"Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

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"Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi ziadada » 02/07/2011, 18:58

Visto che "Pan" mi ha colpito (anche se ho ancora qualche perplessità che mi gira per la testa), e visto che giace in casa immoto da tempo, credo che prossimamente leggerò anche "Alice"

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"Ben vive a Londra, è giovane, è sopravvissuto a un tragico incidente d'auto, e soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte comincia a leggere un romanzo che si intitola Alice nel paese della vaporità, inviatogli via e-mail da un mittente anonimo.

Alice Liddell è un'antropologa in cerca di una sfida. Vive in una Londra steampunk a cavallo tra epoca vittoriana e futuro anteriore, in cui tutto funziona grazie a macchine che hanno il solo difetto di produrre come scoria la Vaporità, una "nebbia" che se respirata si rivela essere un potente allucinogeno che nel tempo provoca mutazioni. Per consentire ai londinesi di vivere una vita ordinata e tranquilla, molto tempo fa la Vaporità fu convogliata nella Steamland, una terra abbandonata a se stessa insieme ai suoi abitanti, ormai pazzi e mutanti da generazioni. Alice decide di esplorare la Steamland e immergersi nella Vaporità. Ben legge la sua storia. Ma c'è di più, ovviamente."
(sinossi scopiazzata da Fantasy Magazine per economizzare le energie ;) )

Se qualcuno ha voglia di parlarne, si faccia sotto :-P
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi claudia » 03/07/2011, 20:34

Anche a me attira, ma sono indecisa. Magari se quando rientro lo trovo in biblioteca ci provo...
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi ziadada » 03/07/2011, 21:08

se ti fa piacere ti presto volentierissimo la mia copia appena finito :-P
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi claudia » 03/07/2011, 21:49

ziadada ha scritto:se ti fa piacere ti presto volentierissimo la mia copia appena finito :-P


E... lo consigli?
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi ziadada » 03/07/2011, 22:01

Non saprei, finora ho letto circa quattro pagine 8-)
Ti farò sapere :-P
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi nihal87 » 04/07/2011, 8:04

anche io cercherò di procurarmelo probabilmente, anche se non ora!!
Mi ispira molto e non solo per il personaggio :lol: :lol:
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi claudia » 17/07/2011, 12:06

Alla fine non ho restito (galeotta fu la splendida copertina di Paolo Barbieri) e l'ho comprato.
Sono appena all'inizio e posso affermare che, dal mio modestissimo punto di vista, la frase seguente da sola vale la spesa:

"Alice ripensò alla scena di un famoso dramma idro-meccanico scritto da Charles Dickens. A un certo punto il protagonista - un archeologo - si andava a cacciare nei guai in un tempio speduto nella lontana Asia. Durante il pranzo si vedeva servire portate come cervello di scimmia e scarafaggi vivi."

Ho trovato l'associazione veramente fantastica!!

Edit: finito ieri sera.
(Pericolo di SPOILER)
Mi è piaciuto molto.
Ho trovato originale l'idea di creare un mondo dove le percezioni sono mescolate e la realtà assolutamente personale e non oggettiva.
Alice è un bel personaggio: una donna forte dall'inizio alla fine. Sicura di sé anche nell'ammettere che quella che all'inizio credeva forza altro non era che incoscienza.
Chesy e Miyamoto sono stati i miei personaggi preferiti, mentre invece non ho apprezzato Clint. Anche se credo che quella di non soffermarsi troppo su di lui sia stata una scelta. Di eroi senza macchia e senza paura, o di eroi con molte macchie e senza paura, il fantasy è fin troppo pieno... E allora perché mi piace Myamoto? Forse perché ha in sé il distacco che viene dal tocco divino.
Dimitri ha una scrittura piacevole, movimentata, ricca di artifici ma stranamente asciutta. Può sembrare una contraddizione quello che ho scritto, ma, anche nel mio caso, è stato voluto.
Non è un libro prefetto: molti aspetti avrebbero necessitato di un maggior approfondimento, della parte in cui Alice parla con il profeta ho capito poco (complice forse anche l'ora tarda, per cui mi riservo di tornarci una mattina, con la mente sveglia e lucida), della regina non si sa nulla, così come del coniglio.
In ogni caso, nonostante le imperfezioni, è stata una lettura piacevole e Dimitri è entrato di diritto nella rosa di autori che seguirò con interesse, con molto interesse.
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi manusk » 19/02/2012, 20:29

Commento con ***SPOILER***:
"Magnifico,pensò,davvero magnifico.Devo raggiungere un gruppo di guerriglieri attraverso una terra di tossici,portandomi dietro un mutante ritardato.E c'è un gigantesco coniglio che mi dà la caccia."
Sono divisa a metà,penso che la stotia sia bella,particolare interessante,ma ci sono delle scene che nn mi sono piaciute,un pò forti.Il mutante che Alice si porta dietro sembra solo un'espediente alla fine.La parte di Ben mi cionvolge,ma il finale lasciato così proprio no.
Non c'è modo per cui da solo possa salvare il mondo,ma mi vergognerei di far passare un solo giorno senza provarci! I.A.
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Re: "Alice nel paese della vaporità" di Francesco Dimitri

Messaggiodi nihal87 » 30/01/2013, 22:18

Eccomiiiii!!!
Il libro mi è stato regalato un anno fa ed era lì che attendeva, finalmente è stato il suo turno.

SPOILER
Allora.... non ho ancora capito se mi è piaciuto moltissimo, se mi è solo piaciuto o se mi è piaciuto poco :lol:
Sicuramente mi è piaciuto. Vediamo....
L'ambientazione: complessa, ma bella.
Mi ha divertito il fatto degli "antichi" o comunque degli avi che avevano creato macchinari che Algernon aveva riesumato.
Ovviamente gli antichi siamo noi e vedere la bicicletta solcare la Vaporità è stato davvero bello.
I personaggi.... belli, soprattutto Alice, ovviamente :ugeek: e Ben... però forse Ben non l'ho capito.
E' stato questo il problema. Ci sono state cose che forse non ho capito e quindi vorrei dirmi cosa ho capito della fine e di tutto il contesto e sapere se anche voi l'avete percepito in questo modo!

Il tutto partirebbe dal Profeta, ma temo che già i 3 Aspetti per me siano stati difficoltosi. Comunque... E' lui che gli rivela gli Alberi. Quindi: L'Universo potremmo identificarlo come un'immensa foresta dove esistono tanti alberi e ogni alberi è? Ho capito che è una realtà. Ogni albero è una realtà a sè in cui le cose però attingono l'uno dall'altro.
Il Tronco è una cosa ben distinta, ma poi in Chioma e Radici i vari Alberi si confondono e quindi le varie Realtà si... contaminano l'una con l'altra?
E quindi ho capito che è come se i personaggi degli Alberi fossero sempre gli stessi, ma si mescolano le parti :roll: forse non ho capito niente.
Mi ha confuso moltissimo la scena finale nella stanza degli specchi. In quella scena Incanto, Sogno e Carne si sono fusi creando un punto d'incontro in cui era possibile creare un Albero della Steamland, diciamo così.
Ma Alice stava morendo quindi Myamoto decide di salvarla e con Frangincanto la "spedisce" nell'albero più vicino. Quel vicino l'ho intenso come mondo similare e quindi il nostro. Il nostro era ovviamente colui che aveva dato i natali all'Ombra di cui fa parte Steamland e la Londra di Alice ed eravamo quindi il loro Albero "padre".
Zap ha unito gli Alberi fra loro espandendo le sue percezioni, ma in realtà espandendo e annullando se stesso. Tutto per dare ad Alice la possibilità di ritrovarsi e di raccontare la storia della Steamland. La storia che avrebbe permesso alla Steamland di essere una realtà.

Ho capito?

E ora Alice dovrà continuare la sua guerra contro gli scagnozzi della Regina per poter tornare a casa nella Steamland.
Una Steamland che ora esiste davvero e che ora, immagino, non preveda più la sinestesia.

chi l'ha letto mi conferma che ha capito anche lui tutto ciò? :lol:
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