Questa frase fatta, perché tale mi viene da considerarla, la continuo a ritrovare come spiegazione applicata a dozzine di questioni.
C'è crisi nell'editoria? E' perché ci sono più scrittori che lettori.
Esistono gli editori a pagamento? E' perché ci sono più scrittori che lettori.
Il fantasy italiano fa schifo? E' perché ci sono più scrittori che lettori.
Non riusciamo ad avere la traduzione della saga XXX famosissima all'estero? E' perché ci sono più scrittori che lettori.
Partendo dal presupposto che in una tale frase, "scrittore" abbia da essere tradotto come "colui che scrive", e "lettore" come "colui che legge", per non ricadere nell'annosa questione nel merito di chi abbia da essere considerato quale uno scrittore, è possibile che in Italia ci siano più scrittori che lettori?
Considerando la questione da un punto di vista matematico, il fatto che l'insieme degli scrittori sia considerato maggiore rispetto a quello dei lettori, implica che pur considerando X persone sia nell'insieme degli scrittori che in quello dei lettori, esiste comunque un quantitativo Y di scrittori (e non lettori) e un quantitativo Z di lettori (e non scrittori) tale per cui Y > Z.
Ma è davvero possibile questo?
E' davvero possibile che in Italia vi siano Y persone che scrivono senza leggere?
E che queste Y persone che scrivono senza leggere siano superiori a tutte le persone che leggono senza scrivere?!
... ma sei un idiota. E' chiaro come tutto questo abbia da considerarsi quale enfatizzazione a scopo metaforico. Ovviamente non ci sono più scrittori che lettori. Ma ci sono lo stesso troppi scrittori in confronto al numero di lettori...
Ok. Ammettendo che io sia un idiota (non sarebbe una grande scoperta ), e ammettendo che la frase vada presa in maniera metaforica, è davvero possibile, allora, che tale asserzione abbia da essere accettata quale giustificatrice per ogni male?
E' possibile che se una piccola casa editrice decide di chiudere i battenti, ciò avvenga perché in Italia ci sono più scrittori che lettori? O che il fantasy italiano faccia schifo perché in Italia ci sono più scrittori che lettori?
E ancora... è possibile che tanta voglia di scrivere sia una singolarità unica del nostro Paese?
In UK davvero nessuno scriva, fatta eccezione per la Rowling, Pratchett, Gaiman e altri nomi famosi?
O che in USA nessuno scriva, fatta eccezione per Brooks, King, Martin e altri nomi famosi?!
A voi l'ardua sentenza...