Il rapporto autore-lettore (estratto da La bambola di vetro)

Romanzi fantasy (e horror) di autori italiani (per ora) ancora poco conosciuti...

Moderatori: demon black, SeanMacMalcom

Il rapporto autore-lettore (estratto da La bambola di vetro)

Messaggiodi gio » 21/09/2010, 19:00

MESSAGGIO DEL MODERATORE:

Il seguente thread nasce dal tavolo dedicato a "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano, presente nella sezione apposita di questo forum.
Le ragioni che hanno condotto a questa scelta di moderazione sono riportate nel thread originale: viewtopic.php?f=107&t=984&start=26#p57142

Grazie per l'attenzione...

Sean

_______________________________________________________________________________________________

OT Per TERESA

Teresa, mi intrometto per una piccola riflessione che forse può essere utile in generale dato che abbiamo l'onore di avere molti autori in locanda. Capisco benissimo che un libro, il proprio libro, è come un pezzo di cuore per il suo autore, è qualcosa di importante, di amato, di prezioso.
Però, prima di rispondere a una recensione che magari ci ha procurato dispiacere-fastidio-rabbia - ed è NORMALE che sia così - credo sia utile contare fino a cento. Sembra banale, ma non lo è.
Per esperienza personale mi è capitato di spedire dei messaggi di cui poi mi sono pentita e che se avessi lasciato sbollire un attimo, avrei scritto diversamente.
Solo un esempio. Secondo me, se non rispondevi subito a Blackie, a mente fredda non avresti scritto: "perchè una ha scritto questo sul commento, e cioè che il libro non si capisce, e tutti ci siete andate dietro"
Perchè a freddo, sai benissimo che non puoi dire ai tuoi lettori che sono andati dietro al primo parere di un altro o che forse non hanno cultura sufficiente per capire un libro. Immagino tu non lo pensi davvero, anche perchè sarebbe come dare a tutti noi degli idioti, e quindi... sarebbe meglio trattenersi, forse.
Mio parere personale, eh. :ugeek: Tutta farina del mio sacco tra l'altro ;) :lol:
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi demon black » 21/09/2010, 20:01

Noewle ha scritto:Ma guarda che il libro è stato, prima di essere stampato a mie spese, letto da una persona che ha tantissima cultura (fa addirittura conferenze ai professori universitari) e non mi ha affatto detto che il libro è confusionario. Può darsi che ci voglia più cultura per comprenderlo, chissà... del resto c'è l'esistenzialismo e la filosofia di S. Agostino, quindi...
Si è creato questa psicosi su Anobii perchè una ha scritto questo sul commento, e cioè che il libro non si capisce, e tutti ci siete andate dietro.Il libro si capisce benissimo, anche se la trama è arzigogolata e sintetica.


Scusa, ma non mi sento una pecorella che non ha idee proprie e segue il branco anche perchè io non leggo mai le recensione altrui per evitarmi spoiler. Mio padre mi ha insegnato ad avere idee mie senza avere pregiudizi sul "sentito dire". Quindi ciò che ho scritto è una mia opinione personale e basta ;)

Noewle ha scritto:Samantha non è affatto idiota. Lei manda Reinhold dai fratelli perchè spera che i tre si litighino (ha circa tredici anni, è un dispetto che vuole fare sia ai fratelli sia a Rey). Infatti, lei inganna Reinhold per questo motivo, dicendole solo "quei ragazzi mi inseguono".


Beh, questo non si capisce e tanto meno viene spiegato.

Noewle ha scritto:Le virgolette a pagina 14 mancano perchè non sono state stampate dall'editore (si chiama refuso), lo dimostra il fatto che nel resto dei dialoghi si trovano. E poi come non si sa chi gli chiede di chiudere? Cito testualmente: seduta di fronte a lui una giapponese. [...] c'è la battuta del finestrino e poi descrivo: fece quanto chiesto, sorridendo: provava un'innata simpatia per lei. Più chiaro di così?


Per me non lo è :roll:

Noewle ha scritto:Bè... l'apprezzamento finale potevi risparmiartelo, dato che hai demolito completamente il mio libro! Non mi sembra infatti coerente con il tuo giudizio!!!!


Io posso trovare anche che il libro non sia stato scritto chiaro, ma la trama può piacermi lo stesso...poi queste sono opinioni personali e non mi sembra giusto che tu mi attacchi perchè io ho espresso una mia opinione!
Quando si scrive un libro si può anche incappare in una persona a cui non piace come si può incappare in persone che lo adorino :)

Me lo spieghi perchè mi attacchi così personalmente?! Io ho solo detto che il libro non mi piace motivando anche le mie ragione, dicendoti perchè non mi è piaciuto ma dicendoti che, però la trama è bella. Io non ho mai detto una cosa contro di te mentre tu mi hai attaccato personalmente ...perchè?
Io non ho detto nulla contro di te...perchè questa reazione esagerata?! :roll:
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 22/09/2010, 9:24

gio ha scritto:OT Per TERESA

Teresa, mi intrometto per una piccola riflessione che forse può essere utile in generale dato che abbiamo l'onore di avere molti autori in locanda. Capisco benissimo che un libro, il proprio libro, è come un pezzo di cuore per il suo autore, è qualcosa di importante, di amato, di prezioso.
Però, prima di rispondere a una recensione che magari ci ha procurato dispiacere-fastidio-rabbia - ed è NORMALE che sia così - credo sia utile contare fino a cento. Sembra banale, ma non lo è.
Per esperienza personale mi è capitato di spedire dei messaggi di cui poi mi sono pentita e che se avessi lasciato sbollire un attimo, avrei scritto diversamente.
Solo un esempio. Secondo me, se non rispondevi subito a Blackie, a mente fredda non avresti scritto: "perchè una ha scritto questo sul commento, e cioè che il libro non si capisce, e tutti ci siete andate dietro"
Perchè a freddo, sai benissimo che non puoi dire ai tuoi lettori che sono andati dietro al primo parere di un altro o che forse non hanno cultura sufficiente per capire un libro. Immagino tu non lo pensi davvero, anche perchè sarebbe come dare a tutti noi degli idioti, e quindi... sarebbe meglio trattenersi, forse.
Mio parere personale, eh. :ugeek: Tutta farina del mio sacco tra l'altro ;) :lol:


Ma io non ho offeso proprio nessuno! Mi spiace Gio che la pensi così. Siccome questo è un Forum e nel Forum i discorsi che si aprono si chiamano "discussioni" e non monologhi, mi è sembrato giusto, nonchè opportuno esprimere la mia opinione sull'opinione di Blackie. Fermo restando che ogni libro è soggettivo, quindi può anche non piacere. Infatti, non è che alla fine ho obbligato Balckie comunque a rivalutare la sua opinione. Quando ho scritto non ero (e non sono affatto arrabbiata) però non mi sembra giusto (almeno dal punto mio di vista d'autrice) che si affermino cose non vere sul mio libro. Quello che ho scritto è una ponderata quanto meditata, nonchè ragionata, spiegazione su quello che non ha approvato Balckie del mio libro. Riferendomi ai primi righi del post, quando la scrittrice Miriam Mastrovito, che è laureata in filosifia, ha scritto la recensione ed ha apprezzato il mio libro ho capito che forse (infatti nel mio post ho scritto "può darsi") occorreva conoscere questi argomenti per poterlo apprezzare in pieno, giacchè l'ho ripetuto qui, nel mio blog, nelle mie numerose interviste (se qualche volta vi sareste soffermate a leggerle... l'avreste saputo), che il libro è filosofico, mi piace Sartre (non l'ho mai nascosto) e, quindi, l'esistenzialismo. E il fatto che c'era la filosofia di S. Agostino l'ha rivileato la persona colta alla quale l'ho fatto valutare (perchè non sono stata così sprovveduta da farlo pubblicare senza farlo rivedere da qualcuno). Ed è proprio per questo che mi sembra davvero strano che tutti nelle recensioni affermate di non capirlo. Posso capire che magari la trama risulti troppo articolata, quindi arzigogolata. Che la scelta di non far annoiare il lettore con molte pagine, quindi la mia sinteticità non è stata apprezzata (preferite di gran lunga i libri più lunghi), ma non è possibile che non si capisca. Il libro è stata riveduto e non mi è stato affatto additato questo difetto dell'incomprensione. Mi è stato detto che somiglia ai fumetti di Corto Maltese per le visioni oniriche, ma io non li ho mai letti: evidentemente è solo una coincidenza.
Poi, ripeto, anche a me libri che sono di grandi autori pubblicati da grandi case editrici non mi sono piaciuti. Quindi, sul fatto che a Balckie il libro non sia piaciuto, non obietto. Ma mi sembrava giusto precisare la mia posizione, dato che sia sulla mia catena, sia qui mi sono gentilmente resa disponibile (anche con entusiasmo) a parlare del mio libro.
Bè... spero ora sia tutto chiaro... e per tutti!!!!
Noewle
 

Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi gio » 22/09/2010, 9:48

So che non era affatto tua intenzione offendere, ma ti assicuro che se una persona mi dice che forse non ho abbastanza cultura per capire il suo libro e/o che "sono andata dietro" al giudizio di un altro lettore... Questo E' offensivo!!!

Per il resto hai fatto benissimo a entrare nel dettaglio e chiarire alcuni punti della trama, rispondendo a Blackie, su quello nulla da obiettare per carità, i chiarimenti sono utili a tutti.

Solo, quando dici:

ma non è possibile che non si capisca


in realtà non funziona così. Se più di una persona ammette di non aver compreso bene il libro o alcune sue parti, E' possibile che non si capisca. E tu come autrice puoi prenderne atto per i tuoi lavori futuri. Oppure no.
Dipende a chi vuoi destinare i tuoi libri. Se sono destinati a una cerchia ristretta di esperti nel campo filosofico, allora non hai bisogno di rendere i tuoi testi più comprensibili, dato che sicuramente per tali esperti risulteranno chiari. Se invece vuoi destinare la tua opera a un pubblico più ampio ed eterogeneo, allora la tua abilità di autrice sarà proprio quella di rendere comprensibili e alla portata di tutti i bei concetti fisolofici che animano l'opera.
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 22/09/2010, 10:12

gio ha scritto:So che non era affatto tua intenzione offendere, ma ti assicuro che se una persona mi dice che forse non ho abbastanza cultura per capire il suo libro e/o che "sono andata dietro" al giudizio di un altro lettore... Questo E' offensivo!!!

Per il resto hai fatto benissimo a entrare nel dettaglio e chiarire alcuni punti della trama, rispondendo a Blackie, su quello nulla da obiettare per carità, i chiarimenti sono utili a tutti.

Solo, quando dici:

ma non è possibile che non si capisca


in realtà non funziona così. Se più di una persona ammette di non aver compreso bene il libro o alcune sue parti, E' possibile che non si capisca. E tu come autrice puoi prenderne atto per i tuoi lavori futuri. Oppure no.
Dipende a chi vuoi destinare i tuoi libri. Se sono destinati a una cerchia ristretta di esperti nel campo filosofico, allora non hai bisogno di rendere i tuoi testi più comprensibili, dato che sicuramente per tali esperti risulteranno chiari. Se invece vuoi destinare la tua opera a un pubblico più ampio ed eterogeneo, allora la tua abilità di autrice sarà proprio quella di rendere comprensibili e alla portata di tutti i bei concetti fisolofici che animano l'opera.


Certo! Se ti dò un manuale di legge e ti dico forse dovresti studiare legge o farlo leggere ad uno che si intende di legge, tu ti offendi, non è vero? Oppure riconosci che invero sarebbe opportuno avere delle basi per capirlo? C'è un'idea distorta dell'offesa, davvero... almeno... in questo caso.
Mah... personalmente, a parte i difetti di una trama troppo arzizigogolata e che si svolge in troppe poche pagine, per me il libro si capisce benissimo. Anche perchè ripeto: l'ho fatto leggere, quindi... davvero: non capisco perchè non si capisce... Ed è scritto in italiano...
Comunque, dato il successo di quest'opera non credo proprio che replicherò l'impronta filosifica del testo in altri miei libri (se ne scriverò degli altri, naturalmente!)...
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi gio » 22/09/2010, 10:33

per me il libro si capisce benissimo.


ci mancherebbe, l'hai scritto tu! :-P :-P Scherzi a parte, per te è logico sia comprensibilissimo.
Stavo solo consigliandoti di tenere da conto anche le osservazioni di chi ha avuto difficoltà a capire bene tutti i passaggi.

Anche perchè ripeto: l'ho fatto leggere


anche i lettori anobiani lo hanno letto. I lettori hanno tutti pari dignità e ogni parere è utile. Se un solo lettore ha trovato difficile seguire alcuni passaggi, allora potrebbe essere quell'uno poco attento o poco acuto (ma in ogni caso anche il suo unico parere può essere utile), se in tre o in quattro hanno trovato qualche difficoltà di comprensione, allora per il futuro vale la pena tenere d'occhio questo aspetto.
E se stiamo qui a discuterne è proprio perchè, come ha scritto anche Blackie, la trama, l'idea di fondo è originale e interessante. Mi pare che anche su questo punto le recensioni anobiane concordino.
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi yui00 » 22/09/2010, 10:49

Con tutte queste discussioni m'avete fatto venir voglia di leggerlo, voglio capire il perché di questo pseudo flame :lol:
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi gio » 22/09/2010, 10:52

yui00 ha scritto:Con tutte queste discussioni m'avete fatto venir voglia di leggerlo :lol:


:lol: :lol:

Tra l'altro, mi pare una discussione interessante in generale, per tutti quelli che coltivano la passione per la scrittura (destinata a un pubblico) :mrgreen:
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi yui00 » 22/09/2010, 10:57

gio ha scritto:
yui00 ha scritto:Con tutte queste discussioni m'avete fatto venir voglia di leggerlo :lol:


:lol: :lol:

Tra l'altro, mi pare una discussione interessante in generale, per tutti quelli che coltivano la passione per la scrittura (destinata a un pubblico) :mrgreen:


Esatto, c'è molto da riflettere su questa discussione :-P
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi SeanMacMalcom » 22/09/2010, 13:08

Il seguente intervento NON è da intendersi qual moderatore, ma qual semplice utente incuriosito...

Noewle... tu dici:
Noewle ha scritto:Se ti dò un manuale di legge e ti dico forse dovresti studiare legge o farlo leggere ad uno che si intende di legge, tu ti offendi, non è vero? Oppure riconosci che invero sarebbe opportuno avere delle basi per capirlo?

... e in questo hai assolutamente ragione.

Ma da qui mi sorge una domanda spontanea: il tuo libro è da considerarsi quale un libro fantasy "popolare", un libro fantasy riservato a un pubblico di "intellettuali" oppure un trattato di filosofia? :)
Nel primo caso, infatti, il riferimento al manuale di legge non ha significato alcuno... negli altri casi, invece, forse sarebbe stato meglio, nella quarta di copertina, nell'introduzione al libro, o in qualsiasi maniera sufficientemente esplicita, sottolineare le competenze richieste per poter leggere e apprezzare il tuo libro, onde evitare spiacevoli equivoci quale quello in corso.

Perché se tu mi dai un manuale di legge, è implicito che io debba conoscere un minimo l'argomento in questione. Ma se tu mi dai un romanzo fantasy, in effetti, non è così scontato che io mi debba intendere di filosofia... di esistenzialismo, Satre o altri nomi che tu hai citato.
Poi, per carità, un autore fantasy può anche scrivere mezzo libro in sanscrito antico senza mettere alcuna traduzione a margine e senza avvisare i lettori della necessità di conoscere il sanscrito antico per poterlo leggere (ancor prima che per poterlo apprezzare)... ma, poi, non potrebbe essere giustificato nel lamentarsi se qualche lettore privo delle conoscenze adeguate obiettasse difficoltà a comprendere la sua opera.

Ben venga un fantasy "filosofico"... ma, forse, sarebbe meglio esplicitarlo.
Ammesso che già non appaia chiaro il tuo intento sulla copertina del libro o nell'introduzione al medesimo... in questo caso allora avresti ragione a dire "Io vi avevo avvisati... cavoli vostri che l'avete voluto leggere ugualmente.". :)
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi gio » 22/09/2010, 13:20

Seguendo l'interessante filo di Sean, mi provo ad andare oltre... E se l'autore si impegnasse a rendere il fantasy filosofico alla portata di tutti? Non sarebbe ancora più bello? (sto sempre parlando in generale eh!)

Anche perchè un fantasy per soli addetti ai lavori, potrebbe contare su un pubblico davvero ristretto!

Lasciando perdere l'esempio del manuale che forse è discorso a sè, restando nella narrativa, io apprezzo molto i testi in cui concetti difficili vengono espressi in modo semplice e chiaro, così da risultare comprensibili e persino piacevoli anche per i 'profani'!

altra possibilità, quella della lettura a più strati. Quei testi che - se un lettore possiede certe conoscenze si prestano a un tipo di lettura e interpretazione - e per il lettore che non possiede tali conoscenze risultano comunque una piacevole lettura. Non so, penso a Tobia o anche alle opere della De Mari. Il pubblico adulto può cogliere la complessità del testo ed eventuali rimandi storico-politici, riferimenti, ecc. il ragazzino magari non coglie queste sfumature, ma apprezza la favola, senza avere l'impressione che 'qualcosa gli sfugga'.
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi koukla » 22/09/2010, 18:52

Avendo già espresso a suo tempo il mio giudizio in merito al libro di Noewle, mi intrometto nella discussione solo per porre una domanda proprio all'autrice:
"Se parti dal presupposto che il tuo libro sia comprensibilissimo, in quanto scritto in italiano, e che, nonostante i vari tagli che ha subito, resta comunque chiaro nella sua complessità e forma arzigogolata, e visto che non riesci a capire le critiche ed i pareri discordanti dal tuo, mi spieghi perché lo hai messo in catena di lettura gratuita su aNobii?
A me sembra che gli autori mettano a disposizione i loro libri proprio per sondare il terreno...per avere pareri da parte di un gruppo di lettori che, bene o male, di libri ne leggono in quantità (paragonati al numero di libri letti in un anno dagli italiani, siamo abbastanza sopra la media) e quindi possono dar loro delle dritte, dei consigli per indirizzare il tiro... Un autore deve mettersi in gioco e le critiche possono anche essere costruttive, ma nel tuo caso non credo ti saranno molto utili se non le accetti e ti scivolano addosso lasciandoti con le tue convinzioni..."
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Re: "La bambola di vetro" di Teresa Di Gaetano

Messaggiodi Noewle » 23/09/2010, 18:12

koukla ha scritto:Avendo già espresso a suo tempo il mio giudizio in merito al libro di Noewle, mi intrometto nella discussione solo per porre una domanda proprio all'autrice:
"Se parti dal presupposto che il tuo libro sia comprensibilissimo, in quanto scritto in italiano, e che, nonostante i vari tagli che ha subito, resta comunque chiaro nella sua complessità e forma arzigogolata, e visto che non riesci a capire le critiche ed i pareri discordanti dal tuo, mi spieghi perché lo hai messo in catena di lettura gratuita su aNobii?
A me sembra che gli autori mettano a disposizione i loro libri proprio per sondare il terreno...per avere pareri da parte di un gruppo di lettori che, bene o male, di libri ne leggono in quantità (paragonati al numero di libri letti in un anno dagli italiani, siamo abbastanza sopra la media) e quindi possono dar loro delle dritte, dei consigli per indirizzare il tiro... Un autore deve mettersi in gioco e le critiche possono anche essere costruttive, ma nel tuo caso non credo ti saranno molto utili se non le accetti e ti scivolano addosso lasciandoti con le tue convinzioni..."


Io ho messo il libro in catena per un solo quanto semplice scopo: farmi conoscere. E mi sembra legittimo essendo esordiente e per giunta avendo pubblicato a mie spese avere questo desiderio di far conoscere sia la mia opera sia in un certo qual senso me.
Ero pronta anche al fatto che il libro potesse o non piacere o comunque non trovare riscontro. Come ho già ribadito prima, anche a me autori importanti pur essendo pubblicati da grandi case editrici non mi sono piaciuti. Quindi... però un conto è recensire rispettando il lavoro dell'autore, perchè dietro c'è un raffinato lavoro intellettuale. E un conto è non rispettarlo. Ed io, devo ammettere, da quello che è stato scritto non c'è stato molto tatto nè rispetto nei miei confronti. E' stato bollato come libro incomprensibile ed è finita! Se vai nella mia libreria e leggi le recensioni dei miei libri ti accorgerai che c'è stata dietro una ragionata, quanto sistematica, opera di scrittura ed ho comunque rispettato l'autore anche quando il libro non mi è piaciuto per niente, perchè non è detto che se a me il libro non piace vuol dire che anche a te. Bisogna andarci leggeri con le parole, perchè soprattutto in rete rischiano di creare delle reazioni a catena, con la conseguenza che l'autore viene ingiustamente denigrato. Io non ho costretto nessuno nè ad iscriversi alla mia catena, nè a recensirmi per forza. Però, chi lo fa deve mettere in conto che comunque l'autore ha avuto la gentilezza di proporre un proprio libro a disposizione gratuita per essere letto, e che sempre l'autore (in questo caso io) non sta, come ha affermato ingiustamente Sean sul trono, sentendosi chissà chi... io sono stata la prima, forse unica, autrice aperta che si è messa a disposizione a parlare con i propri lettori, da pari a a pari, con amicizia del libro. Quindi, mi sembra che benchè sinceri nelle proprie valutazioni comunque bisogna essere rispettosi con chi ha scritto. Quello che ha scritto Balckie fa apparire il libro come se fosse una serie sconclusionata di eventi. Invece, il libro ha un suo perchè, è il frutto di un raffinato e delicato pensare. Tant'è che le parole dei personaggi sembrano quasi delle poesie. Insomma, bisogna avere rispetto di chi scrive, perchè davvero dietro non c'è stato solo un grandissimo lavoro di cesellatura, ma anche un grande amore per la scrittura e mi sembra che anche qui sul Forum si sia capito. Almeno credo. Poi, il fatto che sia lambiritica come autrice credo proprio che ci sia ben poco da fare, purtroppo scrivo abbastanza articolata (può darsi che è il mio stile). Però... dico magari chi ha una certa preparazione può apprezzarlo di più... chissà...
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