LordYanvas ha scritto:gio ha scritto:ma pensa tu... intendo pensa tu che ci sia nella canzone...
È il serpente preferito dai giocatori di ruolo (ed è pure di nobili origini). Prima o poi tutti ne incontrano uno nei dungeon!
E questa è la reinterpretazione Midda-style...
Nel cercare di ricordare quali fossero le caratteristiche dell'anfesibena, ella retrocesse così verso l'unica propria via di fuga, continuando ad impugnare con entrambe le mani la spada bastarda nel seguire con attenzione ogni minimo gesto dell'animale. Esso, del resto, non si fece attendere per troppo tempo, tornando a gettarsi verso di lei, con furore, con rabbia, con ardimento per i due colpi che già aveva ricevuto.
« Necrofago! » esclamò la donna, investendolo nuovamente con la lama di piatto.
L'anfesibena era un animale necrofago, di abitudini generalmente notturne: nessuna particolare capacità era addotta a tale creatura, tranne quella di un'insaziabile appetito che non poteva evitare di tormentarla laddove ciò di cui una bocca si nutriva era immediatamente rigettato dall'altra, in una pena effettivamente priva di speranza. Potendo assorbire in questo modo solo pochissimo nutrimento per volta, essa trascorreva la propria intera esistenza cibandosi una, due, mille volte delle stesse carogne: ciò, in effetti, trovava evidente conferma nell'ambiente di quella sala, in quella melma frutto non solo di normale decomposizione ma, anche, di quell'orrendo ciclo alimentare. Terribili erano, poi, i racconti in merito alla sofferenza a cui sarebbero stati condannati i malcapitati che, ancora vivi, fossero finiti fra le fauci di quell'essere: lentamente, ora dopo ora, giorno dopo giorno, essi sarebbero sopravvissuti venendo digeriti fra mille patimenti, in un'angoscia senza eguali. Fortunatamente per lei, comunque, nulla ricordava in merito a qualche loro particolare capacità ed, anzi, era anche convinta, ora, di aver sentito chiaramente parlare di sopravvissuti ai loro attacchi.
Fonte:
http://middaschronicles.blogspot.it/2008/06/168.html