In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Leggere, rileggere, e leggere ancora. Come, quando, cosa e perchè...

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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi gio » 29/06/2011, 9:43

i soldi per i libri non sono sperperati. I libri nutrono la mente, come il cibo nutre il corpo.
per me mente e corpo sono ugualmente importanti (non per tutti certo) :mrgreen:
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi DaisyDery » 29/06/2011, 10:40

nihal87 ha scritto:ehm... ma chi si lamenta dei prezzi è chi legge :roll:
a nessuna delle mie amiche frega qualcosa che i libri costano e la loro scusa non è certo che i libri costano! Semplicemente non ne hanno voglia! Non ci sono motivazioni di chissà quale tipo dietro.

La maggior parte dei miei amici fanno gli operai e quindi o spostano scatole tutto il giorno o saldano cassoni di camion per una settimana. Quando tornano a casa alle 20.00 hanno voglia di mangiare, farsi una doccia e stendersi nel divano a guardare la tv. Come potergli dare torto? Mio babbo legge molto, ma quando? Nel week end non certo durante la settimana quando lavora 12 ore come muratore.

Bisogna considerare anche queste cose!!

Per i prezzi è tutta questione di priorità. Io dico sempre contro una ragazza che gira con noi perchè è una che sperpera i soldi, ma poi ci penso e dico.... ho più di 150 libri pagati di tasca mia alla cifra media di 10 euro, posso davvero dire che è lei che sperpera???


Hai capito esattamente quello che intendevo.
Anche io fino al mese scorso, come niji, sostenevo che i libri in Italia sono cari, ma non è solo quello il motivo dei pochi acquisti, mi sono dovuta ricredere.
Ci sono veramente persone che non hanno la più pallida idea di quanto costi un libro, semplicemente perchè non sono interessati a leggerli. Interessa a me, che voglio leggerne tanti e non so più dove metterli :-P .
Il discorso della fidelizzazione del lettore lo condivido e fino a ieri, quando Asengard ha detto che chiudeva, pensavo fosse l'unico sistema vincente. Ma Asengard chiude, con tutta la sua qualità, con tutti i suoi lettori affezionati e fedeli. Chiude.
Il libro è un genere di sussistenza, inutile negarlo. Se avessi veramente difficoltà economiche smetterei di comprare vestiti, scarpe, libri, non di comprare la carne per i bambini. Ma, per fortuna, ci sono le biblioteche! :-P
Le hanno fatte apposta perchè chi non poteva permettersi i libri potesse nutrire la mente!
Certo, bisogna avere fame, e quanti hanno in effetti fame di lettura?
La vera domanda non dovrebbe essere se ci sono più scrittori che lettori, ma perchè non c'è fame di lettura neanche tra gli scrittori! :|
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi niji » 29/06/2011, 10:54

DaisyDery ha scritto:Anche io fino al mese scorso, come niji, sostenevo che i libri in Italia sono cari, ma non è solo quello il motivo dei pochi acquisti, mi sono dovuta ricredere.
Ci sono veramente persone che non hanno la più pallida idea di quanto costi un libro, semplicemente perchè non sono interessati a leggerli. Interessa a me, che voglio leggerne tanti e non so più dove metterli :-P .

No certo, chi non legge non è che inizierebbe se i libri costassero di meno. Ma chi legge comprerebbe più libri in italia, a mio parere. Perdono i lettori che comprano all'estero, perdono i lettori che piratano i libri, ...

Il discorso della fidelizzazione del lettore lo condivido e fino a ieri, quando Asengard ha detto che chiudeva, pensavo fosse l'unico sistema vincente. Ma Asengard chiude, con tutta la sua qualità, con tutti i suoi lettori affezionati e fedeli. Chiude.

Asengard secondo me faceva tutto nel modo "giusto". E' per questo che mi è caduta la mascella.
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi nihal87 » 29/06/2011, 11:05

OT: Per Asengard io sono corsa ai "ripari" ovvero... grazie a Niji avevo scoperto il loro catalogo digitale che vende a 4 euro :shock: (nemmeno un pacchetto di cicche costa 4 euro!!!) e quindi ho sperimentato l'acquisto promettendo che avrei preso quelli di Falconi il prima possibile. Il prima possibile si è trasformato in ORA! Sono corsa a ricaricare la postepay e li ho comprati!

Per i lettori... si è vero! Costando così tanto i nostri libri chi può compra all'estero risparmiando e chi non può va in biblioteca, pirata ciò che si può piratare o va in prestito (generalmente da me :evil: :lol: amiche di mia mamma hanno preso casa nostra per una biblioteca comunale!!!).

Io spero comunque di convincere sempre più gente che leggere è un passatempo come un altro e che in più da emozioni e fa imparare qualcosina in più sul mondo, sull'italiano e sulle persone.
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi gio » 29/06/2011, 11:08

Niji: Asengard: numeri troppo risicati? intendo di lettori...
Per arrivare a un buon numero di fedeli (e con buon numero intendo tale da far funzionare l'azienda e mangiarci) serve tempo (forse qualche anno?) e quindi o hai una base economica tua di partenza o non ce la fai...
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi DaisyDery » 29/06/2011, 11:12

niji ha scritto:Asengard secondo me faceva tutto nel modo "giusto". E' per questo che mi è caduta la mascella.


Anche a me :cry:
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi niji » 29/06/2011, 11:25

gio ha scritto:Niji: Asengard: numeri troppo risicati? intendo di lettori...
Per arrivare a un buon numero di fedeli (e con buon numero intendo tale da far funzionare l'azienda e mangiarci) serve tempo (forse qualche anno?) e quindi ho hai una base economica tua di partenza o non ce la fai...

scusa, non ho capito a che ti riferisci... :lol: ormai stiamo portando avanti 18 discorsi contemporaneamente!!!
Ah, sul fatto che secondo me faceva tutto nel modo giusto e non capisco cosa sia successo?
beh, sicuramente... solo che Asengard c'era da qualche anno, probabilmente hanno investito da subito molto per essere visibili e ben distribuiti sperando di aver un ritorno, che non c'è stato o non è stato sufficiente? boh...
Però non pensate che sia davvero improvviso? avevano appena annunciato una nuova iniziativa, quando l'hanno fatto non stavano pensando di andare male, no?... che cosa sarà successo? :(

Nihal ha scritto:grazie a Niji avevo scoperto il loro catalogo digitale che vende a 4 euro (nemmeno un pacchetto di cicche costa 4 euro!!!)

vero che avevano dei prezzi da urlo? io il Sentiero l'ho comprato sia cartaceo che digitale... :!:
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi gio » 29/06/2011, 11:39

Niji: sì sì scusa mi riferivo a quello ;)

Però non pensate che sia davvero improvviso? avevano appena annunciato una nuova iniziativa, quando l'hanno fatto non stavano pensando di andare male, no?... che cosa sarà successo?


magari altro, qualcosa di loro.
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi saxosax » 29/06/2011, 12:20

Mi inserisco sul discorso Asengard per fare un esempio più generale, e provo a inserire un tassello nella discussione che secondo me manca ma è molto importante.

La Asengard, sono andato a vedere, aveva un distributore nazionale. Questo significa che una buona fetta del prezzo di copertina di ogni suo libro (cartaceo) andava nelle tasche del distributore, come sarebbe giusto in un economia dove le varie parti fanno il loro lavoro e si accollano i premi in base ai rischi che corrono. Per la serie: tu editore mi dai il 30% del prezzo di copertina ogni libro che vendo e io mi impegno a venderti almeno... boh... trecento libri. C'è un rischio da entrambe le parti e, se la cosa funziona, entrambe le parti ne hanno un beneficio, questo è un ragionamento da imprenditori.
In italia però non funziona così. In italia è una cosa più del tipo: tu editore mi dai il 50-60% del prezzo di copertina, io faccio in modo che le librerie sappiano che esiste, altrimenti non ti caga nessuno. :shock: E credetemi non serve essere un editore o uno scrittore per sapere queste cose, basta avere a che fare con una qualsiasi ditta che operi in un qualsiasi settore della nostra economia. Noi italiani siamo cronicamente incapaci di stipulare accordi commerciali, siamo tutti avvocati: quando c'è una discussione una delle due parti deve per forza VINCERE e l'altra naturalmente deve perdere. Si cerca sempre di accollare la maggior parte se non tutto il rischio all'atro, curandosi solo di trarre eventuali benefici.
Fino a quando il rapporto tra piccoli editori e distributori sarà di questo tipo la situazione non cambierà mai.
La Asengard era distribuita. Questo significa che aveva fatto la scelta di rischiare e molto probabilmente si è trattato di un rischio che si è dovuta accollare da sola e alla fine, evidentemente, ha ceduto, per quanto giusto fosse il suo modo di operare. C'è poco da fare: o si rischia in due o è meglio non rischiare affatto.

Il problema secondo me è soprattutto questo. Il nostro modo marcio di fare economia dove nessuno è capace di fare il suo lavoro e dare il suo contributo ma se cerca sempre e comunque di ottenere sempre più facendo sempre meno.
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi niji » 29/06/2011, 14:56

una bella riflessione!
si tende forse a dimenticarsi dei distributori, perché - almeno personalmente - ne so molto poco! (ah perché, sul resto, invece? :P)
ma visto che le abbiamo dette su a tutti, sarebbe poco carino lasciarli in disparte! :lol:

Scherzi a parte, sicuramente una scelta rara e coraggiosa, come tutte le altre che sono state fatte... peccato che nel complesso non abbiano portato il giusto rientro
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi chimaira » 30/06/2011, 23:05

Posso dire la mia?
Ecco, se in Italia ci son più scrittori che lettori, non ne ho idea...concordo sul fattore "pochi lettori forti": non conosco nessuno, al di fuori di me e delle mie sorelline, che lega almeno una dozzina di libri al mese... o che in casa ne abbia un numero considerevole... Ma le vendite non possono basarsi solo su quel docdici per cento di lettori forti: spesso tali individui ricorrono alle biblioteche per evitare di finire sul lastrico...per cui il problema sta nella restante percentuale di gente che legge: quelli che non vanno in biblioteca,e che occasionalmente comprano uno o due libri l'anno, magari a Natale... (se io lettore forte compro cinquanta libri l'anno, influisco di meno che cinquanta milioni di italiani che comprano un libro l'anno...) e queste persone, non conoscendo bene lo strano e mistico luogo chiamato "libreria" si fiondano nella prima bottega che trovano, ovvero: o Feltrinelli o Mondadori, perchè...perchè se pensano a un libro pensano a quei nomi ( sul serio).
E se comprano libri, la maggior parte dei titoli più pubblicizati è di Mondadori o feltrinelli...
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi saxosax » 08/07/2011, 10:46

Già... c'è anche la questione Feltrinelli e Mondadori che stanno mangiando letteralmente tutto il mercato libraio. E naturalmente loro non possono avere TUTTI i libri esistenti, nemmeno la Feltrinelli che con gli autori locali è apertissima, almeno per mettere delle copie in vendita.
Qui il problema sono gli altri librai, quelli che invece di diversificarsi e puntare su titoli che nelle grandi non si trovano, che si liminato a starsene lì col sedere per terra aspettando di fallire, o aspettando che qualcun altro risolva il problema al posto loro.
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Re: In Italia ci sono più scrittori che lettori... sarà vero?!

Messaggiodi nihal87 » 08/07/2011, 12:45

OT SULLE LIBRERIE:
a Cesena ci sono 4 librerie, la Feltrinelli è comparsa quest'anno, una Mondadori, Giunti e Bettini (libraio privato).
Quest'ultimo possiede titoli che gli altri non hanno e nemmeno conoscono.
Io non compro da Mondadori, sono stata costretta a fare un acquisto da Feltrinelli e nelle altre vado senza distinzione a secondo di cosa cerco.
Bettini ha libri unici come il librone gigantesco che ho regalato tempo fa al mio ragazzo sul Mare del Nord.
Giunti ha un reparto fantasy medio-fornito, quindi li frequento a seconda delle esigenze.
Per il resto sono mesi che non compro in libreria e mi dedico all'usato.
W l'usato!!!! Grazie a questo ho i libri di molti italiani non presenti in libreria e ho speso decisamente meno 8-)

Le librerie sono sopravvalutate e io ci entro solo per vedere cosa è uscito per poi cercarlo usato...
I prossimi libri nuovi li comprerò nella mini libreria che c'è qui da noi, facendoglieli ordinare così lavorano un pò.
La Mondadori non avrà MAI più i miei soldi, nè lei, nè le sue propaggini. (non ho nemmeno rinnovato l'abbonamento a CIAK)

Voglio abbattere il sistema :twisted: so che non ce la farò mai e so perfettamente che anche se io non compro lì le cose non cambiaranno mai, ma esattamente come faccio la raccolta differenziata perchè ci credo, allora continuerò nel mio progetto di tenermi lontana dalla Mondadori. Sicuramente avrà soldi da altre cose che faccio, ma quello che posso lo evito ù.ù
FINE OT

tutto ciò per dire.... con tutti sti scrittori il mondo dell'editoria affonderà lentamente e io sinceramente me ne preoccupo poco. Scremando di più e scegliendo oculatamente avrebbero risolto il problema.
Quando qualcuno imbocca un filone loro ci si lanciano a pesce iniziando a pubblicare qualunque cosa di quel genere.
Vedi: i vampiri. Anne Rice e Bram Stoker c'erano prima della Meyer, ma nessuno pubblicava libri con copertine nere e tenebrose, ora è un putiferio (non so se avete visto la nuova ristampa di Intervista col Vampiro :| ).
Adesso c'è la moda dei pirla caduti dal cielo e quindi copertine con ragazze vestite di nero, con abiti da madonne pentite, in foreste tenebrose, con petali che cadono da cielo e titoli che ricordano degli Harmony: (Fallen, Torment, Passion, Promessi vampiri O.o). Io non saprei nemmeno scegliere!!!! Non posso comprarli tutti e se volessi avvicinarmi al genere come posso farlo? compro Fallen? Come l'altra tizia che scrive di angeli caduti?
E per i vampiri? compro la Meyer tanto criticata o vado sulla Smith che ha scritto 3000 libri?
E quindi per non rischiare di avvicinarmi ad un genere che potrebbe non piacermi, rimango nella mia ignoranza e non li leggo. Vi giuro che mi demoralizzano! Nel vero senso della parola. Magari vorrei anche avvicinarmici, ma come si fa? Te li infiocchettano come biscotti di prima qualità e poi magari dentro ci sono i loacker (a cui sono pure allergica :lol: ) ed è davvero difficile perchè ce ne millemila.
Io mi immagino un ragazzino ai primi libri (come ero io, ovviamente) che vede tutte ste copertine mirabolanti. Cosa fa?? Io andavo a casaccio. :?

Secondo questo sistema di "casaccio" ho rischiato di comprare L'Evocatore della Boni e probabilmente mi sarei sparata durante la lettura (20 euro). Uff...

ora mi destreggio con i consigli, i prestiti, l'usato: per risparmiare e rischiare meno.
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