CITTÀ DEL LAGO
(…) Erano abitazioni modeste in sasso e legno, alcune con il tetto in paglia, altre coperte con dei lavecch in pietra. Chiuse gli occhi un istante e inspirò profondamente. L’odore del lago. Si concentrò per sentire lo sciabordio delle onde, che dal punto in cui si trovava non poteva ancora vedere. Amava quelle acque scure e profonde. Glielo aveva insegnato sua madre. Ogni volta che con il carro si avvicinavano alle prime case della Città del Lago, cominciavano ad aguzzare la vista per scorgere l’immensa distesa che nelle giornate serene era azzurra come il cielo e in quelle di pioggia era plumbea come solo un lago può essere. E poi c’era il tramonto con i raggi del sole che si scioglievano sulla superficie dell’acqua infuocando l’orizzonte, e l’alba che lentamente restituiva il lago alla sua Città.
Dal libro di Jessi La Città del Lago si sviluppò sulle sponde settentrionali del Grande Lago e del fiume Lario. Città ricca di arti e mestieri, fu la culla di abili artigiani e in seguito di famosi mercanti. Grazie al fiume Lario, infatti, i mercanti poterono commerciare le belle merci, prodotte dagli abili artigiani, fino ai mari dell’Est.
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