2 In Viaggio verso est

[B. Franck]

Sono ferito ora alla gamba, e perdo sangue, ma a quanto pare il mio colpo a fatto cadere l'uccello, ansimo ma appena vedo che l'animale cerca di rimettersi in piedi attacco "Non provare a muoverti" grido mentre lo impalo con l'ascia a terra inchiodandolo li "Allora elfo... hai qualcosa per ricucirmi o devo farlo da solo?" dico sorridente

[B. Franck]

Sono un pò affannato, ma l'animale è caduto a terra morente; io sanguino e devo fasciarmi il prima possibili e guardo l'elfo "Allora mi indichi la strada o mi lasci qui a morire?"

[gio]

(da NEDVED)

Per le mura che situazione, non posso lasciar qui questo poveretto e non posso neppurlo portarlo con me. Solo di una cosa sono certo, non ho nessuna intenzione di ricucire quell'orrendo squarcio.
Mi muovo verso il nano e accenno un saluto: "Be' salve, io sono Nedved, mezzelfo della Città Murata. Se permetti, provo a dare un'occhiata a quella gamba, va bene?"

Mi avvicino e sollevo entrambe le mani, accostandole a pochi pollici dalla ferita, mentre cerco di ripetere tra me le giuste parole dell'incantesimo guaritore. "Ah, se ci fosse Ayram, lei non avrebbe dubbi. E probabilmente neppure Adaidy".

[B. Franck]

L'elfo si avvicina e si presenta; io sbuffando dico "Vabbene; io invece sono Dageron un nano, che da poco ha iniziato un impresa da fabbro nella citta Murata" guardo Nevded e dico "Cosa sei una specie di guaritore? qui ci vuole ago e filo, e di sicuro che stava con te potrebbe averlo"

[gio]

(da NEDVED)

Ei, ma è ostinato questo nano! Non sarà una spia? Ma no, non sarebbe degno di un nano.

"Senti amico" sbuffo, "io non sono pratico di ago e filo, ma se hai un po' di pazienza, almeno facciamo sì che questo taglio smetta di sanguinare. O vuoi morire dissanguato in mezzo agli alberi? Non mi pare sia il tuo elemento, giusto?"

Sento il calore affiorare nelle palme delle mani. Gli strati di pelle, pian piano, tornano a combaciare. Certo se questo nano la smettesse di sbuffare come un mantice e agitarsi. "Dì, ma vuoi stare fermo?" protesto. "Ecco ho perso la concentrazione!". Ma la ferita non sanguina più. E già qualcosa.
"Puoi provare ad alzarti" dico, incrociando il suo sguardo dubbioso. "insomma, ma ti vuoi fidare?"

[B. Franck]

Sembra che il mezzo elfo, sia più nervoso di quanto appaia "Va bene va bene, smetto di brontolare" lo guardo all'opera e poi provo ad alzarmi in piedi, e riesco a tenrermi da solo anche se faticosamente "Sono giorni che stò in questo bosco da solo, e la fiducia non è una cosa che si conquista facilmente; ma conta che sono un vecchio brontolone, quindi non mi può andare bene nulla" dico ridacchiando "Ora che facciamo? aspettiamo un altro uccello o ci muoviamo?"

[gio]

(da NEDVED)

"Ci muoviamo?" Ora sì che sono nervoso. "Senti amico, il mio debito è saldato, ora ci muoviamo sì, tu lungo quel sentiero" e gli indico la direzione che lo condurrà alla Città Murata, " e io... Io ho del lavoro che mi attende".

Faccio per incamminarmi nella direzione opposta, quando uno sbuffo del nano mi fa voltare. "Non è che non voglio portarti con me" gli dico in tono sincero. "Ti assicuro che starai molto meglio su una strada diversa dalla mia..."

[B. Franck]

Le parole dette lo innervosiscono e nasconde qualcosa; mai nascondere qualcosa ad un nano "Ma allora non capisci, sono partito anche io dalla città e devo andare verso le montagne" Poi indico con il dito "Se li è la montagna, vado in quella direzione dove devi andare tu per le montagne giusto?" dico ridendo "E poi cosa fai senza di me! se non c'ero io quell'uccello ti uccideva e sono sicuro che tu sai qualcosa a riguardo"

[gio]

(da NEDVED)

Ohaltemura! E ora come mi libero da questo compagno imprevisto! Mammamia Gec mi uccide, se mi trova in compagnia. "Senti Dageron, va bene mi sono confuso, se torni alle Montagne, allora, il tuo sentiero è quello che si snoda verso sud, di là" indico con il dito. "Eh, ti ripeto, dove vado io, tu NON puoi venire!"
"Accidenti" penso tra me, "non fossi così stanco mi trasformerei in falco e la farei finita, ma così... devo convincere questo testone di un nano. Ma sarebbe più facile convincere un mulo testardo "

[B. Franck]

Rido beatamente "E va bene elfo nervosetto, ho capito vado per il sentiero, ma forse ci rivediamo; tu parti pure io partirò più tardi, vai pure" dico,ma la mia idea è ben altra, grazie alla mia esperienza nanica, appena si muoverà lo seguirò cercando di non fare troppo rumore; chissà dove va

[gio]

(da PILù)

Bene andiamo a giocare . Mi avvicino silenziosamente al punto in cui si trovano Nedved e quel nano sconosciuto. La morte del mio Miustov mi ha subito richiamato fino a loro. Chissà se quel nano potrebbe essere dei nostri.

"Caro Nedved ci si rivede!" esclamo rivolto al mio antico nemico.
"Vieni nano facciamolo fuori, volevi compagnia... Vieni, unisciti a me e Rambo."

Il nano tace, bene vorrà dire che gli darò una dimostrazione del potere di un mezzo spettro.

"Potere del ghiaccio a me!" esclamo. Un raggio di ghiaccio parte verso il mezzelfo e lo immobilizza.
"Potere del legno a me!" e una corteccia racchiude Nedved in una stretta legnosa.
"Potere del fuoco a me!", una fiamma avvolge il mezzoelfo prima che riesca a dire una parola e infine "Che l'ombra lo ricopra" e così fu

"Vedi nano? Così si fa" Una risata stridula riecheggia nella mia gola.
"Caro Nedved, a mai più rivederci!"

[B. Franck]

[Dageron]
Rimango esterefatto, da quello che succede di fronte i miei occhi, mentre quella cosa con il suo compare colpiscono il mezzo elfo con colpi magici Io faccio finta di essere dalla loro parte, ma quando mi avvicino a Rambo prendo l'ascia "Non si attacca alle spalle bastardi!" e lancio un fendente contro Rambo immediato e poi provo a bloccarlo tenendomelo davanti.

[gio]

(da NEDVED)

Non riesco più a muovere un muscolo e non vedo nulla, niente... sono avvolto nel buio più totale. "Accidenti!" esclamo a gran voce, ma mi accorgo con orrore che dalla mia gola non esce alcun suono. "Maledetto mezzospettro!" urlo e ancora la mia voce si perde nel buio. "Ma come è possibile che lo ritrovo sempre sul mio cammino? Ma questo ce l'ha proprio con me! Ma con me caschi male, brutto spettro" aggiungo a voce più bassa. "Io non ho paura del buio!" Con un sorriso cieco sento il mio corpo mutare. E in una frazione di respiro sono una piccola talpa dal pelo marrone scuro. Senza perdere un attimo inizio a scavare ai piedi della mia prigione di legno, fuoco e ombra e sgattaiolo nel sottosuolo.

"Accidenti e ora cosa faccio? Potrei fuggire per questa via, ma... il nano? Non posso lasciarlo qua nei guai"