Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 20/12/2009, 22:01

La Locanda della Terra di Altrove
è lieta di presentarvi...


Locan-to di Natale

soggetto originale di Charles Dickens

con (in ordine di apparizione)

SeanMacMalcom nel ruolo di Puck, emissario di re Oberon

B. Franck nel ruolo di Ebenezer Smythe, anziano proprietario e presidente di corporazione
... e in quello di Mirytikov "Marley" Petrov, ex-socio di Ebenezer
... nonché in quello di Bellamy, volontario per la carità

koukla nel ruolo di Frederich, nipote di Ebenezer

gio nel ruolo di Thomas Hatchit Sr., segretario particolare di Ebenezer
... e in quello dello Spirito del Natale Presente, non servono presentazioni
... nonché in quello di Banshee O'Ghara, antica fiamma di Ebenezer
... e, ancora, in quello di Titania, regina del Piccolo Popolo e (più o meno) coniuge di Oberon

demon black nel ruolo dello Spirito del Natale Passato, non servono presentazioni
... e in quello della signora Hatchit, moglie di Thomas
... nonché in quello dei due becchini

yui00 nel ruolo di Ortensia Smythe, sorella minore di Ebenezer e madre di Frederich
... e in quello del Spirito dei Natali Futuri, non servono presentazioni

Immagine

Ufficio di Ebenezer Smythe - 24 dicembre 2109

Sono stato chiamato in molti modi. E in un'altra miriade di modi mi sono chiamato da solo.
Due nomi con cui son diventato celebre, nel mondo del Popolo Alto, sono Robin Goodfellow e Puck: me li ha affibiati in umano in gamba, un certo William Shakespeare, a cui, qualche secolo fa, ho raccontato di un mio vecchio scherzo.
Mi piacciono gli umani, mi sono sempre piaciuti... sono gente strana ma simpatica. Peccato che, per questa mia personale predilezione, il mio re, Oberon, abbia stabilito come impiegare la mia personale predilezione allo scherzo a suo personale favore, inviandomi come suo emissario in giro per il mondo. In fondo, dall'epoca in cui ha tentato di far re-innamorare, con la prepotenza, la regina Titania, ad oggi, nulla è poi cambiato.
E così eccomi qui... ancora una volta a cercare di comprendere come cavarmi fuori da uno spiacevole impiccio.
Una storia che, forse, un giorno racconterò ad un altro Shakespeare e diventerà commedia di cui ridere... o forse no.

Ho sei giorni per cambiare l'animo di un umano... peccato che, in effetti, non so neanche se questo umano abbia veramente un animo, oltre a un cuore e tutto il resto.

Ora sono qui, accanto a lui, invisibile, impercettibile... uno spirito, un'ombra, qual spesso in effetti appaio, per studiarne il comportamento, per capirne lo stile. E' da un mese che trascorro così le mie giornate e devo dire che ho speso il mio tempo in modi decisamente migliori rispetto a questo.

E' quella comunemente denominata quale vigilia di Natale, dal Popolo Alto, e pure, per Ebenezer Smythe sembra un giorno come un altro. Che tristezza d'uomo.
Accanto a lui è Thomas Hatchit, un uomo che mette tristezza solo a guardarlo. Di per sé potrebbe essere anche l'incarnazione della felicità, della gioia, ma sul suo cuore grava un pesante fardello.

Bussano. Chi sarà mai?! Un soldo bucato che lo so.

Hatchit va ad aprire. Ed ecco Frederich... il nipote di Ebenezer Smythe. Il suo unico parente.
Da quasi un mese osservo ogni giorno questa scena: devo dare atto a Fred di avere gran pelo sullo stomaco per sopportare questo zio...

Ma ecco che, al solito, la scena va ad iniziare...
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 20/12/2009, 22:30

[Ebenezer Smythe- studio]
Sospiro lievemente appena per riprendere il fiato tra una pratica elettronica e l'altra, guardo lo schermo con avidità e interesse nell'aspettare novità sul lavoro; ma a quantpo pare oggi come ieri il mio lavoro sarà poco, molto poco; non è buona notizia, e peggiora se la si unisce alla causa di questa diminuzione: il Natale...Bah che banalità, ho smesso di credere in questo giorno, anzi penso proprio di non aver mai creduto allo spirito natalizio; sono passati molti anni ma non mi pare di ricordare un giorno così poco sfuttato, dato che a quanto pare sono molte le persone che credono ancora a questa festa, dopo più di un centinaio di anni, e quindi, le persone si prendono giorni di ferie, si riuniscono con le famiglie e festeggiano...Baggianate; se non fosse per le conseguenze che potrebbero crearsi, io non avrei mai dato a nessuno dei miei sottostanti e impiegati il 25 come giorno di riposo....li farei lavorare come fanno di solito ed invece.....<Bah!> emano alzando la testa. Ho sentito la porta suonare e Hatchit si è lanciato subito alla porta per aprire, solo come scusa per fermarsi dal suo solito lavoro. Non mi alzo dalla sedia, tanto so già chi stà arrivando, quell'impiastro di mio nipote, che da qualche giorno ha deciso di rovinarmi il fegato venedno qui a parlarmi, e dicendo sempre le stesse cose
"Più ti immergi nella lettura di un libro, più il tuo piacere aumenta, la tua indole si affina, la tua lingua si scioglie, la tua abilità si perfeziona, il tuo vocabolario si arricchisce e il tuo cuore è appagato"Jahiz 850 d.c.
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi koukla » 20/12/2009, 22:47

FRED
Timidamente infilo la testa dalla porta (lo studio dello zio mi ha sempre messo agitazione). Fortunatamente il vecchio brontolone non s'è scomodato, così viene ad accogliermi il suo segretario...come farà a sopportarlo?!?!?
Mi perdo nelle mie fantasticherie e non m'accorgo che lo zio ha alzato lo sguardo su di me e sta attendendo spiegazioni circa il motivo della mia visita...
"Ehm, buonasera caro Zio! Bella serata, vero??? Un po' freddina, forse...."
Non so come intavolare il discorso...chiedere denaro è sempre un problema...chiederlo ad un taccagno come mio zio lo è doppiamente!
"Scusa il disturbo, sei molto impegnato??? Perché se hai da fare posso tornare in un altro momento..."
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi gio » 20/12/2009, 23:07

Hatchit (tornando a sedermi alla scrivania)

Guardo con simpatia il povero nipote del mio datore di lavoro. Non è certo stato fortunato a capitare con uno zio così avaro e sgarbato. Ma vediamo come se la caverà. Se andrà come lo scorso anno, ora Fred inviterà lo zio al pranzo di Natale e quest'uomo dal cuore di pietra lo caccerà in malo modo...

Brrr che freddo si gela in questo ufficio. E pensare che basterebbe un bidone di gasolio in più, ma niente...Lui non ne vuole sapere. Il problema è che quando mi si congelano le dita non riesco più a battere sui tasti del computer...
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 21/12/2009, 0:46

[Ebenezer Smythe- studio]
Non mi stupisco prorpio di vedere lui qui; Frederich, mio nipote (almeno la genetica ha confermato fino ad ora la cosa) figlio della mia unica sorella, ma sopratutto rappresentante, della grande folla uniforme che vanno avanti e indietro senza fare nulla di utile per il paese; uno sfaccendato, che raramente si ritrova con un lavoro sotto mano per più di 6 mesi. Lo guardo e sbuffo alla sua banale domanda <Come va? i server del mainfraime sono lentissimi, le risposte per l'aquisto degli immobili in grecia dove spostare la nuova filiale non è ancora arrivata, e le novità dal parlamento europeo sul nuovo "Empure Act" non sono ancora giunte: tutto questo lo sai perchè? Natale; ogni anno e la stessa storia; per due o addirittura tre giorni sembra che tutto si debba bloccare, che tutto debba fermarsi e le persone diventano pateticamente sdolcinate, senza contare chi chiede i soldi per aiutare i poveri...Bah! che vadano al diavolo, o in qualche cella in quella fogna denominata Australia. E per di più devo dare un giorno di riposo ai miei impiegati> e guardo fisso Hatchit <dandogli pure la paga intera, come se la meritassero....Hatchit! non rimanere fermo, batti sui quei tasti, ho bisogno di quelle lettere per stasera razza di scansafatiche>
Poi mi rigiro verso mio nipote e alzandomi in piedi chedo <Temo non sia difficle capire cosa tu voglia, ma comunque parla e cerca di stare attento a quello che dici>
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi gio » 21/12/2009, 10:14

Hatchit

"Sì sissignore!" sobbalzo sulla sedia e mi metto a battere con foga sui tasti. Non sento più la punta delle dita e faccio un sacco di errori, ma cerco di non farlo capire al signor Smythe: mi ha già decurtato una fetta del mio pur misero stipendio perchè consumavo troppo il tasto CANC!
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi koukla » 21/12/2009, 20:12

FRED
Per fortuna lo zio si è un po' sfogato col suo segretario, forse con me sarà più clemente....sìììì, che mi vado ad immaginare: lo zio clemente!!!! Uno che si chiama Ebenezer!?!? Ed io son qui, come ogni Natale, ad elemosinare la sua presenza al nostro pranzo di Natale... Mia moglie non la vuol proprio capire...A Natale siam tutti più buoni!-continua a ripetermi-Bisogna seppellire i dissapori ...cancellarli con un colpo di spugna!...più facile a dirsi che a farsi...e lo zio è lì che mi guata come un cobra con la mangusta!!!! Perché non ricordo mai quale dei due vince?!?!?
Senti zio, come hai detto, domani è Natale e tu certamente avrai mille impegni, cento programmi....ma che ne dici di passarlo con me e la mia famiglia???? Perché, per un giorno non molli tutti, borsa, inflazione, PIL, e tutti gli altri tuoi innumerevoli interessi, e non vieni a distrarti un po'??? Sai, anche mia moglie ci tiene...
Ultima modifica di koukla il 21/12/2009, 22:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 21/12/2009, 21:15

[Ebenezer Smythe- studio]
Fisso il mio impiegato, finquando non lo rivedo battere sui tasti; ascolto poco le parole di mio nipote, le conosco praticamente tutte.
Mi muovo dal tavolo e mi avvicino <Come ho detto, domani per via del Natale devo ghiudere tutta l'azineda, quindi domani non posso lavoare, nessuno mi darebbe retta...e tu cosa mi offri? mi inviti come ogni anno a pranzo a casa tua?> sorrido ironicamete <E dimmi, ci sarà la pasta fatta in casa; e il pollo (o almeno e così che chiamano queòllo che dicono di allevare in Italia) contornato il tutto da croccanti patate e verdure cotte al punto giusto; e per finire, una torta ripiena di uva passa e canditi e dolci del genere???> Lui annuisce speranzoso credendo di avermi beffato, mentre il mio ghigno diventa un grido di odio e ferocia insieme <MA MI VUOI UCCIDERE RAZZA DI CRETINO????????? ti diemtnichi che ho la bellezza di ottantacinque anni e che una delle cose che hai detto potrebbe rovinarmi il fegato???? e poi come diamine compri tutta questa roba! Bah! lo dici con un moto di allegria come se avessi tu qualcosa per cui essere allegro; siete povero, poverissimo> le mie urla rimbobano nella stanza fino a spaventare il mio sottostante e far scappare i tutto fare-robot
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi koukla » 21/12/2009, 22:42

FRED
Ecco, lo sapevo! Ti sei infuriato! Ma non potresti stare un po' calmo almeno a Natale??? Non sono le leccornie cucinate da mia moglie che ti uccideranno: sarà un colpo al cuore che ti stroncherà se non la smetterai di scattare per un niente! T'ho solo invitato a pranzo, e sai benissimo che nelle nostre condizioni economiche non possiamo certo rimpinzarci di schifezze al colesterolo! Se tu ti degnassi di conoscere un po' meglio mia moglie, sapresti che cucina in modo sano, naturale ...visto che io ho sempre problemi col lavoro sta cercando di darmi una mano! La cucina sana mi mantiene in forma, così posso stare fuori a procacciarmi i clienti anche con questo freddo! Certo, se avessi i tuoi giacconi di pelliccia, non avrei problemi di raffreddore...."- bene , gliel'ho detto...e adesso?!? Sicuramente non tornerà sulla sua decisione...cosa m'invento?
A proposito di cucina sana: Betty sta sperimentando delle nuove pentole che vorrei piazzare sul mercato...perché non accetti l'invito, anche solo per darmi il tuo parere??? Critichi sempre il mio lavoro senza nemmeno sapere di cosa mi occupo....vieni e vedrai!"
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 21/12/2009, 22:57

[Ebenezer Smythe- studio]
Lo guardo in tonmo alquanto minaccioso, e sembra anche che la mia poca barba bianca sia diventata pungente come il ferro <Baggianate! ecco cosa ne penserei del tuo pranzo, lo stesso di questo patetico giorno lasciato all'ozio; baggianate! passi da un lavoro all'altro sensa soffermarti a pensare a cosa sia meglio peer le tue finanze; ora vendi pentole? saranno di pessimo livello come il tuo livello sociale: avresti dovuto fare come me, ma sei uguale a tua madre Bah!> mi giro dandogli le spalle <Ogni anno vieni qui e ti ritrovi la stessa identica risposta tutti gli anni, ed ogni volta ti devo sempre vedere con quello stupido sorriso sulle labbra; tua moglie cucina in modo sano è naturale...la cosa non mi interessa, dato che con le mie ricchezze mangio cento volte meglio in modo sano e naturale, come dici tu...e ancora una volta del tuo pranzo non mi interessa niente, come di questo natale>
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi gio » 22/12/2009, 8:31

Hatchit (studio)

Vedo Fred che si avvia sconsolato verso la porta. Anche quest'anno ha perso la sua battaglia di Natale. Mi spiace proprio per quel ragazzo. Si volta e mi saluta ed ecco che torna un sorriso sul suo volto mentre mi rivolge tanti auguri per domani. Io rispondo al sorriso e agli auguri, poi torno a battere sui tasti, trafitto dall'occhiataccia malevola di Ebenezer Smythe.

Un'ora dopo.

Quest'uomo avaro è andati avanti a lungo a borbottare e lamentarsi tra sè, dopo la visita del nipote. Il Natale ha reso il suo umore ancor più nero.

Due ore dopo.

Allungo il collo più che posso per tentare di vedere l'ora sull'orologio collegato alla stazione niveo-meteo di Barcellona e al Big Bang di Londra, ma i miei occhi stanchi non raggiungono la scrivania del mio datore di lavoro.
Il mio orologio ho dovuto impegnarlo due mesi fa, al monte dei pegni, per le cure del mio piccolo Tiny Tim. Per qualche secondo rallento il ritmo di battitura e subito Ebenezer Smythe si volta con aria truce. Riprendo a schiacciar tasti anche se la mia mente è a casa, con la mia povera moglie e i bambini. Che misero Natale li aspetta...
Se solo lui mi avesse lasciato scappare una mezzoretta prima, forse avrei potuto trovare qualche svendita alla Lidl, magari un piccolo panettone tedesco, magari mezzo da ripescare dai cestoni delle offerte...
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 22/12/2009, 16:11

[Ebenezer Smythe- studio]
Finalmente quell'impiastro si è tolto di mezzo; ogni anno devo sorvirmi le sue lamentele, ma non mi preoccupano per ora. Alzo gli occhi dopo solo parecchie ore di lavoro mentre il buio della notte ha ormai preso il sopravvento; freddo e neve coprono la città, in un clima che ormai da mezzo secolo porta un freddo siberiano in tutta la città. Il mio ipiegato si alza e io gli indico subito i panni sporchi....ma dopo qualche secondo lo fermo <Aspetta; dammeli a me; di sicuro mi costerà farmeli da solo che darti io i soldi a te per stirarli> e mi faccio consegnare il sacco. Immediatamente si apre la porta dell'ufficio e un robot fa entrare due signori ben distinti; per un attimo penso a una cosa "clienti" speranzoso, ma subito riconosco il volto del più alto con i baffi; George Bellamy uno degli ultimi rappresentanto qui nel regno unito del partito socialista europeo ormai ridotto all'osso da molto tempo; lo squadro con gli occhi mentre i due si avvicinano e dicono <Mi scusi volevamo parlare con Smythe e marley, io mi chiamo Bellamy, in rappresentanza del volontari del natale; ho il piacere di parlare con Smythe o Marley> a quelle parole mi torna in mente il mio povero socio Marley, morto sette anni fa proprio il 24 dicembre <Sono anni che Marley ha lasciato questo mondo ma parlate pure a me cosa volete?> il più basso allora dice <Eccellenza, in questo tempi, i poveri soffrono come non mai, e a Natale vorremo cercare di aiutarli; di sicuro anche in nome del vostro defunto socio vorreste fare un gesto di generosità per darci una mano> Marley ed io eravamo proprio uguali e anche lui alla parola generosità avrebbe guardato molto male le persone davanti a lui, e lo credo bene: Marley in arte ma che si chiamava in realtà Petrov, Mirytikov, un ricco uomo d'affari fuggito alla crisi politica dell'est d'europa cinquant'anni fa, uno che non i faceva scrupoli: derubava le vedove e truffava i poveri; la barba sul mento sembra diventare appuntita come l'acciaio e e dico <I carceri sono per caso pieni? oppure le case famiglia nei sobborghi della Scozia non sono agibili? oppure è successo qualcosa alla nostra "Poor law", per la gestione dei poveri?> Bellamy risponde <No assolutamente, i carceri e le case famiglia sfortunatamente funzionano più che bene, e la legge sui poveri non è stata abolita, malgrado la sua crudeltà> E allora sospiro tornando a sederrmi <Che sollievo; per un attimo ho temuto che fosse accaduto qualcosa a queste tre grandi creazioni del nostro paese>
Ultima modifica di B. Franck il 22/12/2009, 23:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 22/12/2009, 16:38

[Puck]

Nel mio ruolo di ombra continuo ad osservare in silenzio ciò che sta avvenendo e, sinceramente, ogni istante che impiego nell'osservar questo inutile rappresentante del Popolo Alto mi convince sempre più che, probabilmente, questo incarico non avrebbe dovuto prevedere il ricorso alle sottili vie per le quali normalmente sono solito agire, ma a qualcosa di più deciso, di più... cattivo anche.
Ma re Oberon non ha incaricato un qualunque Berretto Rosso [*] di svolgere questo incarico, quanto il sottoscritto... e sebbene questo Smythe manchi totalmente delle qualità che, solitamente, stimolerebbero il mio senso dell'umorismo, dovrò impegnarmi a dare il meglio di me per giungere ad una conclusione di sorta.

Certo che...

Ebenezer... Fred... Marley... sono tante coincidenze. Anche troppe in effetti.
Mi sovviene infatti alla mente un'altra opera di un altro scrittore del Popolo Alto... un certo Dickens. Charles Dickens.

Che Madama Sorte abbia voluto indicarmi una via sì diretta?
Probabilmente non sarà il massimo dell'originalità... ma potrebbe anche funzionare...

Devo andare, ora. Tornerò prima di quanto Smythe possa credere.
E non sarò solo.
Ho bisogno di qualche rinforzo e so perfettamente dove trovarlo...

[*] http://it.wikipedia.org/wiki/Redcap
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