non tintinna corazzato.

Tutto il testo è permeato da una sorta di ironia verso la serietà che di solito è collegata alle storie fantasy (e che spesso sarà collegata in futuro). Infatti Lo Hobbit non è proprio l'incarnazione del coraggio, e più di una volta prova in ogni modo a scappare, ma le circostanza giocano contro di lui. In più ci sono tante piccole frecciatine allo standard del mondo, per esempio quando Bilbo arriva a Gran Burrone che annusando l'aria pensa: "Mmmmmm! Sento odore di elfi!"...

Nel 1980 uscì la versione annottata dello Hobbit, con tante informazioni che aiutano il lettore a legare tutte le opere di Tolkien insieme. In particolare nell'appendice A di questa opera, intitolata: "La cerca di Erebor" viene raccontato un dialogo tra Gandalf e la compagnia dell'anello dopo che la guerra è finita, nel quale lo stregone racconta i fatti che hanno preceduto lo hobbit e fa entrare questa stupenda avventura in un progetto più ampio per fermare l'avanzata di Sauron nelle terre libere!!
In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto.
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Re: Lo Hobbit di Tolkien

Messaggiodi B. Franck » 25/02/2010, 22:56

Quando si parla di "Lo Hobbit" se ne può solo parlare bene, perchè una storia che nasce come fiaba per bambini ma che poi diventa il romanzo fantasy che conosciamo tutti, va studiata per comprendere al meglio come possa essere così magica. Ancora oggi, riprendendolo in mano e rileggendolo, ritengo che Lo Hobbit, sia la cosa migliore scritta dal sommo J.R.R.Tolkien, migliore per me dello stesso Signore degli Anelli: questo perchè, non solo Lo Hobbit è il preludio alla storia dell'unico anello, ma in se racchiude le basi portanti (più o meno) di tutto l'universo Tolkieiano, che lo scrittore ha creato nella sua vita. In questa avventura, si parla degli hobbit introducendo questra splendida razza, si narra di luoghi molto importanti della terra di mezzo, nella terza era, e sentiamo parlare di cose e persone che ne Lo Hobbit ci incuriosiscono ma niente di più, ma che, dopo la lettura del Signore degli Anelli, comprendiamo solo allora la loro grande importanza.
Il libro poi è una lettura non solo molto interessante, ma è anche facilmente leggibile, dato che Tolkien in questa storia non entra fin troppo nei particolari esagerando a soffermarsi in cose che sul momento possono non interessare. E' la storia di un viaggio, alla ricerca di un tesoro favoloso, ma è anche un viaggio di maturazione spirituale per Bilbo Baggins che scopre il mondo attorno a se, oltre alla contea.
In conclusione....una delle pietre miliari della storia del fantasy, un vero e proprio capolavoro della letteratura
"Più ti immergi nella lettura di un libro, più il tuo piacere aumenta, la tua indole si affina, la tua lingua si scioglie, la tua abilità si perfeziona, il tuo vocabolario si arricchisce e il tuo cuore è appagato"Jahiz 850 d.c.
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Re: Lo Hobbit di Tolkien

Messaggiodi LukryGwizdoFan » 20/10/2013, 11:06

Amo questo libro, è il mio preferito, e non solo tra quelli di Tolkien, ma tra tutti quelli esistenti in questo mondo!
Come si può non amare il protagonista, Bilbo Baggins? :) E' goffo e simpatico, ma cela un coraggio e un'astuzia che non hanno eguali. E poi i nani sono semplicemente adorabili! Trovo che sia un libro più allegro, specialmente se confrontato con l'altro capolavoro di Tolkien, Il Signore degli Anelli, che a mio parere era un po' cupo, benché io lo adori.
E il canto dei nani? Mozzafiato! :-P Lo leggi e ti sembra di essere trasportato nelle Terra Selvagge, tra le Montagne Nebbiose, in antri fondi, oscuri e desolati. <3
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